Missioni Consolata - Febbraio 2011

P roviamo allora a ripercor- rere insieme questo suo primo viaggio «missiona- rio» africano da pontefice che ha cura di tutte le Chiese, anche le più dimenticate, come sono in genere quelle di alcune parti del continente africano, per scoprire così quali sono i pro- blemi che tormentano l’Africa. «Con questa visita – ha ricordato prima di partire da Roma per il Camerun e l’Angola – intendo idealmente abbracciare l’intero continente africano: le sue mille differenze e la sua profonda anima religiosa; le sue antiche culture e il suo faticoso cam- mino di sviluppo e di riconcilia- zione; i suoi gravi problemi, le sue dolorose ferite e le sue enormi potenzialità e speranze. Intendo, inoltre, confermare nella fede i cattolici, incorag- giare i cristiani nell’impegno ecumenico, recare a tutti l’an- nuncio di pace affidato alla Chiesa dal Signore risorto». «Penso in particolare – ha an- cora aggiunto – alle vittime della A DUE ANNI DAL VIAGGIO DI BENEDETTO XVI IL PAPA AMA L’AFRICA A quasi due anni dalla visita di Benedetto XVI nei paesi dell’Africa occidentale (17-23 marzo 2009) pochi si sono domandati quali sono stati i suoi senti- menti e quali i conte- nuti dei suoi messaggi. Ci accontentiamo di essere spettatori alla televisione o di leggere sui giornali la cronaca della sua accoglienza e delle dimostrazioni di gioia e di affetto che gli sono state riservate. Non sempre invece ci chiediamo lo scopo del suo viaggio apostolico e quali problemi sente dentro di sé quando pensa all’Africa e alle difficili condizioni della sua gente. # L’entusiastico saluto di addio dei camerunesi a Papa Benedetto XVI. AFRICA DI GIAMPIETRO CASIRAGHI

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=