Missioni Consolata - Novembre 2021

José Bernal, vescovo di Los Te- ques. Era una realtà pastorale re- lativamente giovane che si innestava sul fenomemo dell’urba- nizzazione residenziale della media borghesia che lavorava nella capitale. Era una bella parrocchia, con una buona partecipazione della gente alla messa domenicale e alle altre at- tività, e un elevato spirito missionario che si esprimeva in aiuti concreti e sostanziosi alle missioni della Guajíra. La parrocchia costituiva anche un aiuto finanziario per il gruppo della Consolata in Venezuela che non aveva molte altre entrate. Dopo qualche anno, il vescovo mons. Pio Bello, successore di mons. Bernal, ha chiesto all’Istituto sieme ai popoli indigeni, sono la fetta di popola- zione più svantaggiata, soprattutto per quel che riguarda l’istruzione, il lavoro, la salute, le infra- strutture, l’accesso ai servizi pubblici in generale e la povertà. Tutto ciò è il prodotto di una situazione di esclu- sione e discriminazione strutturale, legata a se- coli di razzismo. Eppure, anche se vivono ai margini, loro sono lì, cantano e ballano al ritmo dei tamburi, offrendo i loro valori originari e originali. Chiedono ri- spetto, dignità e opportunità. La famiglia missio- naria della Consolata cammina con loro dal 1986. Un po’ di storia A Barlovento, i Missionari della Consolata oggi lavorano nelle parrocchie di Tapipa, Panaquire, Il Clavo e Caucagua, paesi a un centinaio di chilo- metri a Est da Caracas. Vi sono arrivati nel 1986. L’antefatto della presenza dell’Imc nella zona sta nell’arrivo dei nostri missionari, nel 1978, alla parrocchia della Sacra Famiglia di Los Castores (piccolo centro urbano a pochi chilometri a Sud di Caracas, lontana 100 km da Tapipa, Panaquire e Il Clavo, ma ai tempi nella stessa diocesi). Lì, a Los Castores, erano stati chiamati da mons. novembre 2021 35 Qui sotto e a sinistra: la parranda (festa) al ritmo dei tam- buri, per gli afrodiscendenti, è un modo di esprimere la loro identità culturale e la gioia di vivere. Qui a destra: il cacao raccolto viene esposto per vari giorni al sole e rimestato spesso durante la giornata fino ad assumere il classico colore marrone del cioccolato. https //yamacparasutu ethiye org/caucagua-a-caracas Afrodiscendenti

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