Missioni Consolata - Ottobre 1996

verso l'eliminazione dei «desecha- bles» (i rifiuti umani): bambini di strada, mendicanti, omosessuali, prostitute, drogati, borseggiatori, piccoli spacciatori. Da tempo le organizzazioni per i diritti umani segnalano che, con la scusa di combattere il narcotraf- fico e la guerriglia, le autorità fan- no ampio uso di metodi e mezzi il- legali . Ne fanno le spese i gruppi non violenti, i sindacati, le asso- ciazioni contadine e quelle per i diritti umani. Insomma, è sempre molto diffi- cile, in Colombia, capire chi sia il «buono» e chi il «cattivo». Lo stato: troppo a ssente La maggioranza dei colombiani considera lo stato come un soggetto assente o indifferente alla loro esi- stenza e complice di altri poteri. L'assoluta insufficienza dei ser- vizi statali di base (case, scuole, o- spedali, assistenza) rende più evi- denti e drammatiche le disegua- glianze sociali. La congenita corru- zione di funzionari pubblici, corpi armati, magistratura, uomini politi- ci non fa che rafforzare la sfiducia nelle istituzioni. Né va dimenticata l'incapacità dello stato di garantire ai suoi citta- 18 «NON DI SOLA COCA» Missioni Consolata- Ottobre '96 dini il diritto umano più elementa- re: il diritto di esistere. Irt Colombia la legge non è quel- la scritta nei codici, ma quella det- tata dal più forte. Poche istituzioni sono così malridotte come la giusti- zia. Ma per i giudici l'alternativa è brutale: o si è corrotti o si diventa eroi (per pochi pesos). Si racconta che in tutti i tribunali colombiani si incontrino uomini dei narcos. Girano con valige piene di denaro liquido e trattano diretta- mente coi giudici. Ma la vicenda oggi più scottante è quella che vede coinvolta la pri- ma carica istituzionale dello stato: il presidente della repubblica Eme- sto Samper. TI 12 giugno Samper è stato pro- sciolto dal Congresso dall'accusa di aver finanziato la propria campagna elettorale con 6 milioni di dollari provenienti dai forzieri dei fratelli

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