Missioni Consolata - Febbraio 2011

LIBERTÀ SENZA COMPROMESSI Dell’incontro con Aung San Suu Kyi riporto le poche frasi che ci siamo scambiati. Finalmente libera. Ci credeva o pensava che la Giunta ritirasse all’ultimo momento anche que- sta promessa? «Non mi sono mai posta il pro- blema. La giunta e io abbiamo idee contrapposte sulla demo- crazia e ho sempre sostenuto che la mia libertà non dovesse essere un pegno utilizzato dalla giunta per raggiungere compro- messi». Libertà significa anche azione, responsabilità e quindi essere oggetto di critiche. Cosa farà come prima cosa? «Vorrei girare il Paese, incon- soprannominata Aung San Suu Kyi in Myanmar. L’incontro avrebbe dovuto essere un primo approccio per un’inter- vista più estesa e dettagliata, per cui avevamo già concordato tempi e modalità, che però non ha mai potuto avere luogo. Il se- vero controllo del regime sul- l’informazione, atta a filtrare ogni notizia che trapela dal Myanmar, si è tramutato in un’immediata espulsione dal Paese. «Il visto turistico non permette di effet- tuare servizi giornalistici» è stata la spiegazione data da uno dei due funzionari che mi ha notifi- cato l’allontanamento dalla na- zione. In effetti, il solo fatto di essere riuscito a ottenere un visto d’en- trata a ridosso delle elezioni, dopo che le ambasciate di Roma, Bangkok, Singapore e Kuala Lumpur me lo avevano negato in quanto «persona non grata», è stato un successo. L’essere riu- scito, tra mille difficoltà e continui cambi di hotel per non essere rin- tracciabile dalla polizia, a seguire tutto il percorso elettorale fino a incontrare Aung San Suu Kyi, è stato un ulteriore trionfo. MYANMAR 18 MC FEBBRAIO 2011 trare gente, sentire i problemi direttamente da loro. Fare, in- somma, quello che ho sempre fatto quando la Giunta me lo per- metteva». In carcere ci sono ancora più di 2 mila prigionieri politici: la sua li- berazione non rischia di far di- menticare al mondo queste per- sone dai nomi meno noti del suo? «Ha ragione, la mia libertà non deve far dimenticare questi di- fensori della democrazia che, per le loro idee, sono ancora in- carcerate e io mi batterò affinché anche loro possano vedere aprirsi le spranghe delle celle». La Lega Nazionale per la Demo- crazia non si è presentata alle elezioni e quindi non avrà nes- # Yangon, Aung San Suu Kyi sorride ai suoi sostenitori il giorno della sua liberazione: 13 novembre 2010. . # Polizia birmana pronta ad interve- nire in caso di protesta, il giorno della liberazione di San Suu Kyi.

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