Missioni Consolata - Aprile 2017

GIUSTIZIA DI TRANSIZIONE. LE COMMISSIONI PER LA VERITÀ / 2 La verità difficile D omenica, 10 del mat- tino. Ho appuntamento con i miei studenti dell’Università cattolica per visitare il «Lugar de la Memo- ria». Il grande edificio non è visi- bile dalla strada e si raggiunge con difficoltà scendendo scale piuttosto scomode. Quando ar- rivo trovo il posto pieno di visita- tori, quasi tutti studenti, ma an- che famiglie, suore e turisti stra- nieri. Mentre spiego ai giovani la strage di Putis 1 del 1984, l’assassinio di otto giornalisti a Uchuraccay 2 del 1983 e il lavoro svolto dalle orga- nizzazioni per i diritti umani, penso che senza il lavoro della Commissione Verità tutto ciò che stiamo visitando non esisterebbe. Il contesto peruviano Ci sono molte differenze fra la realtà peruviana e quelle di altri Una seconda particolarità del conflitto peruviano riguarda i due gruppi insorgenti, Sendero Lumi- noso e il Movimiento Rivoluziona- rio Túpac Amaru (Mrta), i quali furono molto violenti contro la popolazione civile, specialmente i contadini più poveri. I senderistas ammazzavano villaggi interi, com- presi i bambini. Disprezzavano le comunità più fedeli alle proprie tradizioni come se fossero state composte da primitivi. Per questo motivo anche tra gli indigeni asháninka dell’Amazzonia soffri- rono in tantissimi. Il Mrta assassi- nava omosessuali e tossicodipen- denti in diverse città dell’Amazzo- nia. Un terzo elemento specifico del caso peruviano è il fatto che, sul versante delle istituzioni, il mag- gior responsabile delle desapari- ciones , degli stupri di massa, delle esecuzioni extragiudiziali e delle paesi dell’America Latina come il Cile, l’Argentina, il Brasile o l’Uru- guay in cui furono istituite Com- missioni per la verità. Un primo fattore particolare è la proporzione della violenza: quanto accadde in Perù tra il 1980 e il 1993 non può essere ri- dotto alla categoria di incidenti di terrorismo o guerriglia urbana e repressione. In molte zone si rag- giunse il livello di una guerra, con attacchi alle caserme, battaglie, stragi. Sendero Luminoso riuscì a operare su un territorio grande quasi come l’Italia (il Perù ha una superficie di circa quattro volte il nostro paese, ndr ). È vero che molti peruviani prefe- riscono parlare di terrorismo e di eccessi delle forze di sicurezza, ma questo succede perché è diffi- cile accettare che sia stata una vera e propria guerra. Dal 1980 al 2000 il conflitto interno peruviano ha fatto quasi 70mila vittime tra morti e desaparecidos, soprattutto tra poveri e indigeni delle zone rurali presi tra i due fuochi di Sendero Luminoso e delle forze statali. La Commis- sione per la Verità e la Riconciliazione istituita nel 2001 ha affrontato il pro- blema della memoria e della giustizia. Ma molto rimane ancora da fare. David Almeida / flickr.com PERÙ di WILFREDO ARDITO VEGA MC A

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