Missioni Consolata - Maggio 2017

PREVISTA VISITA DEL PAPA E DELL’ARCIVESCOVO DI CANTERBURY La speranza sottile La guerra in Sud Sudan non si è fermata. Anzi, è diventata più cruenta e caotica. Con il moltiplicarsi dei gruppi guerriglieri e lo strapotere dell’eser- cito «regolare». Milioni sono le persone in fuga dalla propria terra. Anche a causa della fame che uccide. Il governo lancia un dialogo, reputato da molti di facciata. I responsabili di tre chiese chiedono aiuto al papa. È il 28 ottobre 2016 quando tre capi religiosi del Sud Sudan giungono in Vaticano per incon- trare papa Francesco. Sono mon- signor Paulino Lukudu Loro, ve- scovo di Juba, il reverendo Daniel Deng Bul Yak, vescovo anglicano e il reverendo Peter Gai, modera- tore della chiesa presbiteriana. Il papa li ha convocati qualche giorno prima, preoccupato dell’i- nasprirsi del conflitto nel paese. Nel luglio 2016, il cardinale Peter Kiir, di etnia Dinka, fronteggia i ri- belli dell’ex vicepresidente (lo è stato fino al luglio 2016) Riek Ma- char, di etnia Nuer. La situazione sul terreno è andata complican- dosi e la guerra ha assunto con- notazioni etniche. Delle 64 etnie presenti nel Sud Sudan, la quasi totalità si è schierata contro i Dinka. «Stanno nascendo nuovi gruppi guerriglieri - conferma pa- dre Daniele Moschetti, fino a di- cembre scorso superiore dei mis- sionari Comboniani nel paese -. Turkson, presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace si era recato in Sud Sudan per verificare la situazione. Il paese più giovane dell’Africa (e del mondo), indipendente dal lu- glio 2011, è scosso da una guerra civile che sta assumendo conno- tati disastrosi ( si veda MC agosto- settembre 2016 ). Una guerra tra fratelli Dal dicembre 2013 l’esercito go- vernativo del presidente Salva SUD SUDAN di MARCO BELLO MC A © Af MC

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