Missioni Consolata - Ottobre 2015

OTTOBRE 2015 MC 7 Cari mission@ri ben diverso da quello of- ferto dalla dittatura me- diatica internazionale e i- taliana, la stessa che aiuta guerre devastanti (in Medioriente e Africa) con la disinformazione. Cordiali saluti Marinella Correggia Torri in Sabina (Ri), 18/08/2015 Due opinioni opposte sul- lo stesso articolo, riflesso della difficoltà che si in- contra a voler conoscere la verità e scrivere su si- tuazioni complesse e po- larizzate come quella del Venezuela e di altri paesi. È un dato di fatto che gran parte dell’informazione che arriva sui nostri quo- tidiani o sui nostri notizia- ri televisivi è controllata da poche agenzie forte- mente interconnesse con gli interessi europei e nordamericani. Pochi giornali o televisioni pos- sono permettersi oggi di avere propri corrispon- denti in loco. Noi non abbiamo la prete- sa di fare concorrenza ai grandi network, non è il nostro scopo. Ma siamo li- beri da influenze politiche o economiche, e abbiamo un vantaggio: la libertà di contattare testimoni sul posto, possibilmente te- stimoni fuori dal coro, che non cantino lo stesso spartito di tutti gli altri. Al lettore la valutazione e il confronto. Circa il nostro giornali- sta, non è vero che sia ti- pico suo «non dare mai numeri o cifre a supporto di una tesi». Paolo è un professionista serio e preciso e basta una rapi- da scorsa ai suoi articoli pieni di box, cartine e ta- belle per avere la confer- ma della sua accuratezza, a volte persino pignola. La stessa professionalità l’ha posta nello scrivere l’arti- colo che il sig. Moschen critica, anche se forse, in questo caso, s’intuisce simpatia e una severità meno accentuata del so- lito nel porre domande alle sue fonti. Scusate se mi permetto un piccolo ricordo. Padre Tarcisio lo conoscevo, o meglio l’ho conosciuto, quando avevo tre anni (34 anni fa). Allora gli ho regalato il fiocco rosa che era stato appeso alla porta della nostra casa perché era appena nata la mia sorellina. Mi ave- vano detto che stava par- tendo per l'Africa, così poteva portarlo a quei bambini là, che non ce l’avevano. Di lui mi ricordo un e- norme barbone nero e crespo, così lungo che mentre mi spingeva con il triciclo mi faceva il solletico! Forse anche lui si ricorda di me, da lassù, e sorride insieme a zio Benedetto (Bellesi) di quel lontano episodio. Alice Bellesi 18/08/2015 SVENDITORE DI CRISTO Al signor (o padre) Gigi Anataloni, sostenitore dei negatori di Cristo (musulmani). Sono il marito di una vo- stra lettrice e ho letto con vivo rincrescimento e sgomento il suo edito- riale su Missioni Conso- lata del luglio u.s. Rilevo che anche lei fa parte di quei cristiani che sono pronti a svendere Cristo e il cristianesimo purché si dica di loro che sono a posto e accoglienti, cioè buoni e considerati tali dalla maggioranza domi- nante cattocomunista e massonica. Vorrei portare alla sua attenzione le parole del- l’apostolo Giovanni nelle sue lettere: «Chi è men- zognero se non colui che nega che Gesù è il Cri- sto? (musulmani). L’Anti- cristo è colui che nega il Padre e il Cristo» (1Gv 2, 22). E ancora: «Se qual- cuno viene a voi e non porta questo insegna- mento (di Cristo) non ri- cevetelo in casa e non salutatelo, poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse» (2Gv 10- 11). Non ho bisogno di ag- giungere altro alle sante parole; soltanto la diffido dal mandare ancora al mio domicilio la sua rivi- sta, né ricevere alcuna risposta. Lettera firmata 07/08/2015 In quasi quarant’anni di servizio missionario nella stampa me ne sono senti- te dire molte, ma mai di essere uno che svende Cristo. A «cattocomuni- sta» mi ero abituato, ma questa mi mancava. Co- munque non è niente in confronto a quanto si stanno sentendo dire i ve- scovi italiani, con mons. Galantino in testa, e so- prattutto a quanto viene vomitato sul nostro amato papa Francesco. VENEZUELA PRO E CONTRO Egregio Direttore, ho let- to con attenzione gli arti- coli dedicati al Venezuela nel numero di agosto- settembre. Sono stupe- fatto della superficialità con cui si descrive la Ve- nezuela di oggi, e delle affermazioni dei due per- sonaggi intervistati. Ma questo è il tipico modo di operare del sig. Moiola: non dare mai numeri o cifre a supporto di una tesi. La Venezuela di oggi, e la conosco bene, è un pae- se con una democrazia al limite della dittatura, perché il governo ha in mano tutte le leve del potere e di tutti gli orga- nismi di contrappeso. Il che permette a Maduro di dire che il sig. Lopez, che è in carcere in attesa di giudizio, è un assassi- no e va condannato. Que- sto è qualcosa di impen- sabile in qualsiasi paese democratico. La situa- zione economica è disa- strosa perché gli amma- nicati al potere hanno fatto sparire negli ultimi 15 anni qualcosa come 250 miliardi di dollari (è un dato ormai accettato da tutti). Il regime attuale in Venezuela assomiglia molto al fascismo. Il sig. Moiola dovrebbe riporta- re non solo interviste di compiacenti al governo, ma anche i dati economi- ci del paese. Mi dispiace che una rivi- sta del calibro di Missioni Consolata cada nel rac- conto della verità. Distinti Saluti Alvise Moschen 04/08/2015 Salve! Conosco e apprez- zo il lavoro dei missionari e delle missionarie della Consolata in vari paesi. Ora ho avuto modo di ap- prezzare anche il lavoro della rivista (che comin- cerò a seguire); grazie ai servizi di Paolo Moiola sul Venezuela. Danno vo- ce a persone che in Ve- nezuela vivono, e che presentano un quadro

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