Missioni Consolata - Novembre 2021

ssier 64 novembre 2021 Consolazione e liberazione [Pregate per il Venezuela] affinché possa uscire da questa situazione difficile, e perché noi missionari siamo segno di consolazione in mezzo a tanta sofferenza e dolore. In questo contesto viviamo il nostro carisma di consola- zione/liberazione, e ogni giorno che passa ci convinciamo sempre più che siamo dove il Si- gnore ci vuole. Nel suo intervento durante il nostro XIII Capi- tolo generale, papa Francesco ci ha detto pa- role che ci infondono grande forza e speranza: «Vorrei esortarvi ad attuare un at- tento discernimento circa la situazione dei po- poli in mezzo ai quali svolgete la vostra azione evangelizzatrice. Non stancatevi di portare conforto a popolazioni che sono spesso se- gnate da grande povertà e da sofferenza acuta, come ad esempio in tante parti del- l’Africa e dell’America Latina. Lasciatevi conti- nuamente provocare dalle realtà concrete con le quali venite a contatto e cercate di offrire nei modi adeguati la testimonianza della ca- rità che lo Spirito infonde nei vostri cuori» (4 giugno 2017). Siamo anche convinti che il beato Giuseppe Allamano sia al nostro fianco e che, grazie all’opera di ciascuno di noi, cammini con il no- stro popolo. Traiamo forza anche dalle parole di Gesù, che soffre con la gente e ci incorag- gia a continuare a condividere la nostra vita con un popolo che, sebbene rischi di morire di fame, non esita a spezzare il pane quotidiano con chi ne ha ancora meno. Affermiamo ancora una volta che questa è l’ora della consolazione, l’ora di rimanere e camminare spalla a spalla con persone che, nonostante tutto, continuano a sognare un domani migliore. Affidando il nostro essere missionari e la no- stra azione all’intercessione della Consolata nostra madre, del beato Fondatore e del nostro patrono, san Oscar Arnulfo Romero, vi salutiamo con gioia. I Missionari della Consolata della Delegazione Venezuela MC In quindici al lavoro Fedeli al proprio carisma, i Missionari della Consolata in Venezuela vogliono continuare a essere presenza significativa. C inquant’anni di presenza Imc in Vene- zuela, cinquant’anni di pagine missiona- rie scritte con entusiasmo e sudore dai missionari che si sono succeduti in que- sta terra benedetta da Dio, con tanti doni, ep- pure immersa in una grande tribolazione, segnata da povertà, ingiustizia, violenza e morte. In questa realtà essi continuano a seminare il campo di Dio lavorando in trincea tra immense difficoltà e a costo di grandi sacrifici personali. Attualmente sono quindici: a Barlovento, tra gli afrodiscendenti (Caucagua, Panaquire, El Clavo, Tapipa); nell’archidiocesi e città di Barquisimeto, con il Centro di animazione missionaria (Cam); nel vicariato di Tucupita, tra gli indigeni warao (Tucupita e Nabasanuka), e a Caracas con la sede della delegazione, il seminario propedeu- tico e filosofico, e la parrocchia di Carapita nella periferia della città. In conclusione di questo dossier lasciamo loro la parola per fare nostro il loro appello a pregare per il Venezuela. S.F.

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