Missioni Consolata - Dicembre 2022

scritto: «Promuovendo lo spirito di fede in Dio e l’amore per la nazione, conducendoli sulla via della buona vita e della pratica religiosa, padre Le Minh Tuan promuove tra i giovani uno stile di vita sano e costruttivo, aiutandoli a curarsi e rifarsi una vita». (Fides) AUSTRALIA ECOLOGIA Si chiama «Laudato si’» il progetto messo in campo dall’arcidiocesi di Brisbane per affrontare le conseguenze disastrose del cambiamento climatico. Un piano di sette anni volto a ridurre gli investimenti nei combustibili fossili, adottare stili di vita sostenibili, promuovere l’educazione all’ecologia e rafforzare i rapporti con gli aborigeni e gli isolani dello Stretto di Torres Matthew Saganski. In concreto, l’arcidiocesi svilupperà un piano per il trasporto pubblico volto a ridurre il consumo di combustibile fossile; incentiverà l’utilizzo di mezzi ecologici, delle biciclette e dello spostamento a piedi da parte di dipendenti e cattolici; cercherà di ridurre al minimo l’inquinamento da anidride carbonica provocato dai viaggi aerei. Il progetto dovrà coinvolgere tutta la popolazione e, in particolare, gli indigeni. C’è la convinzione, infatti, che i cattolici debbano comprendere più chiaramente la cultura e la spiritualità delle cosiddette «Prime nazioni», il loro rapporto con il territorio, l’impatto ecologico, sociale e culturale dovuto alla perdita dei terreni a vantaggio dell’urbanizzazione o della coltivazione intensiva per guarire il territorio e i suoi abitanti da tante ferite e abusi. L’idea di fondo è che senza guarigione, senza riconciliazione, senza riconoscimento reciproco, senza consapevolezza dei danni provocati, non possa esserci futuro nemmeno per il pianeta. (Vatican news) INDIA ACCANTO AGLI OPPRESSI «Essere profeti in una Chiesa spesso deturpata dal ritualismo, restare saldi nella fede, ancorati a Cristo Gesù, in mezzo alle tribolazioni che derivano dalla scelta di stare al fianco dei poveri e degli oppressi»: è l’intento espresso dai membri di istituti e congregazioni religiose, maschili e femminili, provenienti da sedici stati indiani, riunitisi dal 22 al 25 settembre a Hyderabad (nello stato indiano di Telangana) per il «Forum dei religiosi per la giustizia e la pace». La dichiarazione finale del forum esprime la preoccupazione dei religiosi per il deterioramento della situazione della nazione dove i poveri diventano ogni giorno più poveri, gli Adivasi (tribali) vengono derubati delle loro terre, ai Dalit e agli altri gruppi subalterni viene ancora negata la dignità, l’uguaglianza e la giustizia. Le minoranze religiose (in particolare musulmani e cristiani) sono prese di mira con incitamento all’odio e alla persecuzione. Come discepoli radicati in Gesù, i religiosi indiani dichiarano: «Continueremo a impegnarci per costruire comunità più inclusive, trascendendo le divisioni religiose, di casta, di genere, etniche e ogni forma di settarismo» e rimarcano il coinvolgimento nella vita dei poveri, degli emarginati, degli esclusi, degli sfruttati e dei vulnerabili. «Questo ci consentirà di rispondere efficacemente e profeticamente ai segni dei tempi per una società più giusta e pacifica». (Fides) R MC * * Colombia: Valladito In Colombia, un gran numero di famiglie è costretto a lasciare la propria terra e a migrare verso le città. Lì non hanno altra scelta se non quella di occupare terreni in luoghi inadatti all’abitazione. Costruiscono le loro baracche alla bell’e meglio, senza sapere quanto tempo rimarranno lì prima di essere rimosse dalle forze dell’ordine. Mentre cercano altri spazi dove sistemarsi, vanno per le strade e le piazze e si impegnano in una economia informale che è una semplice espressione di lotta per la sopravvivenza in contesti scandalosamente diseguali che scartano i più poveri e miserabili. Quando manca una presenza pubblica, emerge l’autodeterminazione dei leader e gruppi che organizzano la convivenza. È quello che avviene in tre insediamenti nella periferia della città di Cali. Camminando per vicoli scoscesi, calpestando fango o terreno polveroso, si raggiunge l’insediamento di Valladito dove c’è Joana, una leader locale che, con il sostegno della pastorale sociale e afro dell’arcidiocesi di Cali, consegna beni di prima necessità alle madri. C’è anche la «mensa dei poveri», un vero miracolo di condivisione e solidarietà: una cucina comunitaria nella quale alcune signore preparano il cibo con gli ingredienti forniti dalla diocesi, con i quali si sostengono soprattutto le donne e i bambini di Valladito e Mojica. In questo contesto si sviluppa l’impegno della pastorale afro dei missionari della Consolata nella città di Cali e, in modo analogo, anche in quella di Buenaventura, sulla costa del Pacifico, a meno di due ore da questa. Nella zona, gli insediamenti disordinati e abusivi continuano a crescere con l’arrivo di sempre nuove famiglie e l’insufficiente o cattiva alimentazione, la mancanza di alloggi decenti e di servizi igienici di base, rendono i bambini, gli anziani e le donne più vulnerabili e soggetti alle malattie. La presenza dei missionari della Consolata vuol essere una risposta concreta ed evangelica a questa realtà di periferie urbane ed esistenziali. (Imc) Cali (Colombia): missionari e collaboratori della pastorale afro di Cali in visita all’insediamento di Valladito. * 9 dicembre 2022 MC

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