Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2013

zione attraverso le opere sociali, che non sono le sole opere con- template dall’agire missionario. Per questo, l’ordine nella scala delle priorità che i religiosi (e, di conseguenza, le loro Ong) attri- buiscono a un evento come il Fo- rum di Milano dipende - per usare il linguaggio di don Ce- sena - dalla «quota di Spirito» che i religiosi stessi scorgono nella cooperazione allo sviluppo. Se questo è vero, rimane da che al Forum Cooperazione di Milano. Le Ong cattoliche sono molto spesso il braccio operativo della realtà missionaria che le ha fondate, si tratti di un istituto, di un centro missionario dioce- sano o di un gruppo di persone legate a un particolare sacer- dote. Queste realtà vivono la cooperazione allo sviluppo come uno dei tanti strumenti dell’e- vangelizzazione e, in particolare, uno strumento per l’evangelizza- chiedersi perché il mondo mis- sionario ha giudicato la quota di Spirito a Milano troppo ridotta per mobilitarsi e fare sentire la propria voce. Chiara Giovetti Cooperando… 58 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2013 # A sinistra: 1903, villaggio di Tuthu, il capo Karuri e p. Vignoli davanti alla prima scuola costruita dai Missionari della Consolata in Kenya neanche un anno dopo esservi arrivati. Qui sopra : bambini dell’asilo della missione di Sereolipi, nella diocesi di Maralal, a circa 450 km a Nord di Nairobi, la capitale. Per qualsiasi informazione o chiarimento contattate il nostro Ufficio di Cooperazione Missionaria. La Sig.ra Antonella Vianzone è a vostra disposizione per ogni chiarimento: Tel.: 011 44.00.400 email: coopera@missionariconsolata.it ADOZIONI a distanza ‡ L unghi anni di esperienza - le nostre prime adozioni risalgono a cento anni fa! - hanno fatto dei Missio- nari della Consolata dei veri esperti di Adozioni a Di- stanza. Con essa si offre un futuro di speranza a bambini altrimenti costretti all’ignoranza e ad una vita di miseria e sfruttamento. L’adozione aiuta bambini orfani ( spesso a causa dell’Aids ) e altri che vivono in famiglie molto povere o in difficoltà garantendo l’educazione, la sa- nità e la nutrizione del bambino/a secondo la situazione specifica di ognuno. L’adozione è annuale, rinnovabile solo se lo si desidera. La quota suggerita è di € 300,00 che possono essere ver- sati in una o più rate ( da concordare ). Per lasciare la mas- sima libertà al benefattore, non facciamo piani a lungo termine, anche se l’educazione di un bambino/a richiede molti anni di impegno. ERRATA CORRIGE: La didascalia di pag. 76 MC 12/2012 contiene un errore: Bamako non è la capitale del Burkina Faso ma del Mali.

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