Missioni Consolata - Febbraio 2011

popolo, ma è il popolo che fa santa la terra. Più che parlare di cose spirituali, bisogna parlare in modo spirituale, poiché ogni aspetto della nostra vita ha una dimensione spirituale» insegna- va padre Bruno. Ci furono molti incontri di dialo- go interreligioso, non a livello di contenuto teologico, ma a livello esistenziale: si discuteva su co- me devono essere le relazioni u- mane tra persone di diversa fe- de religiosa; sul perché in certi periodi i rapporti erano più paci- fici o più ostili; su cosa bisogna fare per creare relazioni di pace. «Anche oggi - continua Abdes- salam - le iniziative di dialogo interreligioso sono sempre le- gate alla realtà che stiamo vi- vendo; partecipiamo agli in- contri come esseri umani, cioè portando con noi tensioni e problemi, conflitti e paure, e- mozioni e pregiudizi… per cer- care di esplorarli psicologica- mente e trattarli in modo spiri- tuale, in modo religioso». Un’altra intuizione di padre Bru- no, suggerita dalla sua prima collaboratrice Anne Le Meignen, fu di non edificare una chiesa, una sinagoga o una moschea, ma un luogo speciale, aperto a tutte le religioni: la «Casa del si- lenzio» ( Bet Dumia-Sakina, in e- braico e arabo rispettivamente). L’ispirazione era venuta dalla meditazione sul Salmo 65,2: «Per Te il silenzio ( dumìa ) è lo- de, o Dio...». È una cupola candida, sul dor- sale della collina boscosa, af- facciata sulla pianura sotto- stante; unici arredi sono alcuni cuscini per sedersi. Qui ciascun abitante del villaggio, religioso o no, a qualunque fede faccia riferimento, può raccogliersi, per pregare, meditare, riflette- re. L’unico linguaggio che vi si parla è, appunto, il silenzio. «Dio si rivela nel silenzio - spiega Anne Le Meignen -. Ri- cordate l’esperienza di Elia sul- l’Oreb: Dio non era nel vento impetuoso, nel terremoto, nel fuoco, ma nel “ qol demama da- qqa, una voce di silenzio lieve” (1Re 19,12)». Nel 2006 attorno alla Dumia è sorto appunto il «Centro spiri- tuale pluralista Bruno Hus- sar», una struttura per incon- tri, giornate di studio e corsi dedicati a una riflessione spiri- tuale sui problemi che costitui- scono il cuore del conflitto in Medio Oriente e sulla ricerca di una possibile soluzione, attin- gendo le risorse disponibili nella propria cultura e tradizio- 68 MC FEBBRAIO 2011 ISRAELE # Esterno e interno della «casa del silenzio» (Dumia-Sakina), priva di muri squadrati e bardamenti confessionali, ma semplice cupola, interamente bianca, simbolo della pienezza e dell’unità al di là di ogni barriera. # Qui a lato: casa di famiglia ebrea con capanna per la festa del sukkot.

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