Missioni Consolata - Febbraio 2011

Perché questo libro? «Sui mass media italiani (ma anche stranieri) a parte rare eccezioni, non si èmai presentato il punto di vista degli haitiani di fronte alla tragedia del 12 gennaio 2010. Le testimo- nianze erano sempre quelle del coo- perante, del funzionario delle Na- zioni Unite o del missionario. Noi ab- biamo voluto invertire questo schema. L’idea è stata quella di mettere in luce le caratteristiche del popolo hai- tiano e sottrarre al lettore lo stereo- tipo di un popolo sfortunato che può vivere solo con l’aiuto delle grandi potenze. Per far questo si presenta il punto di vista di personaggi, leader , della società haitiana a diversi li- velli. Vogliamo far conoscere Haiti attraverso una lente diversa: quella di un paese che rinasce dalla popola- zione locale che vi abita e ne è la linfa vitale. Mostrarne il vero volto facendo parlare gli hai- tiani che vogliono essere protagonisti di questa rico- struzione: sociologi, intellettuali, artisti, donne impe- gnate nei movimenti femminili, politici, giornalisti, re- ligiosi, personalità del mondo vudù, leader contadini. Di fatto sono loro che “scrivono” il libro». Parlando di Haiti si pensa a terremoto, uragani, colera. Calamità di ogni genere. Non viene in mente che ci possa essere una società civile organizzata. «Ad Haiti i movimenti sociali, sono stati fondamen- tali in alcune fasi della storia. Intendiamo il movi- mento contadino, quello femminista e quello ope- raio, le associazioni per la difesa dei diritti umani, i media indipendenti, e molti altri. I movimenti degli anni ’70-’80 riuscirono a cacciare il dittatore Duva- lier e a portare un loro membro a capo del paese. Fu un caso molto significativo a livello di America La- tina, di uno Stato in cui il potere era diventato ema- nazione della base. Ma anche un esempio troppo “scomodo” per i vicini Stati Uniti. Questa espe- rienza fu repressa nel sangue e si fece di tutto per indebolire la società civile haitiana. Oggi assistiamo a una tragedia dopo la tragedia. La comunità internazio- nale, Usa in testa, con la "scusa" della ricostruzione sta mettendo il futuro del paese sotto tutela. Gli sta, di fatto, rubando l'indipendenza. E il popolo haitiano rischia, ancora una volta, di restare escluso anche dai piani per il proprio sviluppo. Ma la società civile fa sentire la sua voce e noi siamo an- dati a raccoglierla». Una parte del libro è consacrata agli haitiani in Italia. Qual è il loro peso nel processo di ricostruzione? «Gli haitiani qui da noi non sono molti. Ma, per loro caratteristica, sono molto legati al paese di origine. In questa fase di ricostruzione, la dia- spora (come si fanno chiamare) può essere fondamentale per un appoggio economico e intellettuale. Certo i nu- meri importanti sono gli haitiani di Stati Uniti, Canada e Francia. Ma gli haitiani d’Italia si sono subito attivati con sensibilizzazioni sul paese e raccolte fondi per dare assistenza. È una realtà, quella dei migranti, che fa parte della nostra società, ma allo stesso tempo ci permette di capire meglio an- che paesi così lontani come Haiti». Dalla prefazione «Questo libro ci porta in mezzo agli haitiani, ad ascoltare la loro voce, le loro visioni sulla ricostru- zione o “rifondazione” del Paese e della società. Le “forze vive” della nazione chiedono di partecipare alla definizione del futuro, ma questo diritto viene loro sottratto dai grandi della terra grazie alla com- plicità del governo haitiano. Ascoltare queste voci ci porterà a creare un legame di solidarietà con questo popolo, per andare oltre la carità» . Maurizio Chierici Marco Bello, Alessandro Demarchi, Haiti, l’inno- cenza violata. Chi sta rubando il futuro del Paese? , Infinito Edizioni, Roma, 2011, € 13,00. www.infinitoedizioni.it . IL LIBRO LA VOCE DELLA SOCIETÀ CIVILE Pezzo d’Africa nei Caraibi, Haiti è la prima repubblica «nera» indipendente del mondo. Ma questo primato l’ha sempre pagato caro. Ancora oggi, c’è chi vuole negarglielo. Esce in Italia il primo libro-testimonianza di questo popolo. Tre domande agli autori. HAITI 62 MC FEBBRAIO 2011 MC RUBRICHE

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=