Missioni Consolata - Ottobre 1996

La foresta amazzonica è affascinante, ma le speranze dei contadini si sono infrante contro l'abbandono del governo e da oltre 30 anni di guerriglia. I coloni vogliono uscire dal baratro, mediante colture alternative a quella della coca. Con l'aiuto della chiesa qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione: a Remolino e Solano, ad esempio. Con i padri Giacinto Franzoi e Beppe Svanera, missionari della Consolata. PAOLA CARUGATI ALZATI~ ORGANIZZATI E CAMMINA Protagonisti di uno sviluppo alternativo P adre Giuseppe Svanera (Beppe per gli amici) non è certo un fiore di serra; ha scelto di vivere intensamente, esse- re quercia e farsi scuotere i rami dai venti della vita. Da ragazzino era stato affascinato da una proiezione di diapositive sull'Amazzonia co- lombiana: «Era la fine del mondo, là volevo andare.. .» racconta. Poesia e prosa Quando nel 1985 giunse a Sola- no, sul fiume Caqueta, trovò esatta- mente l'ambiente che aveva sogna- to. <<Anche oggi, a parte il problema della droga- dice padre Beppe -,tut- to è rimasto come 30 anni fa: fiumi maestosi, natura esuberante, incanto di tramonti e avventure della gente che si organizza e vive nella giungla impenetrabile. Un tipo di vita unico, una frontiera totalmente nuova». Ma la prosa della vita non ha nul- la d'idilliaco: l'Amazzonia è ostile e il clima malsano; i prodotti di pri- ma necessità sono cari, a causa dell'inflazione portata dalla droga; non esistono strutture pubbliche; u- nica legge è quella del più forte. Il colono si stabilisce su un pezzo di terra, la disbosca, vi apre un sentie- ro e comincia a seminare: un tratto di suolo per le piante da frutta e altri prodotti alimentari; il resto è tutta coca, coltivazione assai più redditi- zia delle colture tradizionali e, or- mai, unico mezzo di sussistenza. A fme-settimana i contadini van- no in paese a vendere la loro mer- canzia. Per alcuni occorre un giorno di canoa; per altri due giorni a ca- vallo. Il mercato della coca è tutto. La domenica non esiste più: diventa «il primo, il secondo... mercato» del mese. Il ricavato viene subito inve- stito: articoli di lusso, sbronze so- lenni e divertimenti d'ogni genere. E si torna a casa in bolletta. l contadini si rialzano Alla fine degli anni '80 il prezzo della coca subì un crollo spaventoso. I contadini si trovarono più poveri che mai, presi tra due fuochi: guerri- glia ed esercito regolare. L'ansia cresceva di giorno in giorno. Fra alcuni coloni di Soiano co- minciò a maturare l'idea di cercare qualche coltivazione alternativa alla coca. Nel 1989 si organizzarono in gruppo e chiesero aiuto allo stato, che (come al solito) fece orecchio da mercante. Allora bussarono alla porta del missionario. «Non ho né oro né argento - rispose padre Bep- pe, citando la celebre frase degli At- ti degli apostoli -, ma, in nome di Gesù Cristo, alzati e cammina». In verità si sedettero tutti attorno al tavolo, sotto una veranda, e co- minciarono a discutere, abbozzando progetti concreti, dettando regole e principi, cercando ragioni e metodi. «Da parte mia - spiegò il missiona- rio della Consolata - avrete ogni ap-

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