Missioni Consolata - Dicembre 2013

zione degli impianti a biogas pre- visti dal piano energetico regio- nale richiederebbero seicento- mila ettari di mais coltivati local- mente e il conseguente sconvol- gimento dell’uso tradizionale dei terreni agricoli del ferrarese e del bolognese. Il documentario segnala inoltre «mancanza totale di coinvolgi- mento e corretta informazione dei cittadini (...); piani di sviluppo lontani dalle necessità e dall’esi- genza dei territori e dei cittadini che lo abitano; sistemi di incentivi sregolati che non permettono lo sviluppo graduale e sostenibile di nuove economie locali a medio e lungo termine; assenza di reali e efficienti misure di valutazione dei progetti, di controllo degli im- pianti e del trattamento dei resi- dui pericolosi e di future misure di bonifiche; mancanza di cono- necessaria per far funzionare l’impianto, senza spese aggiun- tive per trasporti delle materie prime e creando un indotto im- portante per i piccoli paesi della zona. Ma accanto a casi virtuosi come quello friulano, ce ne sono altri nei quali la situazione non è così rosea: a Ponte Guerro, in provin- cia di Modena, i cittadini hanno ingaggiato una lunga battaglia con Hera , il gestore dell’impianto di biogas, esasperati dai miasmi prodotti dalla centrale locale; il Centro Documentazione Conflitti Ambientali, nell’ambito della campagna Green Lies (Bugie Verdi) che indaga i lati oscuri della green economy ha poi rac- colto in un documentario le testi- monianze dei cittadini di Bondeno (Ferrara) e Mezzolara (Bologna) dai quali emerge che l’alimenta- scenza e curiosità tecnica da parte dei decisori che avallano progetti inadatti». Infine va considerato lo stravolgi- mento dei prezzi di mercato nei casi di siccità (come è successo nel 2012) e, quindi, di scarsa pro- duzione, perché il bisogno di bio- masse assorbe anche il prodotto vergine destinato all’alimenta- zione animale e umana. In assenza di una regolamenta- zione chiara e univoca e guar- dando al biogas nella sola ottica del business, insomma, il rischio è quello di trasformare una pos- sibile occasione di crescita eco- nomica in un’attività che danneg- gia il territorio. L’ Energy & Stra- tegy Group del Politecnico di Mi- lano, proprio partendo dall’analisi di questi rischi, ha raccomandato di tornare al principio del chilo- metro zero: piccoli impianti so- DICEMBRE 2013 MC 77 MC RUBRICHE Quest’anno, la campagna di Na- tale di Missioni Consolata On- lus si concentra su un tema apparentemente poco natalizio: il biogas. Questa volta abbiamo dato un’interpretazione diversa del «regalare la vita» (lo slogan delle nostre passate campa- gne): «preservare la vita che ci dà la Terra». Su un pianeta che si sta suici- dando, utilizzando indiscrimi- natamente le risorse naturali a vantaggio di pochi, l’attenzione per i temi dell’ambiente non può essere un lusso radical chic da occidentali ma un pro- blema di tutti, ovunque. Un cit- tadino del Sud del mondo ha diritto come chiunque altro a vivere in un ambiente pulito, salubre, in un territorio non devastato da disastri ambien- tali provocati dalla deforesta- zione e dall’inquinamento. L’e- nergia, che permette di cuci- nare, di pulire, di illuminare deve poter essere a disposi- zione di tutti. Ecco perché quest’anno ab- biamo scelto di sostenere il progetto biogas di Familia ya Ufariji , a Kahawa West, un quartiere della periferia di Nai- robi. Familia ya Ufariji (Famiglia della Consolazione) è una casa d’accoglienza per bambini e ra- gazzi di strada fondata nel 1996 dai Missionari della Consolata. Oggi ospita sessanta bambini cui fornisce vitto e alloggio, istruzione e cure mediche. Da anni, Familia ha avviato una se- rie di attività agricole che hanno il doppio risultato di per- mettere alla struttura di contri- buire al proprio mantenimento e ai ragazzi ospitati di collaborare alle attività, apprendendo tecni- che agricole che permetteranno loro di avere una competenza professionale da utilizzare per il proprio sostentamento. Nella piccola fattoria di Familia ci sono attualmente sei vacche e tre vitelli che possono fornire letame per far funzionare un impianto per la produzione di biogas. Il gas prodotto sarà uti- lizzato per integrare ed even- tualmente sostituire la legna, il gas Gpl e gli scarti del mais at- tualmente utilizzati per il fuoco della cucina. Un digestore di ventiquattro metri cubi sarà sufficiente per fornire il gas a un fornello. Padre Lorenzo Cometto e fratel Kenneth Wekesa si occupe- ranno della realizzazione del progetto, coadiuvati da tecnici locali specializzati per garan- tire che il piccolo impianto sia costruito e messo in funzione nel rispetto delle norme di si- curezza. Il costo del progetto è di 8.156 euro. Anche una pic- cola donazione può servirci per acquistare le cisterne, il ce- mento, i tubi e tutto il mate- riale necessario alla realizza- zione del digestore e alla sua messa in funzione. ( Chi. Gi. ) Maggiori informazioni sui det- tagli del progetto sono dispo- nibili sul sito di Missioni Con- solata Onlus: www.missioniconsolataonlus.it ROGETTO LA FIAMMA DEL NATALE P

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