Missioni Consolata - Aprile 2017

APRILE2017 MC 17 torture non fu una dittatura mili- tare ma un governo democratico, quello di Fernando Belaúnde (1980-1985). Belaúnde lasciò ai militari la responsabilità di lottare contro i sovversivi e, quando essi compirono le atrocità poi docu- mentate dalla Commissione Ve- rità, ne diventò complice proteg- gendoli tramite leggi ad hoc. Infine, un’altra differenza sta nel fatto che negli altri paesi del Sud America molte delle vittime dei militari furono persone residenti in città, normalmente gente di si- nistra appartenente alla classe media, in Perù, invece, le princi- pali vittime furono indigeni po- veri che abitavano in campagna e non parlavano spagnolo. I sende- risti li uccidevano per rappresa- glia e i militari seguivano la poli- tica della tierra arrasada , «terra bruciata» (la repressione indiscri- minata contro la popolazione so- spetta di appartenere o fiancheg- giare la guerriglia, ndr ), ucci- dendo contadini innocenti. I crimini commessi contro le co- munità indigene avvennero in un contesto di forte odio razziale: i militari erano convinti dell’infe- riorità degli indigeni ed erano si- curi di rimanere impuniti. Un raz- zismo, comunque, presente non solo tra i militari, ma diffuso tra la popolazione ancora oggi: un’ere- dità coloniale che continua a es- sere forte e viva due secoli dopo l’indipendenza (in un paese nel quale si stima che la popolazione indigena raggiunga il 45% dei quasi 31 milioni di abitanti; un al- tro 31% sarebbe composto da meticci, ndr ). Molti peruviani di ascendenza europea, ad esem- pio, considerano gli indigeni i re- sponsabili dell’arretratezza del paese. L’indifferenza è l’attitudine più comune nei confronti dei loro problemi: la povertà, lo sfrutta- mento e l’inquinamento dei loro territori. Sconfitta e memoria La violenza del governo di Be- laúnde contro i contadini contri- buì a fare crescere Sendero Lumi- noso. Il successore di Belaúnde, Alan García (presidente del Perù dal 1985 al 1990, e poi nuova- mente dal 2006 al 2011, ndr ) fermò la politica della «terra bru- ciata», ma le sparizioni e le vio- lenze continuarono. Le stragi nei villaggi di Accomarca 3 e Cayara 4 , o nelle carceri di Lima 5 , in cui ci furono più di duecento morti tra i detenuti, avvennero durante il suo governo. I seguenti governi di Alberto Fujimori (dal 1990 al 2000) furono caratterizzati da uno stile autoritario di cui è un esempio l’auto-golpe del 1992 tramite il quale il presidente fece sciogliere il parlamento e pro- clamò la legge marziale. Poco dopo, quando il leader di Sendero Luminoso, Abimael Guzmán, fu arrestato e imprigionato Fujimori, fu considerato il grande pacifica- tore. Il movimento terrorista andò in crisi e il governo riuscì a sbaragliarlo. Oggi resiste in alcuni luoghi isolati ed è molto vicino ai narcotrafficanti. La sconfitta di Sendero Luminoso permise ai peruviani di recupe- rare la fiducia nella possibilità di continuare a vivere nel loro paese e di progettare il loro futuro: farsi una famiglia, studiare, costruire una casa. La gente cercò di di- menticare gli anni della violenza. Il Perù incominciò a ricevere grandi investimenti. Aprirono nuovi negozi, grandi shopping center, ditte straniere. Si po- trebbe dire che il lusso e il consu- mismo accecarono chi voleva es- sere abbagliato per dimenticare la violenza e le sue cause. I più poveri non potevano permettersi di acquistare nuove macchine o vestiti ma ricevevano dal governo fujimorista cibo e altre donazioni. E loro, cioè la parte di popola- zione che maggiormente aveva sofferto nel conflitto, ringrazia- vano Fujimori per la pace. Convocando la Commissione nel mezzo di una crisi Otto anni dopo la cattura di Guzmán, nel 2000, pochi ricorda- vano il tempo della violenza e Fujimori, al suo terzo, contestato, mandato, era stato travolto da MC A A sinistra : uno scorcio delle campagne del territorio di Ayacucho, il dipartimento maggiormente colpito dalla violenza du- rante il conflitto. | Qui : un dettaglio e una veduta d’insieme del memoriale «El ojo que llora» inaugurato nel 2005 a Lima. | Pagina seguente : marzo 2014, presunto membro di Sendero Luminoso catturato in un’operazione in Huallaga, regione San Martin. Negli ultimi anni ci sono stati di- versi episodi di violenza attribuibili all’or- ganizzazione maoista che ancora opera in alcune zone del paese. # • Sendero Luminoso | Violenze | Diritti umani | Giustizia • Art DiNo / lickr com Christiane Wilke / flickr.com

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