Missioni Consolata - Marzo 2017

assai poco noti ieri come oggi al di fuori dei circoli dei correligionari. Come già nell’islam, l’«orto- prassi» ha un ruolo preponderante rispetto all’«or- todossia», il che vuol dire che rituali e pratiche hanno più importanza nella vita del fedele rispetto alle disquisizioni teologiche, viste come secondarie e accessorie. Fondamentale nello yazidismo anche la suddivisione sociale in tre caste (si veda il riqua- dro alla pagina 46, ndr ), nettamente divise, aspetto che si interseca a un’altra importante caratteristica della loro fede: la credenza nella metempsicosi, cioè nella reincarnazione. Le due caste superiori rap- presenterebbero infatti niente di meno che la di- scendenza delle più recenti reincarnazioni delle en- tità angeliche, i Sette Misteri che, come detto, tor- nano periodicamente a rivestire forma umana. Come nelle religioni abramitiche, anche nello yazi- dismo esistono paradiso e inferno, ma altri aspetti della loro cosmogonia rimandano invece alle anti- che religioni iraniche, come ad esempio allo zoroa- strismo. 42 MC MARZO2017 D Il pericolo Un patrimonio religioso e culturale, quello da noi qui tratteggiato con un breve schizzo, che rischia di venire annullato da qui a pochi anni, se non av- verrà presto un’inversione di tendenza: una presa di coscienza del mondo nei confronti di questa tra- gedia. Dispersi per il pianeta, gli ultimi figli di que- sto antico popolo sopravvissuti alle persecuzioni di ieri e di oggi, rischiano l’assimilazione e la scom- parsa definitiva dei loro usi, costumi e credenze. Questo il significato più profondo e drammatico della parola genocidio: il tentativo posto in atto si- stematicamente di eliminare non solo un intero po- polo, ma anche la sua cultura materiale e immate- riale, insieme al suo lascito spirituale. L’orrore del sangue, e insieme la maledizione di aver reso il no- stro mondo più povero, senza possibilità di appello, destinando a definitiva scomparsa persino la me- moria di una minoranza, e non solo la sua esistenza fisica. Simone Zoppellaro © Noe Falk Nielsen / NurPhoto - AFP

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