Missioni Consolata - Novembre 2021

carattere di manifestazione ti- pica della religiosità popolare. Nel luogo prescelto, l’altare viene abbellito con fiori e teli colorati, quindi viene sistemata la croce vestita a festa: è bianca, sormontata da una ghirlanda di fiori, con ornamenti colorati sulle braccia. Sulla croce non c’è l’immagine di Cristo crocifisso. Egli, infatti, ha vinto la morte ed è risorto. Si tratta dunque di una croce pasquale. La veglia dura tutta la notte ed è caratterizzata da rosari intervallati da litanie e balli cadenzati dai tamburi. Il giorno dopo si celebra la messa solenne, alla quale i membri della confraternita partecipano con la loro uniforme rosso sangue. Segue la pro- cessione al monte della croce dove il presidente della confraternita offre al bacio della gente un ostensorio con una improbabile reliquia della croce. Data la stretta relazione con la natura e la ferti- lità, la celebrazione della croce fiorita di maggio parla di creazione, vita, vittoria sulle forze del male, in altre parole, esprime la dimensione pa- squale del mistero di Cristo. Si stabilisce così una connessione ideale con il venerdì santo, quando le celebrazioni della Pa- squa terminavano con la venerazione di Cristo nel sepolcro. Quello che apparentemente era un finale senza relazione con la risurrezione, trova la sua proiezione in questa festa: Cristo viene ce- lebrato come vincitore della croce e della morte. Sergio Frassetto A sinistra: il pupazzo di Giuda Iscariota che viene por tato «in processione» il giorno di Pasqua per essere im piccato e bruciato. Sotto: a Barlovento, il ritmo dei tamburi accompagna sempre le feste religiose, e non, della popolazione. Qui sopra: la croce fiorita di maggio. novembre 2021 41 CC0 1 0 Universal Afrodiscendenti

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