Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2017

GENNAIO/FEBBRAIO2017 MC 31 Note: 1- La Xse ( www.xse.cat ) si è costituita nel 2012 su iniziativa di alcune Ong e comitati cata- lani allo scopo di ripensare collettivamente il modello energetico. Il Volt è uno dei suoi ap- puntamenti più importanti. 2- In Francia il progetto prevedeva linee sotterranee, mentre in Spagna erano previsti cor- ridoi ampli fino a 400m sospesi su alte torri di 60 m. L’enorme impatto paesaggistico e ambientale si sarebbe sommato a quello sociale conseguente all’acquisizione forzosa di terre agricole e abitate. A Graus la popolazione si è organizzata nella Plataforma Unitaria contra la Autopista Electrica : autopistaelectricano.blogspot.com.es . Ulteriori dettagli nell’Ejatlas: ejatlas.org 3- A Sabiñanigo, nella zona prepirenaica della comunità di Aragón, al confine con la Cata- logna, dal 1975 si produceva il lindano, un insetticida usato in agricoltura per anni nono- stante fosse altamente contaminante. I residui di produzione sono stati sistematicamente versati nel fiume Gallego dall’impresa responsabile, Inquinosa . Per la sua tossicità, la pro- duzione è stata sospesa nel 1989, ma l’impresa l’ha continuata fino al 1994, dichiarando falsa attività. Successivamente il prodotto è stato bandito dall’Ue, ma l’impresa non ha mai ripulito il fiume e la terra. La fabbrica rimane in piedi, abbandonata, con barili di prodotto contaminante al suo interno. Se ne parla in ejatlas.org 4- Tratto dal comunicato stampa della Commissione europea, 18 novembre 2015. 5- La Global Campaign to Reclaim Peoples Sovereignty, Dismantle Corporate Power and Stop Impunity (Campagna Globale per reclamare la sovranità popolare, smantellare il po- tere corporativo e fermare l’impunità) nasce nel 2011. Nell’ottobre 2016 raggruppa piú di 200 organizzazioni da tutto il mondo, tra cui il Transnational institute , Friends of the earth international , La via campesina . La campagna lavora a piú livelli, dalla base dei movimenti sociali per studiare, analizzare, raccogliere prove, fino alla pressione in seno alle Nazioni unite con la finalità di ottenere un trattato internazionale vincolante contro le violazioni dei diritti umani da parte delle imprese multinazionali. Grazie a tale pressione, il Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha accettato di lavorare su una proposta di trattato, nonostante le azioni di boicottaggio di molti paesi, tra cui diversi dell’Unione europea. Per maggiori informazioni: www.stopcorporateimpunity.org ; e per approfondire alcuni casi: ejatlas.org 6- Il video della conferenza stampa si trova su Youtube: La Calamanda. Presentacio del Ju- dici Popular contra el Projecte Castor. 7- Il Tribunale popolare per il progetto Castor si ispira alle molte iniziative di giurispru- denza popolare nate negli anni ’70 su iniziativa dell’avvocato e senatore italiano Lelio Basso. I Tribunali popolari si avvalgono di esperti di diritto, di diritti umani e del sapere ra- dicato nei territori colpiti da ingiustizie con l’obiettivo che «la coscienza pubblica diventi fonte riconosciuta di diritto»: http://permanentpeoplestribunal.org/ gno 2017 7 . «Questo progetto è una vergogna, il simbolo dell’ar- roganza e dell’impunità delle im- prese e dell’omertà del potere pubblico, nonché della politica europea chiaramente in difesa di interessi affaristici a discapito di un sistema energetico più ecolo- gico e democratico», afferma il comitato promotore. Mònica Gui- teras, rappresentante della Xse , afferma che «il giudizio è un’a- zione simbolica ma anche effet- tiva, perché non vogliamo che si zittisca questa resistenza». Ricostruire il territorio Il Volt si è riconfermato anche quest’anno come un importante momento conviviale per tessere relazioni, formarsi in una scuola itinerante, capire che lo spazio in cui abitiamo non è solo terra e aria e acqua, ma un territorio con la sua complessità ecologica, la sua memoria storica, i suoi abi- tanti, le persone e gli altri esseri viventi, meritano uguale ascolto. Uno spazio conviviale per rico- struire fiducia e narrative alterna- tive, per difendere quei modi di vita e di gestire la «cosa pub- blica» per il bene comune che vengono calpestati o negati; e per confermare legami di solidarietà internazionale, per arrivare lad- dove altri chiudono gli occhi. Daniela Del Bene SPAGNA MC A http://xse.cat/volt3/ca/recorregut-del-volt-3/ A TLANTE DELLA G IUSTIZIA A MBIENTALE Q uesto è il quinto articolo di una collaborazione fra la rivista Missioni Con- solata e l’Ejatlas (En- vironmental Justice Atlas). Nei prossimi numeri verranno pubbli- cate altre storie e analisi regionali di alcuni dei conflitti ambientali che compaiono nell’Atlante. Per tutti i casi menzionati nell’articolo sono disponibili nell’Atlas le relative schede informative. • www.ejatlas.org • www.ejolt.org • http://atlanteitaliano.cdca.it

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