Missioni Consolata - Novembre 2021

Viviamo dentro a riti e regole, che restano autentici e vitali fin- ché si mantengono collegati a ciò che esprimono, a una rela- zione vitalizzante con colui che ci libera sempre, non solo all’ini- zio. Il senso del rito, in fondo, è questo: rimandarci a un’espe- rienza di relazione che si è di- mostrata affidabile, per trovare la forza di fidarci ancora. E può essere confortante, per quanto marginale, l’annotazione di Esodo che, dopo la Amara (di- venuta però dolce), ci sarà ad R MC E il rischio c’è. Il bacio che univa una coppia all’inizio del loro per- corso in una promessa quoti- diana, può diventare semplice routine, come quella di prendere chiavi di casa e portafogli prima di uscire. Il rischio esiste anche nella religione, e non è un caso che il gesto di Mosè sia prece- duto dall’appello a Dio, dalla ri- chiesta e risposta divina, che si fa gesto rituale (il legno sulle ac- que) e norme («il Signore im- pose al popolo una legge e un diritto»: 15,25). lega due persone si incarna in regole di vita insieme ed è sim- boleggiato da un anello, la dedi- zione agli altri, magari, si inca- sella dentro norme protocollari e si esprime in una divisa da infer- niere, da vigile del fuoco, e così via. Anche la religione non sfugge a questa dinamica: l’in- tento è di dirsi e pensarsi in co- munione con Dio, e per farlo passiamo attraverso formule, ge- sti e riti che, a prima vista, par- rebbero la negazione di una vita spontanea. 17 novembre 2021 MC

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