Missioni Consolata - Dicembre 2015

il 18 maggio, e un’indelebile diffi- denza verso la Russia. «Le autorità sovietiche non hanno mai ricono- sciuto il nostro movimento nazio- nale, lo hanno sempre definito an- tisovietico o estremista. La stessa cosa sta succedendo oggi», ha detto il leader storico della comu- nità, Mustafa Džemilev, che per questo vive in esilio a Kiev. UCRAINA 56 MC DICEMBRE 2015 I tatari popolano la Crimea da al- meno sei secoli. Secondo gli ultimi dati disponibili sarebbero circa 300mila, il 16% della popolazione. Hanno vissuto le deportazioni del 1944, quando in 200mila furono portati di forza in Siberia. Molti morirono durante il lungo viaggio. Da allora, nella comunità è rimasta una data per celebrare i deportati, Eppure è singolare che Khan-Te- mir e i suoi abbiano scelto proprio Leopoli. Roccaforte del partito di estrema destra Svoboda e della formazione ultranazionalista del Pravy Sektor , il capoluogo della Galizia è, secondo la propaganda filorussa - che ama scrivere sui carri armati dei separatisti «A Leo- poli!» -, un covo di neonazisti. In lici sono il 90%. I protestanti sono poco più del 2%. Più esigue sono le minoranze di musulmani ed ebrei. La Costituzione e le leggi tutelano la libertà di culto, li- bertà che secondo un rapporto del Dipartimento di Stato americano è generalmente rispettato. Non esi- ste alcuna religione di stato. In base a una modifica del 2012, le organizzazioni religiose devono registrarsi presso il ministero della Giustizia. Non è prevista al- cuna sanzione per la mancata registrazione, ma le or- ganizzazioni non registrate non hanno personalità giu- ridica e non possono possedere immobili, conti ban- cari né diffondere pubblicazioni. Dopo l’annessione della Crimea, la comunità musul- mana e quella ortodossa del patriarcato di Kiev hanno denunciato discriminazioni. Parimenti, nei territori sotto il controllo dei separatisti, numerosi rappresen- tanti della chiesa protestante hanno riferito di restri- zioni al culto e chiusura di chiese. Da.El. N on esistono dati ufficiali sulla composizione re- ligiosa della popolazione. Secondo il Servizio di informazioni sulle religioni in Ucraina, un cen- tro studi non governativo, il 97% delle organizzazioni religiose registrate sono cristiane. Di queste, circa la metà sono ortodosse e le restanti cattoliche o prote- stanti. Le organizzazioni ortodosse si dividono tra ap- partenenti alla Chiesa ucraina ortodossa del patriar- cato di Mosca, Chiesa ucraina ortodossa del patriar- cato di Kiev e Chiesa ucraina ortodossa autocefala. Le organizzazioni cattoliche appartengono in maggio- ranza alla Chiesa ucraina greco-cattolica. Secondo i dati messi a disposizione dal centro studi Razumkov, un istituto di ricerca privato, il 72% degli ucraini è di religione cristiano ortodossa. Tra questi, il 55% si dichiara appartenente alla Chiesa ortodossa del patriarcato di Kiev, il 40% a quella del patriarcato di Mosca e il 4% a quella autocefala. Tra i cattolici, che in totale sono il 15%, i greco-catto- La situazione religiosa Le tre Chiese ortodosse I cattolici sono circa il 15% e appartengono in maggioranza alla Chiesa greco-cattolica.

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