Missioni Consolata - Luglio 2014

1980-1992 / LA GUERRA CIVILE Il 1980 inaugurò l’epoca dei massacri, perpetrati dalle forze della controinsurgencia ai danni della popola- zione rurale per annientare ogni residua volontà di ri- bellione e fare «terra bruciata» intorno alla guerriglia. Il governo, che riceveva grandi quantità di aiuti eco- nomici e militari dagli Usa, su pressione di questi in- traprese alcune riforme (a partire da quella agraria) e avviò il processo di transizione verso un governo ci- vile : il leader della Democrazia Cristiana (Pdc) José Napoleón Duarte assunse l’incarico di presidente provvisorio nel dicembre 1980 e nel marzo successivo fu istituita l’Assemblea costituente, nella quale i par- titi di destra (Pcn e Arena) avevano la maggioranza. Nel 1983 venne varata la nuova Costituzione , nel marzo 1984 si svolsero le presidenziali e l’anno suc- cessivo le legislative. Nonostante la vittoria in en- trambi gli appuntamenti elettorali, il Pdc di Duarte non riuscì a percorrere la via delle riforme e della pa- cificazione nazionale, non potendo controllare le forze armate e i legami di queste con gli squadroni della morte . Le elezioni legislative del 1988 videro l’ affermazione di Arena ( Alianza republicana nacio- nalista ), che aveva iniziato la sua scalata politica nel 1984. Nell ’89 il leader arenero Alfredo Cristiani di- venne presidente, inaugurando un ventennio di go- verni del suo partito. Nonostante fosse al potere l’estrema destra di Arena, nel 1990 alcune concause (tra cui il crollo del Muro di Berlino e l’allentarsi della Guerra Fredda) resero pos- sibile la negoziazione di una soluzione alla guerra, che aveva ormai assunto un profilo di bassa intensità, an- che a causa del violento terremoto che, nel 1986 , aveva seminato morte e distruzione nel paese già martoriato. Le lunghe trattative tra il governo e l’Fmln , mediate dal Segretario generale dell’Onu, por- tarono alla stesura di un’agenda di riforme (militare, economica e sociale) e culminarono con gli accordi di pace firmati a Città di Messico il 16 gennaio 1992 . Dopo 12 anni di guerra civile si contarono circa 75mila morti, 8mila desaparecidos e un milione di profughi . 1989 / STRAGE ALL’ UNIVERSIDAD CENTROAMERICANA Nel 1989 , mentre era in corso una forte offensiva della guerriglia sulla capitale, un battaglione speciale dell’esercito penetrò nel campus dell’ Universidad Centroamericana «José Simeón Cañas» (Uca) e mas- sacrò il rettore, il padre Ignacio Ellacuría, altri cinque gesuiti che componevano la direzione dell’ateneo, la loro collaboratrice e la figlia di questa. I gesuiti della Uca facevano parte del settore più pro- gressista della Chiesa. Attraverso l’Uca intendevano educare i giovani, in particolare i figli delle classi do- minanti, alla responsabilità verso la realtà sociale ed economica del paese. Erano abituati alle campagne denigratorie condotte contro di loro da esponenti del governo, dell’esercito e della Chiesa stessa, alle mi- nacce e agli attentati ai danni dell’Università. DOSSIER MC EL SALVADOR Scomparsi e ritrovati Sottratti con la forza dai militari alle loro fami- glie, smarriti dai genitori nel corso delle este- nuanti fughe, sopravvissuti alle carneficine, affi- dati dalle madri alla cura di terze persone nel tentativo di salvarne la vita, utilizzati come co- pertura dalle cellule della guerriglia, cresciuti ne- gli orfanotrofi, nelle caserme, o avviati all’ado- zione internazionale da avvocati e funzionari cor- rotti, furono centinaia i bambini salvadoregni di cui si persero le tracce negli anni della barbarie. Fino a ora, Pro-Búsqueda ha registrato 925 casi e ne ha risolti 389. Di questi, 335 giovani sono stati ritrovati vivi (alcuni in Italia, presso ignari geni- tori adottivi) e hanno potuto incontrare le loro fa- miglie naturali, mentre in 54 casi le indagini hanno accertato la morte del minore, consen- tendo perlomeno ai familiari di uscire dall’este- nuante condizione di ricerca e di sospensione. Nonostante il lavoro febbrile e i buoni risultati, il numero di casi in attesa di soluzione non diminui- sce, ma aumenta nella misura in cui le informa- zioni riguardanti la possibilità di cercare i bam- bini scomparsi raggiungono i villaggi più remoti. Finalmente una commissione nazionale Con l’appoggio di Pro-Búsqueda , i familiari di al- cuni dei bambini scomparsi hanno presentato de- nuncia alle autorità nazionali e, una volta esauriti i ricorsi interni, si sono rivolti alle istituzioni inter- nazionali. Il caso delle sorelle Serrano Cruz ha portato alla prima condanna dello stato salvadore- gno da parte della Corte interamericana per i di- ritti umani. Tra le misure di riparazione materiale e simbolica prescritte dal Tribunale internazionale vi era la creazione di una Commissione nazionale di ricerca dei bambini scomparsi. Dopo avere a lungo tergiversato, il governo di El Salvador ha istituito tale Commissione, tuttora operante. LUGLIO 2014 MC 45 Un’immagine del reencuentro di Manuel de Jesús, con i suoi quattro figli, con la propria madre e altri familiari.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=