Missioni Consolata - Aprile 2016

SACERDOTI AMICI DELL’ALLAMANO Caro Direttore, un caro saluto a te e a tutti i missionari della Consolata e auguri per la «nostra» rivista missio- naria. Vorrei fare un appello a te, ai tuoi superiori e ai sacerdoti diocesani. Mi piacerebbe che tanti sa- cerdoti approfondissero il carisma e la spiritua- lità «sacerdotale e mis- sionaria» del Beato G. Allamano e che, se pos- sibile, nascesse un grup- po di sacerdoti «amici dell’Allamano» che si impegnino a conoscere, vivere far conoscere ad altri, sacerdoti e non, il suo carisma. La mia speranza è che si possa fare un primo in- contro a Roma, nella vo- stra casa generalizia, il giorno 3 giugno p.v., nel pomeriggio, in occasione del giubileo dei sacerdo- ti. Grazie don Vincenzo Mazzotta 21/02/2016 Don Vincenzo, i migliori auguri per questa bella i- niziativa. I sacerdoti che fossero interessati posso- no contattare don Vincen- zo a questo email: vincen- zomazzotta13@gmail.com MENO COPIE NON È RISPARMIO Desidero non ricevere più la vostra rivista in cartaceo perché vi faccio spendere del denaro che può essere utilizzato di- versamente da voi. Se volete potete inviarmela in email. Un saluto e un augurio per la vostra o- pera missionaria. lettrice da Bologna 7/02/2016 Metto in evidenza questa email per sottolineare al- cuni punti importanti per la vita di una pubblicazio- ne come la nostra, visto che la signora non è la 6 MC APRILE 2016 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com se al fondo di pag. 4 è scritto che gli articoli pubblicati non riflettono «necessariamente» l’o- pinione dell’editore, mi farebbe piacere sapere se nel caso specifico lo sono o meno, considera- ta l’importanza degli ar- gomenti trattati: implo- sione dell’UE, data per certa, e uscita dall’euro, auspicata. Con i miei migliori saluti. Walter Cavallini Torino, 21/01/2016 Chiamato in causa, mi permetto una breve rispo- sta. L’editore, che come direttore editoriale rap- presento, non ha nessuna ragione per volere il dis- solvimento dell’Unione Europea, ma accoglie po- sitivamente le provocazio- ni del prof. Amoroso come contributo a un dibattito serio su molti aspetti di- scutibili e problematici che affliggono detta Ue in questi anni. Si vedano, ad esempio, tutte le contrad- dizioni attuali sui migranti e profughi, l’atteggiamen- to ambiguo con l’Ucraina, la moltiplicazione di rego- lamenti e norme comuni- tarie imposti sopra la te- sta di nazioni e cittadini, la mancanza di trasparenza nelle negoziazioni dei tratti economici interna- zionali, come il Ttip... MIGRANTI E NAVI DA CROCIERA Sul numero 1/2 2016 vi è una lettera con il titolo in oggetto, a firma Luciano Montenigri del 31/10/2015, nella quale si propone di usare le na- vi da crociera di lusso per andare a prendere coloro che soffrono e portarli senza rischi qui da noi. Ora io mi chiedo perché tutti questi buoni- sti siano buoni con mezzi altrui e non personal- mente: al ricco fariseo che chiese al Signore co- sa doveva fare per meri- tare la benevolenza di Dio dato che lui si com- prima a motivare la sua disdetta del cartaceo con il «risparmio» che po- tremmo fare. Preciso anzitutto che la stampa e la spedizione della rivista (stampiamo circa 50mila copie, la metà di quanto stampava- mo negli anni ’60) «man- giano» circa il 40% delle spese totali. L’altro 60% va nella gestione (attrez- zature, luce, riscalda- mento, archivio, Internet, ecc.) e nei salari e com- pensi a giornalisti e colla- boratori. Il costo di stampa e spedi- zione per mille copie in più o in meno è irrilevan- te, mentre invece ogni volta che perdiamo un let- tore/amico del cartaceo, aumenta il carico di spesa su ogni singola copia. Più lettori sul web dovrebbero compensare la perdita dei lettori del cartaceo, ma le statistiche mostrano che il lettore web ama le cose gratuite; mentre il lettore del cartaceo è più co- sciente di dover aiutare anche economicamente. In realtà, per ora, l’unica maniera per risparmiare è quella di aumentare il numero di coloro che rice- vono la rivista cartacea! Più sono le copie diffuse, più il costo globale per co- pia diminuisce. FINE DELL’EUROPA? Gentile direttore, con sorpresa ho letto l’intervista al prof. Bruno Amoroso, riportata da Missioni Consolata nel suo numero 1/2, 2016, sull’Unione Europea e sull’euro, dei quali viene decretata la fine, liquida- ti come fenomeni tempo- ranei della storia. I motivi per criticare il «governo» dell’Unione e per auspicarne un cam- biamento, sono vari e di- sparati e trovano fonda- mento nella situazione di crisi evidente dell’idea di integrazione europea, ma il nostro professore dovrebbe chiedersi come mai i cittadini, di fronte a tale situazione (sono pa- role sue), «preferiscano non crederci perché si troverebbero di fronte a un vuoto di speranza al quale non vogliono cre- dere». Probabilmente avvertono, come il sotto- scritto, che il progetto di integrazione europea per il quale si impegnarono figure come Schumann, De Gasperi, Adenauer (spero che il Prof. Amo- roso non consideri anche loro agenti della Triade, come Delors e Prodi, probabilmente) è stato un progetto di pace per superare una situazione nella quale i nazionali- smi avevano ridotto l’Eu- ropa a un cumulo di rovi- ne, un progetto per il quale vale ancora la pe- na battersi e sperare. Gli stessi nazionalismi che sembrano riemergere nel momento storico che stiamo vivendo, con il ri- schio che ognuno si ritiri nei suoi limiti, che ritor- nino le frontiere, le bar- riere, i muri... come ab- biamo già potuto consta- tare con il problema profughi. Preferirei leggere, specie su riviste come MC, una lettura della situazione che pur non nascondendo le difficoltà, non trascuri i motivi di speranza perché l’integrazione europea vada avanti, superi la pre- sente crisi, si realizzi so- prattutto a livello di valori, come avevano previsto i suoi fondatori. Ritengo che le idee del prof. Amo- roso siano esattamente l’opposto perché privi di qualsiasi prospettiva e in- capaci di dare speranza, a parte i soliti slogan e la fi- ducia che «l’uscita sareb- be un gesto virtuoso (!) per seguitare a governare in modo negoziale e sen- sato processi che, quando si manifestano in modo spontaneo e disordinato, producono danni doloro- si». Ovviamente il prof. Amoroso può pensarla come vuole, ma, anche 5x1000 A MCO CF 97615590011, PERCHÉ NO?

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