Missioni Consolata - Dicembre 2015

DICEMBRE 2015 amico 71 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT di Luca Lorusso Parole di corsa «H o studiato fino a 14 anni, poi ho ini- ziato a lavorare in una piccola ditta che faceva assemblaggio elettronico di schede per macchine a raggi x. I missionari della Consolata li ho conosciuti nell’89, a un campo estivo, e sono entrato in se- minario nel ‘91, quando lavoravo già da 12 anni. Il mio datore di lavoro, che era quasi una guida spirituale per me, faceva parte della pastorale del lavoro che si riuniva nella casa Imc di Bevera. Un giorno mi ha dato un depliant di un campo estivo organizzato dai missionari per giovani di tutta Italia. Io a venti anni avevo avuto una specie di conver- sione: avevo iniziato a chiedermi che senso avesse per me la vita, e ho iniziato una ricerca. Quando sono arrivato dai missionari, ho sentito che quella era la mia casa. L’esperienza estiva di Bevera mi è piaciuta, e ho iniziato a frequentare la casa una volta al mese, poi una volta alla settimana, finché non ho iniziato ad andare tutti i giorni. Un’esperienza molto bella è stata quella della fonda- zione della comunità di accoglienza per mi- granti Namaste: i primi quattro accolti erano senegalesi e marocchini. Fre- quentando i mis- sionari sono ri- masto affasci- nato dalla loro Missionari, è il massimo vita, in più in quel periodo facevo un cammino di discernimento con il mio vice- parroco, e lui mi ha detto che non mi vedeva come prete diocesano. Dopo due anni ho capito che ero chiamato per la missione. Sono entrato nel 1991 nel seminario di Bedizzole (Brescia), dove ho iniziato le scuole magistrali. L’anno dopo sono andato a Rivoli con i miei compa- gni di seminario: mentre loro facevano filosofia, io studiavo per diplomarmi. Ho fatto quattro anni in due, e nel 1993 ho iniziato la filosofia a Torino. Poi ho fatto il noviziato a Vittorio Veneto nel 1995-96, la teologia a Roma dal 1996 al 1999, la specializza- zione in pastorale a Madrid nel 1999-2000. Nel 2001 sono stato ordinato nella casa di Bevera e nel 2002 sono partito per il Venezuela, nella zona costiera a Barlovento, abitata da afrodiscendenti. Dopo due anni sono andato a Caracas, la capitale. Dal 2009 sono in Messico a Guadalajara. Inizial- mente eravamo due padri della Consolata con una famiglia di laici venezuelani: una coppia con due fi- gli. Il terzo lo hanno avuto lì in missione, e dopo tre anni di esperienza sono tornati in Venezuela. Quando nel 2012 sono arrivati altri due confratelli, eravamo in zona campesina, rurale. Poi, volendo aprire una comunità formativa e valutando che, con i mezzi pubblici, si raggiungeva l’università di Guada- lajara in due o tre ore, abbiamo deciso di affittare una casa più vicina alla città. Quindi ora a Guadala- jara abbiamo una comunità pastorale in zona rurale in cui ci sono un padre etiope (padre Barisso Abishu Morke, ndr ) e uno brasiliano (padre Ronildo De França Pinto, ndr ), e una comunità formativa in città in cui viviamo io, tre studenti, e il formatore che è un altro missionario della Consolata etiope, (padre Daniel Wolde Sugamo, ndr )». Originario di Belledo, frazione di Lecco, padre Alessandro Conti è nato nel 1965, ed è stato ordinato sacerdote mis- sionario della Consolata nel 2001. Dal 2002 lavora in Ame- rica Latina, prima in Venezuela, e poi, dal 2009, in Messico, dove, con i suoi confratelli, si dedica all’ascolto e all’ac- compagnamento, anche psicologico, delle per- sone che incontra. © Paolo Moiola

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