Missioni Consolata - Giugno 2013

la dignità, il governo riesca anche a vincere la povertà. Infatti, nono- stante i progressi degli ultimi anni ( leggere intervista alle pa- gine seguenti ), circa la metà dei boliviani continua a vivere in po- vertà (relativa o estrema), soprat- tutto nelle aree rurali. UNA DURA ESISTENZA Il micro (minibus) partirà soltanto a pieno carico: 10 persone più l’autista. Il tempo passa e man- cano ancora due passeggeri. Siamo in tensione perché dob- biamo arrivare a Desaguadero, al confine con il Perù. Sul lato peru- viano c’è un bus a lunga percor- renza per Lima, che però non aspetta i ritardatari. Finalmente il minibus è pieno: si può partire. Per il piccolo auto- mezzo la salita per raggiungere 10 MC GIUGNO 2013 BOLIVIA l’Argentina, invasi da sottopro- dotti della cocaina come il crack e la pasta basica , venduti a prezzi molto bassi e dunque accessibili a chiunque. GLI INDIGENI E LA DIGNITÀ RICONQUISTATA Da plaza San Francisco a plaza Murillo sono 10-15 minuti a piedi. Qui si trovano il Congresso, la Presidenza della repubblica e la cattedrale. Il giardino che è al centro della piazza, attorno alla statua di Murillo, è luogo di ri- trovo soprattutto per chi ama i piccioni, presenti in gran numero. Tre donne indigene, sedute sui gradini che guardano verso la cattedrale, stanno gustandosi un gelato tra una chiacchiera e l’al- tra. In Bolivia ci sono 5 milioni di indigeni su 10 milioni di abitanti: dopo il Guatemala, è il paese lati- noamericano con più popolazione indigena. Le etnie principali sono, in ordine decrescente: i Quechua, gli Aymara, i Chiquitano, i Gua- raní e i Moxeño 6 . È opinione dif- fusa che qui stia il principale suc- cesso della presidenza Morales: il riscatto della dignità per ampie fette di popolazione indigena. Su- gli altipiani, dove gli indigeni sono in larga maggioranza, la spe- ranza è che, dopo aver riportato # Sopra : foglie di coca. A destra : un uomo pratica l’ acullico (si noti il rigon- fiamento della guancia si- nistra). In basso : altipiani e montagne innevate nella regione di El Alto. Pagina seguente : uccelli sul fiume Mamoré, in esso confluisce l’Isiboro e il suo affluente Sécure, que- sti due fiumi delimitano - a Nord e Sud - il parco naturale e indigeno del Tipnis ( si veda la mappa ), oggi in pericolo. El Alto sembra un ostacolo insor- montabile. Affronta i ripidissimi tornanti con una lentezza esaspe- rante, ma procede senza intoppi fino ai 4.000 metri di El Alto. Passata la città, costeggiata la zona archeologica di Tiahuanaco, l’altipiano appare in tutta la sua vastità e, se così possiamo dire, nella sua nudità, dato che, a causa dell’altitudine, quasi non ci sono alberi. Sullo sfondo s’intrav- vedono le cime innevate. Mentre lungo la strada asfaltata si susse- guono una miriade di minuscoli villaggi dove l’esistenza è scandita dai tempi di un’agricoltura di sus- sistenza. Al contrario che in altre zone, qui il reddito non può essere integrato dalla coltivazione della coca, che a queste altitudini non cresce. (continua a pag. 14)

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