Missioni Consolata - Luglio/Agosto 1904

Offer�e per l'ampliamen�o del San�nario ----------·�· ---,_ .. _,___,____ Terlno. P. Pechenino degli oblati di M. V., Ratti Oli mpia, 2 - A. Peyroleri, 10 - Feyles MlOad· dalena, 2 - Amalia Costa, l - .Monsignor Ilario Maurizio Vigo, Cllrato, 10-Gallo Maria, p. g. r., Il - Coniugi Borgarello, 2-Buffa Francesco (ofterta mens ), 6-A. R., p. g. r., Il - G. M., inv. gr., 10 - Torchio Domenica, 2 -MaBBaglia Gioyanni, 2 - Muratore .Margherita (off. mena,), 2 - Cibrario Fe· lice, l - V. E. (off. mens.), l -D. C. (off. mens. ), l - Famiglia Morone (off. mens.), l - Daslito Margherita, Il -· Cu• Camilla Derege Didonato, 6 - Garino Filippo, 2 - Le Suore Sacramentine, 2 - Asteggiano Giovanna, l - Paolina Gedda, p. g. r., 6 -N. N., p. g. r., 6 - Carrate Teresa, 2,60-E. B., 6 -Cav. lgnazio Marangoni, 6- L. G., p. g. r., 6Marina Mondino, l-Clotilde Manzetti (off. mena.), 2 -A. A., 6 - Paolina BolSo, l! 60-M. G., 6-Billio Catterina, 2 - G. M. A. (off. mena.), l - Metilde Trinchieri, 50 - .Marenco prcf. Giuseppe, 2 -Ferraro Ottavia, 2 -Farinetto Domenica, p. g. r., una catenella d'oro- .Monsauto Catterina, 6 -Coniugi Aymo, 6 -Cu• Cristina Baudi di Vesme, 2-Salice Costanza, Il - Moretto Ernesta, 2- Arduino Domenica, una catenella con piccolo ciondolo d'oro - Leontina Travprsa, 2 -Pasta cav. Alessandro, 2 - Reineri Paolo, p. g. r., 6. Pallanza. Gino Varini, 6-Tar"anto. Angelina Traversa, 9-Glaweno. Maddalena Ughetti, p. g. r., 2 - Ciriè. Albina Vigar:ò, 2-Racoo,.. lgl, n Sorelle Priotti1 Il -Oumlana. Domenico Gontero, 6 - Fo· bel le. Albertetti Anna, 2 - Nizza. Giacobino Teresa, 2,60 - Giacobino Pietro, 2,' O - Ceresole, Nigretti Antonio, lO - Oavellerme8glore. Domenica Negro, 2 -Alessendrle. Viotti Mari a, 2,60 - Bralvood Luigi Frasca, 2 -Lu. Maria Rota, l - Pancalieri. Pipino D. Francesco, 2 -Ciriè. Asiano Anna, l! -Venaria. Margherita Cerfoglio, 2 -MIlano. Suor Vincenzina Mazzucone, 6-Ciriè. Mariano Maria, l! - Rivarolo. Quartara Secondina, l! - Venezia. Maria Bachman, un anello d'oro-Volpiano. Borge D. Giuseppe, 6 -Recoonlgl. Devalle Angela, 2 -Oel'dè. B. G., 2 -P. A., 6 - aano. C. 0.1 Or baa l! - Giaveno. Sonetto Olimpia, 2 - Gruglla•co. Alessio Giovanni , Il-Scalent ha, Clari D. Chiaffredo, l! -Benino D. Bartolomeo, 2 -Bel­ .ne•co. Vaschetti D. Carlo, 8-Dor.aretto. Levrino D. Lorenmo, 1!-VIllafranc a. Tealdi Candi da, p. g. r.,6 - Moncalieri. CougnetDott. F., p. g.r.110. Voghera, Emilia Gallini, 6 -Valloriate Dutto D. Spirito, IlChiavari, N. N., p. g. r., Il -Firenze. Olga Fabbroni, 8 - Carretto. Gavello D. Domenico, Il - Perto Maui'Lzlo. Acquarone Vincenzina, 6 lo.na. Conti Antonio, inv. gr., 16-Merce-nasCcoo. Rivara Eugenio, p. g. r., l! - Condove. v Versino Seerino, l! -Ricaldone. Scarampi D. Gio. Batt. , 8S. Maurizio. M. B., 8 -Cavour. Famiglia BordaBollane., 6 -Giaveno. Ruffinatti Leonilda, 2. Tol'lno. March. Cecilia Solaro del Borgo, 1!,60 - Pesanti Marianna (off. mena), l-Dominici Luigi, l! -Bergera Carlo, Il -Caprile Domenico, Il -V. T., per anniversario del marito, 5-Alea si Maddalena, 1 Maria BaiiBo, Il - Levra Teresina, inv. gr., 6Erneatina di Cinzano, i - Berta Maria, l! - Cerino Giuseppe, inv. gr. , l - Famiglia Bodellono, fi,toBruno Aleaaandra, 2-Eliano Luigina, 1-C. C. F., inv. gr., 8 - Daghino D. Enrico, 6 ...,. Rosa Casalegno, Il - Giacinta Fassin, l! -Ottavio Gazelli di Rossana, Il - Giuseppina Tagliavini, 6 - Teodora Negro, Il -Milone cav. Tancredi, Il-Bacca Clelia, 6 -Amalia Sella, p. g. r., 2 - ABasia, Il - Marzano Giuseppina, 6 -Re Domenico, (5-Un chierico del Seminario di S. Gaetano 1 l - Carlo Caponotto , p. g. r., 6 -Gallizio Piatro, l -Olivero Maria, 6·­ Emilia Reycend, 2 - Appendini Domenica, 2,60 - Cessa Giulietta, 6 - Clotilde Roggieri di Villa· nova, IlAntonio Cairola, Il -A. S., inv. gr., 11Eufroaina Giordano, per guar;gione ottenuta, 6G. M., Il -Perucca Annetta, Il -Prela Aurelia, l. TOI'lno. Luciano Giuseppe , 6 - Gilli Laura, Il - E. R., 10 - Raina Lucia, p, g, ,.,, 11 - Riblni Costanza, l! -Ceresa Corrado, 8 -Violino Ida, due orecchini - Un sacerdote, l - Catterina da Milano, Il -Teresa Ganna, Il - Carlo Candellero, l!­ Musso .Maria, 2-Nicchiardi Francesco, 8-Sartore Carolina, l -Luigia Albera, 2 -Boley Olimpia, 2 - Orsi Giuseppe, 6 - Giuseppina Vacca, p. g. r., 6Ferri Francesca, 2- Giustina Defilippi, Il· Maria G., l - Bo Teresa, l -C . .M., 5-Mosca Mar11:herita, l - "Rosa Massadro, un p��oio orecchini -M. P., 10 (oro)­ Buatto Catteriua, 1 -Arditi Rita, 8 - Pepe Mar.Rnna, l - Anna Poli (off. mena.), 1 - Contessa Galli, 8 -P. L., 6 -Marino Giuseppe, 8 - Eliaabetta Borea (off. mena.), l - Tarone Resina, li - Cella Teresa, 6 -Bal'bera Carlotta, l - Lombudi Marina, 6 -C"• S. Martino di Castellamonte, 10Deotefanis Maria, 6 -R. P., 10 - T. R., p. g. r., 6Allievo pr .. f. Tullio, l! -Terea& Ma:�:tinetti, p. g. "·• lGiacinta Fassin, 8 -Pagnoni Erminia, 2 - Chia • berta Giuseppe, 2. Cuneo. Aldo Falletti, inv. gr., 2 -Cal'lguano. Giuseppe Rossetti, l!-Bra. Bonardi Giovanni, 2Valdengo. P. R., in v. gr., 1 - G•u Jllaaco. Bechis Giuseppina, 1 -S. ••urlzio. B. C., 2 - Spezia. Laffondi Elena, 8 -Moncalieri. D. T., p. g. r., 2 - Avigliana. R. G., l!-DJOuent. Paschetti Cenrina, 8 -Riva. Burzio Celestina, l - CUGI'gnè. Perardi Catterina, p. g, ,.,, l-Rivoli. Slrelle Fiorito, riconoscenti, 8-Pleclna. N. N., 8 -Pianezza. G. C., 2 - Alba. M. C., 6-B�a. Famiglia Bonardi, p. g. r., 10 - Rlval'olo. Tealdi .Maria, 2 -111 Gnoallel'l. Ravasso Francesca, 6 - Corio. Piolelti Margherita, l! - Racconigi. Soley Maria, una catenella d'oro - Lanzo. Mons. Antonio Tress>, vie, 8 -Rivarolo. Matta Margherita, 7 ·Confienza Panzaraia Gemma, Il -Boi'.&J'o. Teol. Edoardo Riva, parr., fi - Bl'a, Teol. Edoardo Martina, 8 -D. Francesia, Il-Colle.no. Toselli Carina, p. g• r., 7 - Rom1. Innocenza Brunetti, 8 -O•enobla. Teresa Monval, 2,50 - S. Maul'lzlo. Bemermier Battista 1 Il - Alpi· gnano. Vigada Colomba, 6 - Alte..ano. Pigaata Bernardo, 8-Barbania. Ottili Beatrice, Il - Caesile. Canavero Lucia, p. g. r., 10 - S. Maurizio. Balma L., 1 -Chieri. Valentino Antonio, p. d. m., 2 - Caluao. lll. V., l - Rivoli. Gal'ano Maria, Oblvaaao. B. F., 6-Rivoli. Mosc l ��o Lucia, un anello d'oro -Cuneo. Oria Carolina, 8 - Nole. Perotti Angela, Il-S. Damiano. Dom1nicl Riccomagno, Il -Saaaarl. Rouetti Maria, 8. Tol'lno. Contesn Amalia Barbaroux, l! -Africano Giuseppe, p. g. r., 5 -Rosso Leopolda, 8 -Pei rani Luigi, l -Ing. Anuldi, 8 -Dorotea Milone, Il -BertJlone Giovanni, 8 - Brusa Vincenza, 2 -

Luglio-Agosto 1904: ®1 I t PERIODICO . onso a a 'RELIGIOSO . MENSILE . . .l �� DIREZIONE �r��M����::: �� J tenarie - Pellegrinagg-i al santuario prima dell" Novena- X PRE A Novena in preparazione alla testa del 20 Giugno - o o 880 L Triduo dei Festtlggiamenti Centenari: La. lummaria 1 �X f t - Le nuove corone - Solenne processione - Pellegrinaggi � SACRESTIA DELLA CONSOLATA - durante l'Ottavario - I doni alla. Consolata nelle feste centenarie -Iscrizioni sulla porta maggiore e sulla. porta nuova r del Santuario - Il nuovo grande miraçolo della Cqnsolata. �ORINO · J -Ringraziamenti -Indulgenze a. chi visi�a il Santuario nei mesi di luglio e agosto - Orario delle Sacre Funzioni pei �� mesi,di luglio e agosto. ( . O/l'erte per l'ampliamento del Santuario. Q 5i110K -.. �j; oee ·n'�'?'X==?m o fondersi, quale aura dolcissima; a noi ·TE DEUN[ LAUDAMUS l, dintorno da questo santuario. Son terminate le f�ste: sono partiti gli ospiti insignì e venerati, e soh par- . I càntici trionfali di gloria inneg- titi. gli umili, devoti peliegrini; !Da la' .gianti a Maria Consolatrice, echeggiano Consolata è rimasta fra noi, ed al suo ancora nelle vie e D;elle piazze della � mite altare, dinanzi all'immagine sua nostra augusta Torino, tra i poggi e le taumaturga sfolgorante di raggi adaconvalli delle ;me amene colline. 'mantini nel serto stellato, noi, da irre- ' L'anima forte e pia del popblo subal-. � frenabile impulso, ci sentiamo tratti a pino vibra ancora di gaudio celeste e· genuflettere per sciogliere il grjdo di 'di celesti speranze, e già la storia scrive J riconoscenza e di lode che si eleva dal sulle immortali sue pagine i fasti reli- ij fondo del nostro cuore in un cantico giosi del s�le�ne �e?tenar�o, pas�ato -� di v{ttoria: Te,. Deum laudamus l come merav1glwsa v1s10ne d1 paradiso, come plebiscito di fede e d'amore. * * * I giorni lieti che tutto· il Piemonte � auspicava, affrettandoli col desiderio; È questa l'ora sacra della gratitudine, i giorni santi che. mutarono la città o torinesi! ·nostra in augusto consesso di Cardinali, Se le feste centenarie riuscirono così Arcivescovi e Vescovi; i giorni solen- � unai).ime, spontanea, maravigliosa dimo·. nissimi, la cui memoria si perpetuerà strazione di ogrii nobile sentimento; se nei secoli lontani, sono trascorsi;_ ma il' ne�suna nota stridente turbò l'armonia riverbero ().ella loro mistica .luce di en- � mirabile di tutta la cittadinanza; se la tusiasmo e di. fervore continua a dif- � nostra metropoli si offerse non solo al-

J�. · � � ·==�( VERA EFFIGIE DELLA SS. V. CONSOLATA DIJTORINOj� 3 e nuove corone di stelle in brillanti imposte il 18 giugno 1904 ===== ==== =���r=====� ===== ====

Q 11t eo.,solata � 107 l'Italia, ma a tutto l' orbe cattolico, a tutto il mondo civile modello ammirabile di fede, di ordine, di gentilezza e cortesia; se fra le nostre mura i Principi della Romana Chiesa ed i Principi della Casa Sabauda concordevolmente, con edifìcantissimi esempi; glorificando Maria zelarono il trionfo della religione cattolica, ch'è religione della patria; , se tutto il programma dei festeggiamenti ebbe perfetto svolgimento fra il sorriso del cielò e il plauso della moltitudine; se la generale aspettazione, che pur era grandissima, fu d'assai superata, il merito, per intercessione della Vergine, va a Dio solo. Da Lui il bene, a Lui la lode. Te Deum laudamus! Di questo pensiero ci. rendiamo interpreti presso il Signore, riassumendo in una sola, riconoscente preghiera i voti, i sentimenti, gli affetti di tutti i buoni torinesi, che divisero con noi le trepidazioni e le speranze dapprima, i conforti e le esultanze dappoi del grande avvenimento si felicemente compiuto. Dopo il cantico della lode è una dolce parola che ci spunta sul labbro; parola di ringraziamento vivissima. Grazie al sommo Pio, il quale elesse a rappresentarlo fra noi l'Eminentissimo . cardinale Vincenzo Vannutelli, che per la suprema-distinzione dei modi, l'affabilità del dotto conversare e la maestà della persona, conquistò tutti i cuori. Grazie agli eccelsi Porporati ed ai Presuli insignì che si degnarono coll'ambita loro presenza di accrescere lustro . alle nostre feste. Grazie alla piissima Regina Margherita che a,ssistè in ispirito alla fausta cerimonia dell'Incoronazione, e grazie alle Auguste Principesse ed ai Reali Principi che divotamente vi presenziarono e con particolari omaggi onorarono la Consolata. · Grazie a tutti i benefattori, la cui generosa cooperazione rese. possibile tanta magnificenza di festeggiamenti; alle Autorità che li resero più grandiosi col loro intervento e ne tutelarono l'ordine. · Dai più illustri membri del clero secolare e regolare ai semplici chierici, grazie al venerando clero, il cui assiduo intervento diede alle funzioni la piena maestà liturgica e così imponente decoro. Grazie a quanti accesero le loro faci, spiegarono i loro drappi e sparsero i loro fiori in onor di Maria. ' · E nella piena della commozione di cui siamo compresi, il ringraziamento, senz'avvedercene, si muta: in preghiera. Preghiera alla Consolata di ricompensare tutti i suoi devoti, tutti i nostri coadiutori, grandi ed umili, colla regale, materna munificenza delle . sue grazie e delle sue benedizioni. �ç�� mario delle feste centenarie Non mai abbiamo sentito più vivamente . la nostra pochezza, come ne!ra�cjngerci a dare ai nostri buoni lettori la relazione che essi giustamente aspettano da noi sulle passate feste centenarie; non 'mai èi siamo tr9vati così soprafatti dall'ampiezza dell'argomento. Oltrechè una parola ben altrimenti propria, è:ffi cace e colorita che non sia la povera nostra, a ben narrare e descrivere la bellezza materiale e morale degli avve· nimenti e degli spettacoli santi dei testè passati giorni, occorrerebbe avere a dispo· sizione, non le pagin'e di un opuscolo, sebben raddoppiato, ma quelle di un poderoso volume.

108 ·12 e o f) s o l a t a Alla nostra insufficienza, come alla mancanza di spazio, ci . parve però di trovare un rimedio stando contenti all'ufficio di sem: plici cronisti e lasciando che i fatti parlino da se stessi. Noi verremo dunque facendo un diario delle feste, segnando giorno per giorno il succedersi di pie visite e di funzioni al santuario; l'alternarsi, il ripetersi, il grandeggiare delle dimostrazioni di fede e di pietà impareggiabile, sia davanti alla taumaturga effigie di Maria SS., sia per la città divenuta tutta .quanta un tempio, secondo l'espressione giustissima di S. Em. il cardinale Callegari. Noi faremo un nudo elenco di pellegrinaggi e discorsi dei quali ciascuno merite­ .rebbe un'illustra,zione o la stampa per intero ; consacreremo qualche pagina ad una funzione che minutamente descritta sarebbe un sacro poema; nomineremo, tutt'al più con un aggettivo, persone grandi od umili che· dovrebbero esser poste sul candelabro a pubblica edificazione; accenneremo di sfuggita alle folle che meriterebbero cento e cento lodi per l'imponenza del contegno, senza la quale non esiste l'imponenza del numero. Ma i nostri buoni lettori dalla mente apérta e dal cuore pio, ben sapranno leggere fra le righe e qui interpretare, là completare quanto verremo dicendo, ricostituendo così nell'insuperabile loro integrale bellezza le feste nostre e gustando, anche di lontano, l'aroma di vita celestiale che esse hanno così largamente sparso in questa Torino, riaffermatasi un'altra volta la città della Consolata. pellegrinaggi ·al saq�uario prill}a della - no.vena -��� Era stato stabilito che l'inizio dei pellegri- . naggi avesse luogo il giorno 11 giugno, primo ·della solennissima novena. Ma alcuni se ne � ebbero in anticipazione, prodromi bene auguranti, segni benedetti della santa impazienza delle anime, desiderose di tributare i loro o omaggi alla Madre di Consolazione nella fausta ricorrenza del secolare suo giubileo; simili al bimbo amoroso che previene l'alba dell'ono-. mastico materno, anelando a carpire, prima dei fratellini, una dolce carezza, una lode per la sua sollecitudine. . 1° giugno. �.Pellegrinaggio d�lla Pia As- · sociazione delle Madri cristiane, stabilita nella Real Chiesa di S. Cristina e condotta al santuario dal Rettore della chiesa stessa D. Gior- . gio Gallina, che celebrò la messa e tenne un discorso alle signore associate. 7 giugno. - Pellegrinaggio del Collegio M S. Giuseppe. Messa del Rettore del medesimo, comunione generale dei circa 200 giovanetti, ai quali, avanti l'atto di consacrazione, tenne un discorso il Rev.mo canonico Wenck. 8 giugno. -Pellegrinaggio dei terziari de!J l'Ordine dei Servi di Maria della parrocchia di S. Carlo in Torino; messa. e predica del curato P. Bonaventura Ceirano. 9 giugno. -Pellegrinaggi dell'Istituto Thesia, delle figlie di Maria di S. Tommaso e del . Conservatorio . del Rosario. 10 giugno. - Pellegrinaggio dei reverendi chierici dei seminari Metropolitano, di San Gaetano al R. Parco e di Chieri. Con profondo, paterno consiglio S. Em. il cardinale Arcivescovo di Torino volle aprire le solenni feste per l'ottavo centenario della Consolata conducendo ai piedi di Lei ad implorarne primizie di grazie, i predestinati ad essere il sale e la luce del mondo, a precedere . coll'esempio i fedeli sulla via del Cielo di cui Maria SS. e la porta. A guidare il bello e numeroso stuolo dei giovani !eviti era col cardinale Richelmy il venerando monsignor Bertagna, rettore del Semioario Metropolitano. Dopo la recita del rosario S. Em., salito primo ad inaugurare il nuovo magnifico pulpito, rivolge ai diletti suoi chierici affettuose parole a fine d'animarli ad entrare coraggiosamente nella via del sacrificio insegnata dal divino Maestro ed a sperare fiduciosi nelle conso·­ lazioni di Colei che già per lungo volgere di secoli i torinesi hanno chiamata la Consolata. Legge quindi l'atto di consacrazione che e ripetuto all'unissono da un potente coro di voci, in cui vibra il forte e sincero consenso dei cuori. La chiesa sfavillante d'oro a;lla luce viviss . ima delle lampadine elettriche, l'effigie di Maria Consolatrice più soave tra un nimbo di bianca e diffusa chiarezza parlano vivamentealleanime, preludendo alla sacra maestà ed alla celeste dolcezza della fet;ta che viene, e compirà i voti del popolo subalpino e del· suo Pastore.

w eo.,solata 109 �oveija in preparazioqe alla festa del 20 Giugno 11 Giu.g. n.o. Le fes�e · centenarie della Consolata principiarono colla consacrazione da farsi al santuario dopo i nuovi lavori. La notte precedente, secondo che prescrive il sacro rito, era stata vegliata in preghiera davanti alle sante reliquie che si dovevano includere nei nuovi altari. Esposte le medesime, tra i ceri accesi, sull'altare della grande retro sacrestia, erano scesi a venerarle ed a recitare il divino ufficio i sacerdoti del Convitto ecclesiastico. Quando nelle tenebre silenziose si sprigionarono da sessanta petti robusti e commossi gl'inni liturgici dei Martiri, delle Vergini e de' Confesssori, l'ora apparve straordinariamente so· lenne, rievocando i ricordi gloriosi delle ca· tacombe romane, dove il cristianesimo sulle osEa dei santi morti .fra i tormenti per la fede, si preparava .alle conquiste del mondo. I Convittori, guidati dal Rettore, passarono quindi.nel santuario a venerare l'immagine taumaturga di Maria SS. ed a cantare le laudi di Lei, risplendente quale divina aurora precorritrice del sole; mentre presso le reliquie nella sacra veglia si succedevano senza interruzione alcuni sacerdoti e numerosi membri dell' Unione operaia cattolica. Alle 5,30 S. E m. il cardinale Richelmy diede principio alla imponentissima funzione, coll'assistenza dei RR.mi canonici Busca e Maffei della Metropolitana. La solitudine del tempio che, sgombrato dai banchi come vuole il rito, appare più vasto e severo; il silenzio in cui risuonano solenni le parole dell'augusto consacrante, le cerimonie sublimi per significazione a cui egli man mano procede, penetrano profondamente le anime dei partecipa.nti alla sacra funzione, rendendo quasi sensibile, come già nel tempio di Salomone, la maestà terribile di Dio che scende a riempirè di sè il luogo santo. Terminata quella del tempio, l'Eminentissimo passa a compiere la consacrazione dell'altare maggiore, intanto che S. E. Mr Bertagna, assistito dai canonici Rosaz, e Condio procede a quella dei due altari già compiti delle nuove cappelle e dedicati rispettivamente ai Ss Carlo Borromeo e Francesco di Sales ed . alle Anime Purganti, . Alle 8,30, finita la lunga funzione, il cardinale Richelmy incomincia la messa; a cui sono ammesse ad assistere la duchessa Elena d'Aosta colla sorella principessa Luisa d'Orleans, giunte al santuario poçhi minuti prima e desiderose di espandere nel silenzio e nel l raccoglimento il loro cuore davanti a Maria Consolatrice. Esse hanno la fortuna di ricevere prime la S. Comunione per mano di Sua Eminenza, dopo la consacrazione della chiesa. i Intanto il pubblico che aspettava impaziente, aperte appena le porte, irrompe come fiumana nella chiesa di S. Andrea ed in un attimo la ·riempie e la stipa, occupandone ogni angolo, ostruendo ogni passaggio, formando una fitta siepe contro il grande cancello, da cui appare in una luce paradisiaca l'effigie taumaturga Il nello splendore dell'altare parato a festa. Sono anime sitibonde di preghiera, cuori a,rdenti di santo entus.iasmo, che vogliono porgere alla Consolata le primizie degli omaggi all'aprirsi della solenne novena. Frattanto è pur dato l'ingresso nel santuario al primo pellegrinaggio : quello di Baldissero, composto di circa 300 persone appartenenti alle principali famiglie del luogo, e guidato dal loro parroco teol. Filippi Carlo. Sua Eminenza, terminata la messa felicita i pellegrini ed i devoti torinesi della loro sollecitudine, e li chiama fortunati per essere giunti i primi, perchè così hanno acquistato il diritto a speciali grazie dalla Consolata, della . i quale si sono costituiti primogeniti. Momento commoventissimo è quello in cui, ' usciti i pellegrini, si aprono i cancelli ed il popolo può liberamente circondare da vicino l'altare benedetto su cui troneggia la sacra imagine, effondendo davanti ad essa i caldi l affetti del cuore. Le messe si succedono quindi senza interruzione a tutti gli altari e le comunioni non cessano che ad ora tar-· dissima. i Il santuario non si sfolla un istante nel pomeriggio: è l'ultimo dei nove sabati ed n· primo giorno della novena: dùe coincidenze, ciascuna delle quali basterebbe· da sola a produrre il santo effetto. Alle ore 19,45 incominciò la funzione della sera: apre la serie dei discorsi Mr Marozio, vescovo di Susa, con uno stupendo sermone sull'origine delladivozione a Maria 88. Consolatrice, mostrando come essa sia da ripetersi dalla necessità che noi abbiamo di consolazione e dalla fiducia che universalmente vien posta in Maria SS. L'idea di consolazione - dice l'illustre oratore - se non è sempre correlativa ·a quella di dolore, suppone però sempre uno stato d'animo depresso, agitato, che ha bisogno di una parola amica pf!r risollevarsi, per: restituirai in, calma. Ma il più sovente è il vero dolore che .abbisogna di consolazione : il dolore che strappa il primo vagito al bam-

110 lll eoflSO{ata Q bino e l'ultimo sospiro al moribondo; il dolore che con frase comune, ma sempre scultoria, fa dare alla terra il nome di valle di lagrime. Ora noi, fatti per la felicità, rifuggiamo dal dolore, il quale in sè è un male, e solo si converte in bene nelle mani di Dio che ne fa strumento della nostra santificazione. Però, sia sotto il primo che sotto il secondo aspetto, al dolore ci è lecito e necessario anzi cercare conforto, a rinfrancare la nostra debolezza. Errano coloro che pongono l'apice della cristiana perfezione nell'assoluta imperturbabilità in mezzo al più grave do�ore, e nella privazione d'ogni conforto. Se cosi fosse, Gesù si sarebbe mostrato sempre indifferente ad ogni consolazione: eglì invece, divino modello d'ogni virtù, pianse, sudò sangue, si lamentò di aver invano cercato chi lo consolasse. Accettò il conforto dell'angelo, l'aiuto del Cireneo e, come sollievo, tra le pene della sua passione pensò alla luce della gloria. Proposito sibi gaudio, sustinuit crucem. Mr Marozio dimostra quindi con succinto quanto elevato ragionamento che noi, meglio che a Dio sola fonte di ogni consolazione ed ·al grande mediatore Gesù Cristo, osiamo rivolgerei per consolazione a Maria SS. nella sua qualità di madre e sorella nostra; a Lei che, come creatura sebbene elettissima, è meno distante da noi. Dalla croce il Redentore allarga le braccia grondanti sangue; ma vi ha pur sempre troppa distanza tra il divino morente e questa perpetua moribonda che è l'umanità; mentre la distanza è infinitamente minore tra la spada che trafisse il cuore di Maria SS. e le spine che ci tormentano sul cammino della vita. Conchiude animando tutti a chiedere consolazione a Maria, e specialmente i torinesi che da tanti secoli la esperimentarono consolatrice, e indirizza alla Vergine una commovente, dolcissima preghiera. Seguono le litanie e Tantum ergo, egregiamente eseguito dalla Schola cantorum di S. Dalmazzo : indi Benedizione Pontifica!e col SS. impartita da S. E. Mr Bertagna, Arcivescovo di Claudiopoli. 12 Giug:n.o. Ore 6,15. - Pellegrinaggio di Ciriè, (parrocchia di S. Giovanni) e di S. Carlo sotto la direzione dei relativi parroci. Assistito dal canonico vicario Camosetti, celebra la messa Mons. Marozio, il quale poi rivolge belle parole di circostanza ai pellegrini, che oltrepas- _ sano il numero di 500. Ore 7,15. - Pellegrinaggio di Rh·oli (600 persone), di Rosta (150) e Caselle, �ue par; rocchie (500). Celebra la messa l'arciprete di Rivoli canonico �·ornelli. Parla ai pellegrini l'Ero. �ard. Richelmy. La scuola femminile-di canto di Caselle canta assai bene lodi e mottetti. Ore 8,15. - Pellegrinaggio di Chieri e Buttigliera Alta (800 persone); discorsi dell'Emio nentissimo card. Richelmy e dell'arciprete di Chieri, canonico Rho, il quale celebra la messa. La premiata Schola cantorum di Chieri ese· guisce canti liturgici con molta precisione e buon gusto. Ore 8,30. - Nella cappella delle Grazie la Società cattolica femminile di mutuo soccorso assiste alla messa celebrata dal suo assistente ecclesiastico D. Edoardo Osella e alla benedizione del proprio stendardo impartita dal Cardinale Arcivescovo, il quale rivolge pure brevi parole alle presenti. Alla presidenza delle Società giungeva intanto un telegramma d�l Cardinale Merry del Val recante la benedizione del S. Padre. Ore 9,15. - Pellegrinaggio diocesano di Saluzzo. Pellegrinaggi di Pancalieri e Lombriasco. Il pellegrinaggio saluzzese ha una speciale importanza, perchè venuto ad assistere all'inaugurazione del busto a Silvio Pellico, collocato nel santuario a c:ura dell'Unione del Coroggio Cattolico. Mons. Oberti vescovo di Saluzzo celebra la S. Messa e quindi dall'altare tiene un breve discorso. A lui segue l'Em. card. Richelmy, infaticabile, pronunziando belle parole di circostanza.· Cantato quindi il De Profundis a suffragio dell'anima del Pellico, Cardinale, Vescovo e pellegrini sfilano davanti al busto collocato nell'edicola laterale del santuario a destra dell'altare maggiore. Il busto è in marmo bianco di Carrara, ha per sfondo una lastra di botticino di Brescia; gli formano cornice rami di quercia in bronzo annodati con ceppi. Esso è opera del cav. Cerini, col quale si congratulano vivamente i due Presuli ed i pellegrini. Ore t0,15. - Pellegrinaggi di Mathi, S. Maurizio, S. Francesco al Campo e Malanghero (800). Celebra la messa il teologo Assalto prevosto di Mathi; parla brevemente il teologo Coatto parroco di S. Maurizio. Ore 14,30. - Pellegrinaggi di S. Gaetano al Regio Parco (300) e di Altessano. Discorso del teologo Grassi, parroco di S. Gaeta�J.O e benedizione col SS. data dal prevosto di Al· tessano. Ore 15,30.-Pellegrinaggio di Pozzo di Strada, cc n discorso e benedizione del p'arroco locale, D. Bono, il quale ricorda i vincoli che uniscono nell'amore alla Consolata Pozzo di Strada, ove avvenne il primo prodigio sul cieco di Brian· zone e Torino, dove questi fu strumento della restaurazionè del culto a Mària Consolatrice. ' Ore 16 30. - Pellegrinaggio della parrocchia urbana di S. Agostino(800). Benedizione col SS. data dal curato teologo Gaido. Ore 17,30. - Pellegrinaggio di Pecetto e · Reviglìasco (500). È caratteristico un vivace discorso in piemontese del prevosto di Pecetto · teologo Bossi. Benedizione col SS. impartita dall'arciprete di Revigliasco D. Girotto. Ore 19,45.- , Funzione per la solenne novena. Tiene anc· he il secondo discorso Mons. Ma-

1l1 8o11solata 111 Q rozio, prendendo per argomento le parole dette dalla Vergine SS. ad Arduino. Ripassando a grandi tratti la storia di Torino, dimostra stupendamente come n santuario sia stato eletto e confermato dalla Madre di Dio, contro tutto e contro tutti, a sede di grazie in perpetuo. Si ferma specialmente sull'assedio del 1706. Il duca di Savoia ha implorato l'aiuto di Maria Consolatrièe prima di uscire alla campagna per soccorrere la città ed aspettare il principe Eugenio, il glorioso debellatore dei turchi; ambo i capitani valorosi prendono gli auspici della battaglia sul colle dove sor· gerà poi il tempio votivo della vittoria. In Torino gli assediati pregano giorno e notte davanti all'effigie della Consolata, guidati dal P. Valfrè che coll'ardente pietà fa prodi soldati e cittadini e sa ispirare ad un ·volgare minatore biellese il sacrificio magnanimo della vita per la salute della patria. Ricorda poi lo scoppio della polveriera, accenna ai· mille e mille quadri e cuori votivi. Termina accendendo nuove fiamme nei cuori colla perorazione bellissima e supplicando la Consolata a dar sempre al suo popolo forza, vittoria e scampo, eontro gli spiri�uali come contro i temporali nemici. Benedizione solenne còl SS. impartita da Mons. Oberti, vescovo di Saluzzo. :13 Gi u.g:n_o. Ore 5,15.-Pellegrinaggio della parrocchia urbana Gran Madre di Dio (800). Messa e discorso del curato teologo Piano, il quale ricorda gli speciali motivi che i suoi parrocchiani hanno di essere divoti della Consolata. Ore 6,15. - Pellegrinaggio della parrocchia urbana di S. D:dmazzo (400) sotto la guida del Provinciale dei Barnabiti P. Cozzi, e del P. Tosini. Assiste alla messa ponti:ficale di Monsignor Barone, arcivescovo di Mitilene. Ore 7,15. - Pellegrinaggio di Carmagnola e Pino Torinese, accompagnati dai rispettivi parroci che celebrano la messa all'altare della Vergine. Discorso del canonicq Suino, arciprete della Collegiata di Carmagnola. Ore 8,15: -Entra nel santuario l'imponentissimo pellegrinaggio diocesano di Pinerolo, guidato dal vescovo Mons. Rossi, assistito dai canonici Granero prevosto della Cattedrale, Martin rettore del Seminario, Morra, Oggero zelante prèsidente del Comitato organizzatore del p�llegrinaggio. Sono presenti i vicari foranei e altri membri del clero diocesano. I pellegrini sono 1400; altri 500 circa dovettero accontentarsi di partecipare in ispirito alla mostrazione, per mancanza di di mezzi sporto. di traComunione generale, in massima parte per mano di S. Ecc. Mons. Rossi, il quale dopo la messa tiene un fervente discorso. Coi pellegrini di Pinerolo entrano pure nel santuario quelli di Riva di Chieri, in numero di 350. Q Ore 9,15.-Pellegrinaggio di Druent e della. borgata Savonere (250). Messa e discorso del prevosto di Druent, teologo Giordanino. Ore 16,30.-Signore della Compagnia delle Umiliate della parrocchia urbana dei Ss. Martiri accompagnate dal loro rettore, e Istituto delle Orfane. Dicono brevi parole S. E. il car· dinale Richelmy e poi D. Gaido rettore delle Orfane. Canto delle litanie in musica e di una. lode. Ore 17,80. - Pellegrinaggio della Metropolitana e del Corpus Domini con 1300 persone. Lo guidano il canonico Elia. curato della Metro· politana ed il canonico Gaia, amministratore del Corpus Domini. Dopo la benedizione col SS. breve discorso del canonico Elia.. Ore 19,45. -Solenne funzione per la novena.. Tiene ancora il discorso l'infaticabile Monsignor Marozio sul dolcissimo argomento: Perchè Maria SS. elesse il Santuario di Torino a luogo speciale di grazia. e di benedizione. Bellamente dimostra che se non si può, col limitato nostro intelletto, assegnare una causa prima alla scelta di Maria SS., si può però tro· vare nella costante rispondenza dei torinesi e dei piemontesi la ragione per cui Maria Con· solatrice continuò nei secoli a confermare e mantenere la sua scelta, spandendo sul suo popolo prediletto i suoi preziosi benefici. I principi di Casa Savoia, da Filippo d'Acaja, da Emanuele Filiberto la cui spada stette sola contro Francia tutta, fino a Vittorio Amedeo II dai magnanimi ardimenti ed a Vittorio Emanuele II, che ancor veniva. ad ogni fine d'anno a ringraziare Maria SS. col solenne Te Deum al santuario, provarono regalmente la loro riconoscenza alla Patrona di lor Casa e dei loro Stati. Riconoscenza e amore Le dimostrò in mille incontro il popolo. Volgendosi poi al popolo, nelle cui mani è l'avvenire, lo esorta ad implorare sempre da Colei che è consolata dai suoi omaggi, aiuto, consiglio, protezione; a star saldo nell'antica. gratitudine, se vuole che l'opera sua sia feconda di bene; benedetta dal Cielo. Benedizione pontificale col SS. impartita da Mons. Spandre, vescovo ausiliare di Torino. 14 Gi u.g:n_o. Ore 5,15. - Pellegrinaggio della parrocchia urbana di S. Secondo composto di ben 1200 persone, condotto dal curato teol. Prato, il quale dopo la messa tiene un breve sermone. Ore 6,15. - GiungGno processionalmente, in ordine perfetto, 1800 pellegrini della parrocchia urbana dei Ss. Pietro e Paolo, con a capo il loro curato Mons. Spandre, vescovo ausiliare, il quale rivolge ai suoi figli l' elo· quente parola' prima e dopo la messa. da lui celebrata, ed in cui ha distribuito numerosis· sime comunioni. Ore 7,15 -Pellegrinaggio di Gassino con-. dotto dal vicario teol. Mignola (300). L'Emi-

112 la 8o11solata . - nentissimo card. Richelmy rivolge ai · gassinasi paterne parole di rallegramel).to e di esor- ·tazione. ' Ore 9,15. ---:- Pellegrinaggio di Cuorgnè e Favria (700). Dopo la messa del vicario di Cuorgnè, canonico Castelli, parla ancora il card. .Richelmy, il quale dalla sua divozione alla Consolata attinge una forza ed una attività meravigliosa. Dopo questi imponentissimi, oggi non vi sono altri pellegrinaggi fino alle 18, a fine di lasciar libero il posto alla folla di divoti, impaziente di avere per la maggior parte del giorno impedito dai pellegrini l'adito al centro del santuario. · Ore 18. -.Pellegrinaggio d'oltre un migliaio _di giovanetti delle varie sezioni d ella Scuola di Religione. Discorso del presidente, teologo ;Muriana, curato di Santa Teresa. Ore 19,45. - FunzionE� solenne per la novena. Discorso di S. Ecc. Mons. Baron�J, àrcivescovo di Mitilene. Esordisce con un commo­ .:vente ricordo della sua infanzia: 45 anni fa, bimbo di 5 anni, egli .era condotto in questo santuario dalla mamma che gli suggeriva la fervida preghiera alla Consolata tanto buona, che fa tante grazie. Ora ritorna qui, dopo essere stato tanto. lontano per il mondo, dopo mille vicende. Trova mutate cose e persone; mutato anche il santuario, ma la Consolata è sempre la stessa. Svolge quindi il suo sermone dimostrando come veramente Maria SS. fu da Dio creata e posta quale consolatrice del genere umano. Pontifica alla Benedizione del Santissimo Mons. Marozio, vescovo di Susa. :16 Giug:no. Ore 5,15-Pellegrina�gio dell'Istituto (Suore ed educande) di S. Anna. Messe del molto ·rever. D. Montefameglio Direttore spirituale dell'istituto, e del rettore della chiesa di S. Anna, canonico Corno, cancelliere arcivescovile, il quale tiene il discorso. Ore 6,15. - Entrano in massa imponente 1500 pellegrini, in gran parte uomini, delle parrocchie urbane di S. Massimo e del1a SS. Annunziata, accompagnati 'dai rispettivi curati: teologi Bianchetta e Corgiatti. Celebra la messa Mons. Barone, n quale riyolge ai pellegrini un breve discorso. Erano pure presenti tutte le figlie dell'Istituto ·delle Rosine di · Torino. · Ore 6. - Intanto è incominciata nella cappella delle Grazie la funzione per il conferimento della sacra tonsura a 20 chierici dei due seminari .Metropolitano e di S. Gaetano. Il nostro amatissimo Arcivescovo, desideroso di perpetuare i frutti di questi giorni di grazia, vuole tenere sotto gli occhi della Consolata le sacre ordinazioni sia dei chierici che muovono i primi passi nell.a. ca-rriera sacerdotale, sia dei giovani !eviti a cui sta per essere conferito il sacerdozio. Il Cardinale deUa Consolata intende così di c.reare un forte manipolo di scice1·doti deUa Consolata, nuovi apostoli della divozione a Lui tanto cara. Assistono S. Eminenza il canonico W enk e Monsignor Gauthier. Ore 7,15. -Pellegrinaggio della parrocchia urbana di S. Francesco da Paola (800), condotto dal curato teol. Pola. Messa e discorso dello stesso. Ore 8,15. - Pellegrinaggi di Bra e di Villafranca-Piemonte coi rispettivi parroci e altri membri del clero locale. Celebra la S. messa e dice il discorso il reverendo D. Burzio, priore di S. Andrea in Bra; e dopo di lui dice brevi parole il card. Richelmy. Ore 9,15. - Pellegrinaggi di Castelnuovo d'Asti, di Aramengo e di Mondovì. I primi sono condotti dai rispettivi parroci; l'ultimo ha a -capo una numerosa ed illustre rappresentanza del clero e del seminario, presieduto dal vescovo Mons. .Ressia, il quale dopo aver distribuito. lungamente la S. Comunione durante la messa celebrata dal canonico Garelli della cattedrale di Mondovì, rivolge la sua calda ed elevata. parola ai pellegrini. Ore 10,15. -· Pellegrinaggi di Cavour e Garzigliana (700), accompagnati dai due parroci e numeroso clero. Celebra la messa monsignor Arato, vicario di Cavour. Siede gano all'oril teologo Rolla accompagnando mottetti cantati infra missam. Discorso del teologo Mollard, parroco di Garzigliana. Ore 14,30. - Pellegrinaggio dell'Istituto Protette di S. Giuseppe (Torino). Recita del rosario, dell'atto di consacrazione e canto di lodi. Ore 15,30. -Nella chiesa di S. Andrea·viene collocata sul suo trono dorato la statua della. Consolata. Appena tolto il velo coprente l'argenteo simulacro, così caro ai torinesi, è tanta la commozione della folla presente che, sull'istante irrompe irrefrenabile il canto della lode popolare : Mille volte benedetta. E da quel momento incominciano intorno alla statua la preghiera, le offerte di ceri e di fiori. Ore 17,30. - Secondo. pellegrinaggio çlelle parrocchie di S. Massimo e SS. Annunziata, imponente come il primo per il numero di 1500 signore. Lo conducono i rispettivi parroci e vicecurati con buon numero di altri distinti sacerdoti. Parla Mons. Marozio. Ore 19,45. - Funzione solenne per la novena. Discorso di Mons. Ressia, vescovo di Mondovi. L'umile quanto dotto e pio prelato, allevato alla scuola del Venerabile Cottolengo, prende per argomento: La .Consolata ed il Cottolengo, e fa un quadro viv:o, edificante e graziosissimo, mostrando come il fondatore della Piccola Casa abbia modellato sè e la sua istituzione sopra Maria Consolatrice e sopra il santuario, dove eg-li incominciò la sua carriera venendo a prendere la laurea dalla Santa Madonna e

.f!l eoflSO{ata 113 Q dove tante grazie prodigiose ottenne da Lei, in ricambio della devozione tenerissima che le professò fino alla morte. Commoventissima è la preghiera con cui conchiude supplicando Maria Consolatrice a vegliare sempre sul santuario e sulla Piccola Casa, come nel terribile scoppio della polveriera, in cui il primo non ebbe un cristallo infranto, .e la seconda fu salvata con stupendi prodigi, di cui rimane, fra tutte, la testimonianza nel quadro dal quale la .Consolata ancor fa da padropa nella Piccola Casa stessa tenendone le chiavi. Benedizione Pontificale col SS. impartita da Mons. Barone. t. e ca u.g:no. Ore 5,15. - Pellegrinaggio della parrocchia urbana del Carmine (1300) venuto in ordinata processione. Messa del curato D. Cumino e discorso del medesimo. - Ore 6,15. - Pellegrinaggio collettivo delle parrocchie urbane di S. Teresa, S. Angeli Custodi, S. Barbara e Crocetta : sono circa 2000 persone, con a capo i rispettivi curati e clero. Celebra loro la messa Mons. Barone e parla il teologo Muriana, curato di S. Teresa. Ore 7,15.-Entrano i pellegrini (circa 1500, in gran parte uomini) della Vicaria suburbana a destra del Po; parrocchie di Superga, Mongreno, Cavoretto, S. Vito, S. Margherita, Madonna del Pilone, Sassi, Reaglie. A questi s'uniscono i pellegrini di Rivoli, Collegno, Trofarello, Villarbasse, Rosta e Rivalta. Celebra la messa il vicario di Superga, teol. cav. D. Berardi. Parla S. E. il cardinale Richelmy, felicissimo nel suo breve discorso, specialmente dove ricorda che Superga è la sentinella di Torino e la Basilica non si può scompagnare dall'idea della Consolata, ricordando la vittoria del 1706. Ore 8,15. - Pellegrini di Orbassano, Osasio (260), Poirino (480 circa) e 160 allievi dell'Istituto S. Giuseppe di Volvera col direttore D. Pagliero ed il corpo insegnante. Una rap­ -presentanza di Castagnole reca un enorme mazzo di fiori freschi, il quale viene deposto davanti all'altare di Maria SS. Tutti saluta con paterne parole in dialetto piemontese S. E. il cardinale Richelmy. Durante la messa celebrata dal parroco di Osasio teologo Vassarotti, i cantori dell'Istituto S. Giuseppe eseguiscono scelti mottetti : tutti i componenti del medesimo ricevono la S. Comunione insieme con numerosi pellegrini. Ore 9;15. - Pellegrinaggi di None, Casalborgone, Andezzeno, Moretta, Scalenghe e Pieve Séalenghe (1400). Messa del teologo Barbero, vicario di Casalborgone; discorso in dialetto di D. Vassarotti vicario di None. Ore 9,20.-Primo fra i principi della Chiesa che vengono a dare una suprema solennità alle feste centenarie, arriva alla stazione di Porta Nuova S. Em. il cardinale Svampa arcivescovo E� diBologna, atteso ed ossequiato alla stazione da Mons. Spandre in rappresentanza di S Em. il Cardinale arcivescovo, dal canonico Allamanorettore del santuario e da varii distinti ecclesiastici. All'arcivescovado lo attendevano ai piedi dello scalone il cardinale Richelmy, · Mons. Bertagna, vicario generale, i segretarii e moltissimi sacerdoti. Ore 10,15. - Pellegrinaggi di Cinzano, Polon· ghera, Faule, Riv.alba, Valsauglio e Bussolino (oltre 800 persone). Messa del parroco di Bussolino, discorso di quello di Valsauglio, canonico Mussetti. Ore 14,30. -Entra nel santuario l'Istituto dell'Immacolata Concezione: un centinaio circa di allieve, accompagnate dalle maestre e con a capo il direttore canonico Vincenzo Amato Scala, il quale tiene un bel fervorino. Si eseguiscono in musica il Tota pulchra e lodi in onore di Maria SS. Ore 16. - Pellegrinaggio sacerdotale. Si raduna nel santuario una numerosa ed eletta parte del clero torinese; vi giungono 150 membri della pia associazione dei Sacerdoti consolatori del cuore di Gesù, venuti a chiudere coll'omaggio a Maria Consolatrice l'annuale loro convegno presso il santuario del Cuor di Gesù alla Villa della Regina. Atteso alla porta di S. Andrea dal rettore della Consolata, dagli altri superiori e dai sacerdoti del Convitto, giunge ed è accolto con entusiastica ovazione S. Em. il card. Svampa in compagnia del cardinale Richelmy. È presente Mons. Gavotti, vescovo di Casale. Assistono in cotta i sacerdoti del Convitto ed i seminaristi. Dopo il canto del Magnificat l'Em. Svampa tiene un discorso degno dell'oratore e dell'alta circostanza. La funzione ha termine colla BenedizionePontificaledelSS. impartita da S. E. Monsignor Gavotti. Ore 17,30. -Pellegrinaggio delle parrocchie urbane di S Giulia e del SS. Nome di Gesù (oltre 800). Mons. Vigo, curato di S. Giulia, coll'ardente devozione verso la Consolata che lo distingue, parla ed infiamma i suoi parrocchiani per l'atto di consacrazione. Ore 18,30. - Pellegrinaggio dei neo-sacerdoti e chierici salesiani del Seminario delle missioni di Valsalice guidati dal direttore prof Piscetta. Si trattengono buon tratto ei piedi di Maria SS. in preghiere e cantici. Ore 19. - Arriva S. Em. il cardinale Giulio Boschi arcivescovo di Ferrara, ricevuto ed ossequiato alla stazione coi medesimo cerimoniale, colla stessa entusiastica, reverente cor· dialità con cui fu accolto l' Eminentissim� Svampa. · Nel pomeriggio da Briançon, la città di Giovanni Ravacchio, una nobilissima rappresentanza è arrivata per prendere parte alle festecentenarie, commemorative della fortunata scoperta del cieco. I torinesi accolsero con gioia e riconoscenza.la notizia. La rappresentanza è cosi composta: Mons. Giuseppe Guieu,

114 1l' eof}so1ata K'"' protonotario apostolico, vicario generale di Gap; canonico Gioachino Bernard, curato di Briançon; canonico I ppolito Albert, rettore del santuario di Notre-Dame du Laus; D. Pietro Faure, curato di Les Alberts, presso Briançon ; D. Pietro Blanchard, vtcecurato di Briançon; D. Giuseppe Blanchard,· curato di Le Hez, presso Briançon. · Ore 19,45. - Funzione solemie per la novena. Predica Mons. Barone, dando ragione del titolo di Consolata dai torinesi sostituito a quello di Consolatrice. Io vedo - egli dice - nelle tavole votive espressi talora rozzamente, ma sempre con eloquenza,· poveretti liberati da malattie, da pericoli d'ogni specie: incendi, disastri marittimi e ferroviari, assalti di ferri .assassini. E vedo in alto, in tutte queste tavole votive, Maria che guarda sorridente: Ella e consolata di poter liberare dal male i .suoi figli. Cosi dal male morale, dai dolori e dai pericoli che non si possono rappresentare ··materialmente. Ma se una madre gode del ·bene che può fare ai suoi figli, doppiamente .gode se essi corrispondono alla sua bontà., La Madonna qui e consolata e per i benefizi .che Le fu ed ancora Le e dato spargere sopra il suo popolo; e consolata per la corrispondenza di questo popolo ai suoi fdvori. Conehiude animando i torinesi a consolare sempre Maria SS. colla preghiera, colla fiducia in Lei, colla mortificazione praticata in suo onore, per avere da Lei la suprema consolazione in punto di morte ed in Cielo. Benedizione pontificate col SS. impartita da S. E. Mons. Manacorda vescovo di Fossano. :1'2' Giu.gn.o. Giorno faustissimo e questo per l'atto di predilezione e l'onore insigne di cui la città nostra e fatta segno dalla bontà. del Vicario di Gesu Cristo, che volle mandare da Roma, con speciale delegazione a rappresentarlo nelle feste centenarie della Consolata, l'Em. cardinale Vincenzo Vannutelli. Egli arriva alla stazione di Porta Nuova stamane alle ore 10,30. Sono con lui il cerimoniere pontificio Monsignor Ciocci che l'ha accompagnato da Roma; il canonico Gastaldi-Santi ed il conte Deodato Olivieri di Vernier, cameriere segreto di cappa e spada di S. S. ed addetto alla persona del ·cardinale Legato durante la di lui permanenza .a Torino, i quali si recarono ad incontrarlo in Asti. S!JaEminenza e una'figura altae maesto�a, dai nobili tratti e dall'espressione affabile, che subito siattiraunareverentesimpatia.Egli veste abi to nero filettato di rosso, fascia e mantello rosso. Mentre al suo scendere dal carrozzone, ,gli danno il benvenuto S. Ecc. Mons. Spandre, il canonico Allamano rettore del santuario ed un}eletta rappresentanza del laiçato cattolico torinese, la folla che gremisce l'interno della stazione fa una prima rispettosa e calda ovazione all'inviato· di Pio X. o Questi si dirige. alla sala di 1• classe dal lato delle partenze, per gentile disposiziou.e della Direzione ferroviaria lasciata libera per il ricevimento. Sul limitare lo attendono il cardinale Richelmy ed il venerando Monsignor Manacorda di Fossano. I due porporati si scambiano con affettuosa cordialità il saluto e l'abbraccio fraterno fra la generale Elmozione, che si viene .accrescendo quando il cardinale Vannutelli abbraccia Mons. Manacorda e riceve con squisita amabilità. gli ossequi degli illustri personaggi che man mano gli sono presentati: Mons. Colomiatti ed altre dignità. del Capitolo Metropolitano ; il P. ,Ferraro .superiore del Gottolengo ; il Rev. dott. Durando rappresentante del superiore dei Saltsiani; i consiglieri municipali dottor Vandone e Vignolo Luttatì in rappresentanza del Sindaco; curati, rettori di chiese e d'istituti, nobili signori e signore torinesi. · All'apparire dei due porporati S(\tto l'atrio della stazione erompe un luogo, entusiastico applauso fra la moltitudine di persone di ogni ceto ivi tj.dunate. Al grido di Viva il Cardinale! Viva il Papa! sorridendo e benedicendo commossi, essi prendono posto 'in un magnifico landeau scoperto; in altri cinque eleganti equipaggi, forniti, come il primo da nobili famiglie cattoliche, prendono posto i componentile.rappresentanze ecclesiastiche e laiche. Al ripetersi di una calda, significativa ovazione al suo indirizzo, il Delegato pontificio si alza in piedi sulla vettura e protende le braccia a benedire il popolo plaudente. Il corteo per la piazza Carlo Felice e la via Roma arriva all'Arcivescovado, dove accolgono l'augusto ospite la banda dell'Oratorio salesiano ed i nuovi applausi d'una folla che stipava il cortile interno, mentr'e nelle sale lo attendevano i cardinali Svampa e Boschi e tutti i vescovi finora arrivati a Torino. . Verso sera Sua Eminenza si recò in devota visita al santuario della. Consolata ove i pellegrinaggi si erano succeduti in tutta la giornata coll'ordine seguente: Ore 4,30. -Le eçl.ucande dell'Istituto della Sacra Famigli<�. colle loro Maestre e Superiore, le quali sfogano tutto il giubilo dei loro vergini cuori in cantici a Maria SS. durante la S. Messa celebrata dal Rev. canonico Rosaz. Ore 5,15. -Pellegrinaggio di S. Mauro (500). · C_!:llebra la messa il p�rroco locale D. Melica., preceduta da un fervorino del vicecurato D. Caranzano. · Ore 6,15. -Pellegrinaggio della parrocchia urbana di S. Maria di Piazza (700), accompagnato . daL loro curato P. S. Reorda e. dai sacerdoti della parrocchia. Celebra la messa · e fa. il discorso S. Em. il card. Svampa. Ore 7,15 . . - Peilegrinaggio collettivo della Vicaria suburbana a sinistra del Po : parrocchie del R. Parco, del Lingotto, di Mirafiori · Lucento, Madonna di Campagna, Madonna, della Pace, Abbadia di Stura. e delle parrocchie di Volpia.no e Riva Dora, piu un centi-

lli eo.,solata 115 Q mw==am����������--�,��-.��-- ���� �--;a�O l Spandre, dal canonico Allamano e da altri distinti ecclesiastici. naio di allievi dell'Istituto Bonafous coi loro superiori. Sono oltre 1200 persone, capitanate dai rispettivi parroci. Me·sse dei reverendi canonico Buri, vicario di Lucento, e teologo Grassi, curato di S. Gaetano al R. P!!orco. Il primo tiene pure discorso. Ore 8 15. - Pellegrinaggi di Carignano e della p�rrocchia urbana del S. Cuore di Gesù, condotti dai rispettivi curati e clero. Erano con essi i superiori ed una quarantina di allievi della scuola dei Padri Rosminiani, attigua alla chiesa del S, Cuore, ed una larga rappresen-­ tanza dell'Isti-tuto dei ciechi, di via Nizza, (in tutto 900 persone). Celebrano messa il -teol. Gambino, vicario di Carignano, ed il P. Cornelio De Lorenzi, curato del Cuor di Gesù; ambedue parlarono· ai pellegrini. Cantarono lodi le Figlie di Maria di Carignano e la sezione femminile dell'Istituto dei ciechi, ()On accompagnamento di strumenti a cprda. Ore 9,15. _:__ Pellegrinaggio di Borgaro e di Vallo (200). Messa e fervorino del parroco di Borgaro teol. Riva. I pellegrinaggi sono quindi come sospesi fin dopo le feste, dovendosi procedere agli ultimi preparativi per la solenne funzione dell' incoronazione. Ore 19,10. - Col diretto di Milano giunge a Torino S. E. il card. Ferrari, arcivescovo di Milano, · atteso alla stazione da Monsignor Nel pomeriggio è pure arrivato S. E. Mon- i signor P�mpirio, arcivescovo di Vercelli il quale, malgrado la malfer�a salùte, v. u?le partecipare nel modo che gh sarà possibile alle feste in onore della Consolata, della quale è divotissimo. Ore 19,45. -Solenne funzione per la novena. l Predica S. Em. il card. Boschi su questo argomento dolcissimo: Iddio, in mezzo alle tribolazioni a cui sottopone l'uomo sulla terra, nell'atto stesso che lo castiga a salute, non vuole !asciarlo senza conforto, senza conso- i lazione. E gli diede Maria. In Lei additò la riparatrice ad Eva, rimasta priva di grazia santificante, straziata nel cuore, condannata alla morte; i profeti per lunghi secoli consolarono l'umanità parlando di questa donna eletta ad essere la paciera tra il Cielo e la l terra. N ella Chiesa Maria è come un gran fiume che Dio fa scorrere a portare grazia. e consolazione : è come il cuore incaricato di mandare il sangue a tutte le membra della i Chiesa stessa, unendone le tre parti per la potenza che la di Lei preghiera ha. in cielo in pro dei . fedeli militanti sulla. terra e delle anime purganti. . Impartisce pontifica.lmente la benedizione col SS. S. Em. il card. Ferrari. Triduo dei Fe,steggiamenti centenari ===== �===== Primo giorno - 18 Giugno � È spuntata finalmente l'aurora. del giorno desideratissimo in cui s'iniziano le grandi feste propriamente dette, colla funzione che deve compiere gli ardenti voti dei torinesi: La nuova incoronazione della Consolata. . Pressati dallo spazio poco o nulla fin qui abbiamo potuto descrivere la fisonomia della città nostra in questi giorni. Chiunque vi capiti deve tosto dire : Torino è in festa; ma deve � pure ben presto comprendere che non è profano l'av:enimento che vi pro�uce lo . s:r�ord�nario .lll OVImento. Sembrano ntornati l g10rm dell'esposizione della SS. Sindone. Il passaggio l di pie moltitudini che salmodiando o pregando muovono ad una meta comune, è come lo scor· ' rere di una limpida fiumana che determina una. forte corrente d'aria. ossigenata; è come l'irrompere d'una irresistibile falange, che attraverso ad una fitta. selva. apre prospettive su orizzonti d'impareggiabile bellezza. Un celeste e:ffi uvio di fede tocca e scuote anche le anime piu indifferenti; anche a chi non crede si apre improvvisamente un lembo di Cielo, una prospettiva sul soprannaturale che lo fa ammirato e pensoso. In ogni angolo, in ogni casa fervono i preparativi per la generale illuminazione di stassera e per la grande processione di domani: dapertutto si apprestano lumi, drappi, veli, fiori; si dispone per ospitare parenti ed amici. Ma il lavoro grande è ilare e composto: ciascuno si preoccupa di essere più buono del consueto,

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