Missioni Consolata - Aprile 2016

guAtemAlA di MARCO BELLO o rdinato 22 anni fa, padre Rigoberto Pérez Garrido, guatemalteco, ha lavo- rato a lungo nella diocesi del Quiché, nel Nord Ovest del suo paese. Una delle regioni più martoriate dal conflitto armato durato 36 anni (1960-’96). La guerra civile guatemalteca ha vi- sto il confronto tra diversi governi militari e la guerriglia. È stata par- ticolarmente sanguinosa per la popolazione civile, causando 200.000 morti e almeno 450.000 rifugiati in Messico. Parroco di piccole comunità, come quella di Nebaj, padre Rigo- PADRe RigobeRto PéRez gARRiDo: unA vitA Di seRvizio MISERICORDIA E NEW MEDIA berto si è integrato nella pasto- rale dei diritti umani, parteci- pando al progetto di Recupero della memoria storica coordinato da monsignor Juan Gerardi. «La diocesi del Quiché fu milita- rizzata, e soffrì tutti i problemi ti- pici di una guerra. Restò senza guida, perché il vescovo, monsi- gnor Juan Gerardi dovette andare in esilio in Costarica, e pure di- versi missionari dovettero partire a causa della repressione crudele che la Chiesa stava vivendo negli anni ’80. Le chiese parrocchiali e le cappelle furono chiuse o di- strutte da squadristi e militari. Dopo gli anni dell’or- rore e dei massacri, padre Rigoberto si impegna nel recupero della memoria storica. Per una pace effettiva. Aperto sul fronte della comunicazione, utilizza la radio e i social media. Fino a essere chiamato a capo del dipartimento di comunicazione delle conferenze episcopali latinoamericane. © Francesca Rosa

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