Missioni Consolata - Novembre 2021

Qui sopra: padre Roderik Minja dirige l’assemblea degli animatori durante la visita canonica alla parrocchia del superiore generale, padre Stefano Camerlengo. Sotto: foto ricordo dei catechisti di Carapita con il padre generale. A destra: i volontari preparano la «pentola solidale» con cui si offre un piatto di zuppa a più di 300 persone. ssier Organizzare una parrocchia immensa I settori della parrocchia di Carapita, inizialmente cinque, con il tempo diventano sette, incluso quello della chiesa parrocchiale. Ogni settore rappresenta una comunità di base molto attiva, ciascuno ha la propria cappella (tra cui una dedi- cata anche alla Consolata), ogni cappella ha un responsabile e un consiglio pastorale con una propria giunta direttiva. I coordinatori delle comunità e delle diverse pa- storali formano il consiglio pastorale parroc- chiale che, a sua volta, ha una giunta direttiva, guidata dal piano pastorale generale che con- templa tutte le dimensioni della vita della par- rocchia. In ogni settore vengono portati avanti i vari aspetti della pastorale, suddivisa in 10 ambiti, tra cui catechesi, giovani, famiglia, donne, pastorale sociale, missione. Sono presenti anche vari movimenti ecclesiali: «La Legione di Maria», «Luis Variara», «Ho sete» e «Lacci di amore mariano». Come indica il Documento di Aparecida: «I mag- giori sforzi delle parrocchie, in questo inizio del terzo millennio, devono tendere nella convoca- zione e formazione di laici missionari. Solo attra- verso la loro moltiplicazione potremo rispondere alle esigenze missionarie del momento attuale» (DA 174). «A questo scopo - aggiungono i missio- nari in un altro documento-, a Carapita si cerca di diffondere la coscienza missionaria tra i fedeli. Un primo frutto è stato la nascita del gruppo missionario che [...] va di casa in casa, nei settori più appartati del barrio, per evangelizzare le fa- miglie. Questo lavoro ha permesso la nascita di una nuova cappella, in un settore lontano, finora dimenticato dal lavoro pastorale. La cappella, in- titolata alla Consolata, è stata benedetta il 15 giugno 2002, da mons. Saúl Figueroa, vescovo ausiliare di Caracas, che si è complimentato con i Missionari della Consolata per il lavoro che stanno portando avanti». Il grande impegno è quello di fare della parroc- chia una «Comunità di comunità, evangelizzata ed evangelizzatrice, discepola e missionaria». rocchia partendo da una pastorale più aperta, flessibile e missionaria» (Puebla 649; Santo Do- mingo 257), «promovendo le comunità ecclesiali di base e la formazione ministeriale dei laici» (Puebla 804-805; Santo Domingo 94-103). Di qui lo sforzo di coinvolgere tutte le forze vive della parrocchia nell’elaborazione ed esecuzione del programma pastorale. Come aggiunge il Do- cumento di Aparecida: «La conversione pastorale delle nostre comunità esige che si passi da una pastorale di mera conservazione a una pastorale decisamente missionaria» (DA 370), concludendo che «i laici devono partecipare al discernimento, alle decisioni, alla pianificazione e all’esecu- zione» (DA 371). Bisogna, dunque, avere «un at- teggiamento di apertura, dialogo e disponibilità per promuovere la corresponsabilità e la parteci- pazione effettiva di tutti i fedeli nella vita delle comunità cristiane» (DA 368). 50 novembre 2021 MC

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