Missioni Consolata - Febbraio 2011

statale per insegnare qui, insie- me a una maestra ebrea». Nasceva così, nel 1984, la scuo- la bilingue ebreo-araba, la pri- ma del genere in Israele. «Ben- ché non fossimo preparati a tale impresa - continua il dottor Najjar -, dato che non esisteva alcuna struttura per preparare insegnanti di scuole del genere, l’esperienza riscosse un suc- cesso superiore alle aspettative: molte famiglie attorno chiesero di accogliere e istruire i loro figli nella nostra scuola». Oggi la scuola elementare e quella materna contano com- gradualmente, con l’arrivo di due-tre famiglie l’anno. Ora es- se sono 60, metà ebree e metà palestinesi, tutte hanno la citta- dinanza israeliana. Il progetto continua per raggiungere le 140 famiglie. EDUCAZIONE BILINGUE Narrata l’origine di Nevé Sha- lom , il dottor Najjar passa a spiegare la vita attuale del vil- laggio, guidandoci nella visita alle varie strutture della comu- nità, prime tra tutte gli asili ni- do. «Il problema educativo si è imposto fin dall’inizio, con la na- scita dei primi figli. Fu deciso di educarli insieme. Ogni asilo ha una madre ebrea e una madre araba; ognuna parla la propria lingua ai bambini, in modo che ognuno cresca secondo le pro- prie tradizioni culturali, e al tempo stesso impari la lingua dei compagni di cultura diffe- rente. Col crescere dei bambini abbiamo deciso con padre Bru- no di aprire la scuola materna, seguita poi da quella elementa- re. La comunità mi chiese di la- sciare l’impiego nella scuola plessivamente circa 300 bambi- ni, oltre il 90% dei quali proven- gono dai villaggi vicini sia arabi che ebrei. Un nuovo edificio è stato richiesto per estendere il curriculum scolastico alla scuo- la media. MODELLO DA ESPORTARE? Nel 1997, il Ministero israeliano dell’Educazione riconobbe uffi- cialmente la scuola materna e l’anno seguente quella elemen- tare; nel 2000 «incorporò» la scuola materna nel sistema scolastico nazionale. «Era uno degli obiettivi del nostro metodo MC ARTICOLI # A destra: simbolo di Nevé Shalom sulla parete dell’asilo nido per bambini ebrei. # In basso: la sede della Scuola di pace.

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