Missioni Consolata - Luglio 2014

comunità vicine e incoraggiò altri familiari a intra- prendere le ricerche. Davanti alla totale negligenza delle istituzioni statali, padre Cortina e i familiari decisero di continuare la lotta in modo più formale e sistematico, costituendo l’ Asociación Pro-Bús- queda de niñas y niños desaparecidos durante el conflicto armado (Associazione per la ricerca delle bambine e dei bambini scomparsi durante il con- flitto armato). Attualmente ne fanno parte anche «bambini» ritrovati (che ora sono adulti di 30-35 anni) e altri che (consapevoli di essere cresciuti con persone diverse dai genitori biologici) cercano la loro famiglia d’origine. Pro-Búsqueda conta su un’unità psicosociale che assiste i familiari e i gio- vani lungo tutto il percorso di ricerca, li affianca nel delicato momento del rincontro oppure nella sfortunata necessità di elaborare il lutto, e dispone di una banca di profili genetici nella quale è stato raccolto, a oggi, il Dna di circa 1200 familiari di mi- nori scomparsi e di giovani che cercano le loro fa- miglie naturali. 44 MC LUGLIO 2014 L a scomparsa di minori nel corso di opera- zioni militari fu denunciata da alcuni geni- tori alla Commissione per la verità ma, in quel contesto, non incontrò attenzione specifica: i bambini furono semplicemente regi- strati tra i desaparecidos . Il gesuita Jon Cortina, docente della Uca ( Universidad Centroameri- cana «José Simeón Cañas» ) e parroco di Guarjila, nel dipartimento di Chalatenango, e alcune per- sone che facevano parte della locale commissione per i diritti umani, presero a cuore la causa delle famiglie che cercavano i loro figli e iniziarono ad aiutarle a sporre denuncia ai tribunali compe- tenti, a contattare gli orfanotrofi del paese e a or- ganizzare iniziative pubbliche. Asociación Pro-Búsqueda I primi esiti di questo lavoro si ebbero già all’inizio del 1994, quando cinque dei cinquanta bambini scomparsi di Guarjila furono rintracciati in un or- fanotrofio e ricongiunti alle loro famiglie. La noti- zia del reencuentro si diffuse rapidamente nelle RINTRACCIARE BIMBI SCOMPARSI NEL CONFLITTO DOPO 30 ANNI QUASI RINASCERE DI A NNALISA Z AMBURLINI Sottratti con la forza dai militari alle loro famiglie, smarriti dai genitori nel corso delle fughe, sopravvissuti alle carneficine, affidati dalle madri alla cura di terze persone nel tentativo di sal- varne la vita, utilizzati come copertura dalla guerriglia, cresciuti in orfanotrofi, in caserme o av- viati all’adozione internazionale da funzionari corrotti, furono centinaia i bambini salvadoregni di cui si persero le tracce negli anni della guerra. L’ Asociación Pro-Búsqueda , fondata da un sa- cerdote gesuita nel 1994, aiuta i genitori nella loro ricerca dei figli desaparecidos . «B ienvenido Manuel de Jesús!». Lo striscione azzurro sulla porta della stanza annuncia quasi una nuova nascita. Il giovane entra con passo veloce, accompagnato dai suoi figli, vestiti a festa. Si dirige verso l’anziana signora in sedia a rotelle e l’abbraccia con delicatezza. Anche i bambini salu- tano timidamente quella nonna sconosciuta. Stiamo assistendo a un reencuentro , il reincontro con la madre di un ex bambino desaparecido durante la guerra. Manuel sopravvisse nel 1981 al massacro del suo villaggio. Fu trovato solo e abbandonato e fu adot- tato da un’altra famiglia. La madre, da lui creduta morta, l’ha cercato per trent’anni. Nemmeno una foto le era rimasta del figlio scomparso. Oggi s’incontrano per la prima volta da allora. Ad assistere all’incontro, frutto del lavoro della Comi- sión Nacional de Búsqueda , sono presenti anche di- versi giornalisti che interrompono l’emozione del mo- mento con domande e flash, e assaltando i due prima che possano veramente credere in quello che stanno vivendo. Pensiamo alla loro storia - che è la storia di centinaia di famiglie salvadoregne - e vorremmo poterci affacciare, per un momento, nel cuore di quella madre e di quel figlio. È un momento di risurrezione, di giustizia, di ri- parazione, come ci hanno detto sia a Pro-Búsqueda che alla Comisión Nacional de Búsqueda . Nulla resti- tuirà alla madre tutti i momenti che non ha potuto vi- vere accanto a suo figlio; niente potrà risarcire il figlio per il trauma e l’abbandono subito. Ma questo è certa- mente il giorno più atteso, dove il dolore trova final- mente sollievo e la verità e la giustizia si trasformano in ossigeno di vita. A.Z. Lamadre ritrovata

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