Missioni Consolata - Dicembre 2013

2000 luglio 2011 marzo 2012 febbraio 2013 14 settembre 2013 metà settembre 2013 fine settembre 2013 27 settembre 2013 21 ottobre 2013 novembre/ dicembre alle Torri gemelle, dall’ammini- strazione Bush vengono pianifi- cati una serie di attacchi: Afgha- nistan, Iraq, Somalia, Sudan, Li- bia e infine Siria e Iran. Lo rivela pubblicamente il generale Wesley Clark, a capo di una cordata di alti ufficiali che ritengono non sia in- teresse degli Usa fare queste guerre, sostenute da lobby filo- israeliane negli Stati Uniti. • Il 15 marzo 2005, il Washington Institute for Near East Policy (www.washingtoninstitute.org) , un ramo molto influente della lobby israeliana, detta una strategia per la Siria, indicata da Robert Satloff, l’ebraico direttore dell’Istituto, che consigliava tre tipi di azioni: 1) la raccolta del massimo di informazioni sulle contraddizioni sociali ed etniche dentro la Siria; 2) cominciare ad agitare campa- gne sui temi della democrazia, dei diritti umani, sullo stato di diritto; 3) non offrire al regime siriano al- cuna via d’uscita, a meno che As- sad non sia disposto a recarsi in Israele per negoziare, o non espella tutte le forze anti-israe- liane da lui protette e non rinunci alla «resistenza nazionale». • Nel dicembre 2003 il Congresso L a Chiesa ortodossa russa non è solo la più grande delle Chiese ortodosse nel mondo, ma anche quella che sto- ricamente non èmai stata sotto una dominazionemu- sulmana. Questa combinazione le ha permesso lungo i secoli di difendere gli interessi dei cristiani ortodossi perseguitati, in particolar modo quelli del Medio Oriente. Oggi, il soste- gno al popolo siriano, espresso attraverso la preoccupazione per laminoranza cristiana a rischio in Siria, trova le dichia- razioni dei portavoce del patriarcato di Mosca e dello stato russo tanto concordi che è difficile distinguere da chi ven- gano gli appelli, nonostante negli ultimi anni ci sia stata una coerente pratica di non interferenza nelle rispettive sfere di competenza: si vede qui realizzato il principio di «sinfonia» tra Chiesa e Stato che ha caratterizzato per oltre unmillen- nio l’Impero romano (il riferimento è all’Editto di Tessalo- nica del 27 febbraio 380 con cui si proclama il cristianesimo niceno religione ufficiale dell’Impero, ndr ). Le campagne di raccolte di aiuti per i cristiani in Siria nelle chiese ortodosse del Patriarcato di Mosca, e le prese di posizione del governo russo per scongiurare un intervento armato straniero in territorio siriano (nonché l’appoggio statunitense a bande di ribelli islamisti che di siriano non hanno nulla) sono ben più di un’alleanza per fini politici comuni: sono un esempio di rappresentazione della volontà popolare che avrebbe qual- cosa da insegnare alle nostre «democrazie». L’accordo tra leader di stato e di fede è ancor più sorpren- dente quando si pensa che da poco più di un ventennio la Russia è uscita da una lunga esperienza di ateismo di stato. Curiosamente, la diffidenza verso il fanatismo di matrice musulmana sembra andare di pari passo con la diffidenza verso il fanatismo laicista nel mondo occidentale. La Russia un tempo ufficialmente atea dimostra un grado di democra- ziamaggiore di quello del mondo cosiddetto libero, rispet- tando la volontà della stragrandemaggioranza della popola- zione più di quanto facciano i regimi occidentali, sia in tema di interventomilitare (che vede l’opposizione di unamaggio- ranza della popolazione in tutti i paesi), sia in tema di intro- duzione di false leggi di «tolleranza», forme di suicidio anti- cristiano non sostenute dalle popolazioni locali, sia in Russia che in Occidente. Padre Ambrogio , Chiesa ortodossa russa di Torino (*) (*) PadreAmbrogio (al secoloAndreaCassinasco) èdal 2001 il parroco della chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino. Il Patriar- catodiMosca (noto anche con il nome di Chiesa ortodossa russa) è rap- presentato in Italia da oltre una cinquantina di parrocchie e comu- nità. Sitoweb: www.ortodossiatorino.net. Inizia il conflitto interno sulla scia delle cosiddette «primavere arabe». Diventa presidente Bashar al-Assad, di professione medico, figlio di Hafiz. Viene approvata la nuova Costituzione siriana: non c’è più il partito unico (art. 8) e sono posti limiti alla carica presidenziale (art. 88). Accordo tra Usa e Russia per evitare un attacco internazionale alla Siria guidato da Washington. Nasce l’«Alleanza islamica»: ne fanno parte 13 gruppi ribelli fuoriusciti dalla «Coalizione nazionale si- riana». Nel programma del- l’Alleanza c’è l’applicazione della sharia alla nuova Siria. Nasce l’«Esercito islamico»: ne fanno parte 43 gruppi ribelli. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu adotta la risoluzione 2118 in base alla quale debbono essere distrutte le armi chimiche in dotazione alla Siria. Il compito viene assegnato a Opcw, l’organizzazione contro le armi chimiche (premiata con il Nobel per la pace 2013). Assad annuncia che nel 2014 si ricandiderà. Gli Usa contestano la decisione. La Confe- renza di pace «Ginevra 2» è in forse a causa delle richieste e divisioni dei ribelli. MC ARTICOLI O PINIONE / L A C HIESA ORTODOSSA RUSSA UNA «SINFONIA» CONTRO I FANATISMI DICEMBRE 2013 MC 15

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