Missioni Consolata - Febbraio 2011

78 MC FEBBRAIO 2011 SGUARDI GLOBALI di un nuovo ordine economico in- ternazionale che, con il solo mo- vimento dei capitali e la libera- lizzazione del commercio mon- diale, continua a creare la grave emarginazione di gran parte delle popolazioni del Sud del mondo. Squilibri all’interno dei quali vanno localizzate anche le principali cause di questo mo- derno apartheid terzomondista. I sistemi socio-sanitari dei Paesi in via di sviluppo sono deboli e la loro debolezza costituisce l’osta- colo principale al raggiungi- mento degli Obiettivi per la sa- lute; rafforzarli richiede ulteriori risorse, anche e soprattutto umane. SANITÀ INEGUALE Esistono notevoli discrepanze tra le spese per la sanità nei paesi ricchi e qyelle nei paesi poveri: ad esempio, sebbene i 30 paesi dell’Ocse rappresentino soltanto il 20% della popolazione mon- diale, incidono per il 90% della spesa sanitaria globale. Così le malattie e le disparità de- vono essere imputate in parte anche all’assenza di servizi fon- damentali, come l’acqua potabile nelle case, i servizi e l’assistenza medica. E per almeno un mi- liardo di esseri umani che vivono al di sotto della soglia di povertà, un ragionevole progresso verso gli Obiettivi per la salute verrà ottenuto solo quando avranno accesso incondizionato all’assi- stenza sanitaria. Pertanto, mal- grado alcuni importanti pro- gressi siano stati raggiunti, ser- vono investimenti trasversali an- cora più ingenti in molti settori: dalla lotta alle malattie, agli sforzi per colmare le disugua- glianze di genere, dallo sradica- mento della povertà, agli investi- menti per garantire un’istru- zione primaria universale. Di fatto solo il 20% dell’umanità vive in contesti dove sono in fun- zione reti di protezione sociale, tra cui la copertura sanitaria universale. Ma in Africa e in Asia meridionale tale percentuale si abbassa al 5-10%. Il Botswana, ad esempio, ha perso il 17% dei suoi operatori sanitari a causa dell’Aids tra il 1999 e il 2005, mentre uno studio recente svolto dall’Università di Lusaka nella regione centrale dello Zambia ha # Pagina precedente: mamma con bambino ammalato ad Ikonda, Tanzania. A sinistra: vittima della guerra in Uganda. Sopra: bambino denutrito in Etiopia. Pagina accanto: dispensario improvvisato in un vecchio edificio precoloniale nell’Alto Congo. stessi. Come si evince da questa breve e sintetica rassegna di proposte operative, il rafforza- mento della capacità dei sistemi sanitari di fornire l’assistenza sanitaria di base a tutti i cittadini appare la condizione indispensa- bile e vitale che potrebbe con- sentire ai Paesi più poveri, nei decenni futuri, di avvicinarsi al raggiungimento degli altrimenti improponibili obiettivi di sviluppo sanitario. BUONA SALUTE ANCHE CON POCHI MEZZI Godere di buona salute non è solo una condizione imprescindi- bile per il benessere di ogni es- sere umano, ma è fondamentale anche per lo sviluppo sociale, culturale ed economico al quale principalmente sono finalizzate le politiche di cooperazione. La svolta verso le necessità delle persone povere e svantaggiate e verso le cause sociali che deter- minano le malattie, fu avviata già negli anni Sessanta e Settanta riscontrato che il 40% delle oste- triche risultava positivo all’Hiv. Dati mestamente confermati da Unaids nel 2006. Tuttavia l’Africa, a livello globale, si distingue per il numero dei progetti in atto. Nello sforzo di affrontare questi problemi sono state avviate di- verse iniziative: ad esempio, in Malawi, il Programma Emer- genza Risorse Umane, costato oltre 272 milioni di dollari, è stato istituito per affrontare ed eliminare alcuni dei fattori che rendono l’emigrazione appetibile per gli operatori sanitari, for- nendo loro incentivi per un im- piego sul posto. Il Consiglio per gli Affari Generali e per gli Affari Esteri (Gaerc) dell’UE ha recen- temente approvato un pro- gramma d’azione per affrontare la drammatica carenza di opera- tori sanitari nei Paesi in via di sviluppo, programma che da al- meno tre anni include alcuni cri- teri per il reclutamento degli

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