Missioni Consolata - Giugno 2014

sull’orlo del baratro, Radio Be-Oko raccoglie la difficile sfida della ri- conciliazione tra cristiani e musul- mani. (Misna) PAKISTAN ANCORA CONDANNE N uove condanne a morte per blasfemia e nuove battaglie le- gali toccano la comunità cristiana in Pakistan: una coppia di cristiani, lui disabile, lei cameriera, entram- bi analfabeti, sono stati condannati a morte il 4 aprile per supposta “blasfemia via sms”. I due erano stati arrestati a Gojra nel luglio 2013. La condanna – che giunge dopo quella dei giorni scorsi di Sawan Masih – ha generato scon- certo e amarezza nella comunità cristiana, mentre gli avvocati han- no già annunciato che presente- ranno appello contro il verdetto. I due hanno quattro figli minorenni, dei quali ora si prende cura l’Ong Wvip. Le prove dell’innocenza dei due sono di fatto molto chiare: la scheda Sim da cui sono partiti i messaggi non è registrata a nome delle vittime. E non c’è alcuna pro- va che siano stati loro a inviarli. I- noltre, essendo i due analfabeti, non erano in grado di inviare alcun messaggio in lingua inglese, come erano quelli blasfemi. Gli avvocati hanno annunciato il ricorso all’Alta Corte. (Fides) SIRIA LA MORTE DI PADRE FRANS L unedì 7 aprile, intorno alle 8 del mattino, padre Frans van der Lugt, gesuita olandese è stato ra- pito da uomini armati che lo hanno picchiato e poi ucciso con due pal- lottole alla testa, davanti alla resi- denza dei gesuiti a Homs. Padre van der Lugt viveva in Siria dal 1966. Era anche psicoterapeuta e molto impegnato nel dialogo inter- religioso. A Homs negli anni ’80 a- veva avviato il progetto Al Ard (La terra), un centro di spiritualità sor- to poco fuori dalla città. Il centro o- spitava circa 40 ragazzi con handi- cap mentale, provenienti dai villag- gi vicini. Negli ultimi tre anni di guerra, il religioso olandese ha vis- suto in un monastero che sorge nella città vecchia, dove si trovava- no i civili assediati dall’esercito re- golare, denunciando spesso la mancanza di medicinali e viveri, e affermando l’urgenza di trovare un accordo per intervenire in favore di quanti erano malati, stremati, affa- mati. (Fides) CENTRAFRICA UNA RADIO PER CRISTIANI E MUSULMANI R adio Be-Oko (Un cuore solo, in lingua sango), da Bambari, nel centro del paese, dà voce alla spe- ranza e alla volontà di pace nel Centrafrica. Organizzati in locali allestiti in vecchi container, i gior- nalisti dell’emittente hanno a di- sposizione pochi mezzi: qualche computer, microfoni recuperati qua e là, vecchie apparecchiature per la trasmissione e registrazio- ne. Ma tanto basta per lanciare nell’etere messaggi di riappacifi- cazione, tolleranza e convivenza pacifica. Originariamente cattoli- ca, la radio è diventata multicon- fessionale per volontà del vescovo locale, monsignor Eduard Mathos che ha chiesto ai leader delle di- verse confessioni religiose di prendere il microfono a turno per evitare che le violenze in corso in altre parti del paese si diffondano anche nella zona. Insieme, le tre comunità, cattolica, musulmana e protestante, mettono a disposizio- ne il carburante per i generatori che forniscono energia alla radio, unica emittente della città e del circondario, che trasmette solo due ore al giorno, tra le 17 e 30 e le 19 e 30. In un momento in cui il Centrafrica - teatro di un colpo di Stato lo scorso anno e oggi alle prese con gravi violenze interco- munitarie e interreligiose -, vacilla I l 14 aprile scorso mons. Francisco Lerma Martínez, vescovo di Guruè e missionario della Consolata, ha inaugurato nella sua diocesi una sezione staccata dell’Università Cattolica del Mozambico. «La Chiesa - ha spiegato il vescovo – ha sempre dimostrato grande interesse per la scuola perché in essa la gioventù ha la possibilità di acquisire non solo cultura e formazione umana, ma anche lo spirito del Vangelo. Una delle preoccupazioni principali della Chiesa è di formare professionisti competenti a tutti i livelli, impe- gnati nel bene comune. In questo tempo di ricostru- zione nazionale e di lotta contro ogni tipo di miseria in favore di uno sviluppo globale delle persone e della so- cietà, la Chiesa vuole contribuire in maniera costrut- tiva alla realizzazione di servizi di educazione supe- riore in tutto il paese, soprattutto nelle regioni in cui sono scarsi o inesistenti come nel caso dell’Alta Zambesia e della diocesi di Guruè». IMC MOZAMBICO: CRESCE L’UNIVERSITÀ CATTOLICA La Chiesa nel mondo # Mozambico - Guruè: mons. Francisco Lerma Martínez ( al centro ) con alcuni docenti, all’inaugurazione della nuova sezione stac- cata dell’Università Cattolica. 8 MC GIUGNO 2014

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