Missioni Consolata - Novembre 2021

69 novembre 2021 MC bilità rifiuti, edifici, servizi pub- blici in un’ottica di sobrietà che però garantisca a tutti di vivere dignitosamente nel rispetto della piena inclusione lavora- tiva. «TRANSIZIONE» NON SIGNIFICA «CONVERSIONE» Questa prospettiva avrebbe ri- chiesto non solo più investi- menti verso l’energia elettrica di tipo rinnovabile, verso la mobi- lità pubblica locale di tipo soste- nibile, verso un programma inte- grale di recupero e riciclaggio di tutti i rifiuti, verso la ristruttura- zione edilizia generalizzata fina- lizzata al risparmio energetico, ma anche più impegno per la messa in sicurezza del territorio indebolito da decenni di cemen- tificazione selvaggia e di abban- dono delle zone montane. Più impegno per organizzare una formazione scolastica capace di mettere i cittadini in condizione di saper badare a se stessi tra- mite la «prosumazione» (consu- mazione di ciò che si produce) ossia ricorrendo il meno possi- bile agli acquisti. Più impegno per potenziare i servizi pubblici gratuiti specie nelle periferie e nelle zone più disagiate con il duplice compito di promuovere il ripopolamento delle zone ab- bandonate e di evitare lunghi ed estenuanti spostamenti per il semplice godimento di servizi essenziali. Interventi, insomma, per evitare che la stretta sui car- buranti si trasformi in un castigo per i più poveri. Ed è con questa attenzione di tipo sociale che gli ambientalisti ci richiamano alla necessità di non limitarci a una pura e semplice « transizione tecnologica », ma di procedere verso una vera e propria « con- versione ecologica ». Più di un cambio di tecnologia, un cam- bio dell’essere. Francesco Gesualdi spesa complessiva ed è suddi- visa in due grandi capitoli: istru- zione pubblica e ricerca al servi- zio delle imprese. L’ inclusione e coesione as- sorbe 30 miliardi, il 13% della spesa complessiva ed è finaliz- zata a migliorare gli uffici di col- locamento, ad assistere l’im- prenditorialità giovanile e fem- minile, a fornire protezione so- ciale a chi subisce contraccolpi occupazionali a causa dell’inno- vazione tecnologica. Infine, la sanità assorbe 20 mi- liardi, l’8% della spesa comples- siva, ed è finalizzata a poten- ziare la medicina del territorio e altre infrastrutture sanitarie. IL SENSO DEL LIMITE E L’OTTICA DELLA SOBRIETÀ Il Pnrr è stato molto elogiato dalle imprese e molto criticato dalle associazioni ambientaliste. Alle imprese è piaciuto perché prevede molti soldi per loro. Va detto, infatti, che non tutte le spese preventivate dal piano saranno eseguite direttamente dal governo o dagli enti locali. Parte di esse saranno delegate a famiglie e imprese. Le fami- glie, ad esempio, riceveranno soldi per interventi di migliora- mento energetico alle proprie abitazioni. Le imprese, invece, per l’ammodernamento energe- tico, informatico o ambientale delle proprie attività produttive. Per quale importo, il piano non lo dice con precisione: verosi- milmente oltre i 40 miliardi di euro che poi rappresentano il 17% dell’intero stanziamento. Gli ambientalisti contestano al piano di non impegnarsi abba- stanza per limitare la produ- zione di rifiuti e di CO 2 , ma solo di volerne ridurre gli effetti. Gli rimproverano di concentrarsi troppo sui trasporti di lunga di- stanza e poco su quelli locali, di non spendere abbastanza per la difesa del territorio. In una parola gli contestano di non fare nessun tentativo per in- vertire il senso di marcia verso una società che faccia i conti con il senso del limite, una so- cietà che cioè tenti di riorganiz- zare produzione, consumo, mo- bile, istruzione e ricerca, inclu- sione e coesione, salute. L’ innovazione assorbe 50 mi- liardi, il 21% della spesa com- plessiva, e serve in gran parte a potenziare il processo di digita- lizzazione della pubblica ammi- nistrazione, ma soprattutto del settore produttivo privato che assorbirà i 4/5 della spesa. La transizione ecologica as- sorbe 70 miliardi, il 30% della spesa complessiva, ed è finaliz- zata a interventi per promuo- vere l’economia circolare, per mitigare la produzione di ani- dride carbonica, per potenziare la produzione di energia elet- trica da fonti rinnovabili. In que- sto capitolo ricadono anche le spese per il superamento dei veicoli a motore e per la riqualifi- cazione energetica degli edifici. La cosiddetta mobilità sosteni- bile assorbe 31 miliardi, il 13% della spesa complessiva e si ri- ferisce in gran parte all’ammo- dernamento del sistema ferro- viario (alta velocità), autostra- dale, portuale. Per tale ragione aveva più senso chiamare que- sta sezione «ammodernamento infrastrutturale». Istruzione e ricerca assorbono 34 miliardi di euro, il 15% della Pnrr | Unione europea | Governo italiano | Ambiente R MC Qui: la copertina del documento sul Pnrr, scaricabile dal web. A sinistra: i leader dell’Unione europea durante il Summit del G7 in Cornovaglia (11 giugno 2021). *

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=