Missioni Consolata - Ottobre 1996

attendeva alla cura dei malati , spar- tiva il bottino di caccia e pesca, or- ganizzava il lavoro comune, nonché la guerra contro i nemici della co- munità. La carica di leader non era ereditaria, ma veniva conferita a chi, per età e conoscenza, sapeva guada- gnarsi il riconoscimento generale. A partire dagli anni ' 20, i missio- nari cappuccini incoraggiarono un altro sistema di organizzazione, pa- rallelo a quello tradizionale, intro- ducendo il «governatore»: una figu- ra che doveva intervenire per sepa- rare il potere civile da quello reli- gioso, detenuti entrambi dal leader indigeno: questo per facilitare an- che l'evangelizzazione. Privo d'investitura popolare, all'inizio il governatore non ebbe grande successo; poi, con la morte i compiti di questi personaggi alle necessità più urgenti della comu- nità: officiare cerimonie religiose, mediare tra le parti in occasione di contese, indire la celebrazione di ri- correnze tradizionali. Perso il pote- re di guida religiosa, il vecchio lea- der rimane, in alcune comunità, una figura attorno alla quale si aggrega- no le famiglie. Maniaca, coca e tabacco svolgo- no un ruolo rilevante nel tessuto so- ciale e religioso. Macinata in farina, la maniaca serve a preparare bevan- de rituali, oltre a costituire l' alimen- to più corrente. Il tabacco, ridotto in sostanza semiliquida, viene scam- biato durante riunioni come segno di unanimità e solidarietà. Con la promessa di tabacco, la gente di al- tre malocas (o case comunitarie) INDIOS E COLONI A CONFRONTO Visti da lontano, indios e coloni dell'Amazzonia colombiana non si distinguono facilmente: sono entrambi campesinos. Integrato nell'eco- nomia locale, l'indio coltiva gli stessi prodotti del colono, alleva i me- desimi animali, adotta gli identici sistemi di produzione intensiva e di mercato, con il conseguente sfruttamento eccessivo del suolo e delle risorse ambientali. Anche i comportamenti nell'abbigliamento, ali- mentazione e casa sono quasi identici. La maloca (abitazione comuni- taria) è scomparsa o ridotta a luogo d 'incontri occasionati, sostituita da casette di legno per le singole famiglie. Penetrato nella foresta , il denaro esercita il suo fascino anche tra gli indios, provocando consumismo e corruzione. Un tempo agli indi- geni non interessava accumulare beni e arricchirsi; oggi, abbagliati dal «progresso», svolgono tutte le attività del bianco, per acquistare manufatti che appaiono loro ormai indispensabili: abiti, utensili, ar- mi, motori, radio e altri generi di comodità. Questi aspetti esterni rivelano profondi e laceranti mutamenti cul- turali, che minacciano la sopravvivenza di famiglie, comunità e iden- tità etnica. L 'integrazione nel sistema produttivo ed economico del paese sta rivoluzionando la tradizionale organizzazione sociale del la- voro: da comunitario a individuale, per non dire individualistico. Il forte aumento di beni privati ha incrementato il distacco tra gio- vani e anziani, custodi e testimoni dei valori tradizionali. dei leaders indigeni più rinomati, l'ampliarsi della colonizzazione du- rante gli anni '60 e l'apparizione di nuove forme di integrazione nella vita nazionale, il governatore finì per relegare il leader alla funzione di «medico indigeno». Questa forma di governo si è isti- tuzionalizzata presso molte comu- nità. Ogni anno si eleggono il go- vernatore (o capitano) e il suo se- gretario. Le loro funzioni principali sono: organizzare e dirigere le atti- vità comuni; rappresentare la collet- tività dinanzi alle autorità statali. Gli indigeni più attaccati alle tra- dizioni culturali cercano di abbinare 44 «NON DI SOLA COCA» Missioni Consolata- Ottobre '96 viene invitata a celebrazioni rituali e sociali, anche se il suo uso è riser- vat!l agli adulti. E soprattutto il mambeo il col- lante della vita sociale: le foglie di coca vengono tostate, triturate, me- scolate alla cenere di altre foglie a- romatiche; poi il tutto viene assunto in bocca (per fame una pallina) e succhiato lentamento. Non c 'è in- contro di comunità senza mambeo. Mentre alcuni ballano, altri masti- cano e succhiano il mambeo, per mettersi in contatto con gli spiriti. A volte qualcuno solleva un pro- blema e, al termine del rito, si trova la soluzione. Sopra e pagina accanto: coloni e indios, spesso legati da un unico impegno: sopravvivere. Sotto l'offensiva del narcotraffi- co, la coca ha perso molto dell'ori- ginale significato rituale. Oggi an- che i giovani ne fanno uso, quale to- nico contro fame e stanchezza. Tut- to ciò rivela un grave cambiamento in seno alla fa~glia, un tempo sa- cra e monogailllca. Nel passato l'educazione seguiva principi chiari: i maschi erano affi- dati ai padri e agli zii; le femmine alle mamme e nonne. Al presente la famiglia estesa è allo sbando; l ' indi- vidualismo si esibisce in «famiglie nucleari», dove i genitori non sem- pre sono in grado di educare i figli; anzi, spesso, danno cattivi esempi di litigi e infedeltà. Tuttavia un va- lore è ancora sentito vivamente: la solidarietà verso i bambini orfani. Il regno degli spiriti n mondo è controllato da spiriti o forze che determinano catastrofi na- turali, condizioni atmosferiche, scar- sità di cibo, malattia e morte. Pertan- to è vitale per l'indio apprendere il modo di controllare tali forze, per e- vitare i pericoli e dare una certa si- curezza alla vita. Gli indios imparano a rapportarsi con gli spiriti con l'uso di stimolanti ed allucinogeni: coca e yagé. Quindi entra in azione lo sciamano, specia-

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