Missioni Consolata - Luglio 2015

Il Gruppo missionario di Palosco Quasi cento anni di storia I l gruppo missionario di Palosco che ha organizzato la commemo- razione del 50° della morte di pa- dre Angelo Bellani preparando con impegno ed entusiasmo la mostra su questo grande missionario, è un gruppo che vanta una lunga storia. È nato proprio grazie allo stimolo e alla testimonianza di padre Angelo, infatti molte ragazze, in quei tempi (1920-1930), iniziarono a ritrovarsi in casa della signora Gina Belotti (grande educatrice e catechista della parrocchia) per eseguire lavori di cu- cito preparando paramenti liturgici e bendaggi per le cure mediche che venivano poi inviati in Kenya. Quando il padre tornava a Palosco, non mancava di animare e motivare all’impegno e alla preghiera per le missioni. Da questa esperienza sono nate anche diverse vocazioni alla vita consacrata, tra cui molte missio- narie (25 dal 1905 a oggi!). Il gruppo missionario ha poi trovato la sua sede nell’oratorio e, negli anni, vi si sono avvicendate molte persone. Attualmente i componenti sono otto. Le attività sono molte: spazio compiti e spazio gioco, banca- relle equo-solidali, sensibilizzazione e preghiera nell’ottobre missiona- rio, bomboniere solidali, collaborazione con il gruppo Caritas parroc- chiale, festa missionaria (fine settimana con buona cucina e intratteni- menti per finanziare i progetti dei nostri missionari in prima linea). «N on potremmo portare avanti tutte queste attività senza l’aiuto di tanti collaboratori che ci sostengono e si lasciano coinvolgere nelle nostre iniziative. Abbiamo alcune occasioni di forma- zione missionaria quando ci incontriamo con gli altri gruppi missionari della nostra zona pastorale (3-4 volte all’anno), e don Angelo Mosca, parroco di Pontoglio, ci aiuta a riflettere sull’essere missionari nel quo- tidiano, nel nostro ambiente di vita e nella nostra parrocchia. Abbiamo poi un breve momento di preghiera durante le nostre riunioni, che si tengono con cadenza quindicinale. Lo scoglio più difficile da superare è riuscire a coinvolgere i giovani nelle nostre attività; ne abbiamo alcuni che ci aiutano nello spazio compiti e nella festa missionaria, ma vor- remmo poter interessare molti più giovani alla realtà della missione, magari facendo anche un’esperienza missionaria. Riteniamo importante non perdere la grande testimonianza ricevuta dai tanti missionari paloschesi, di cui ci sentiamo onorati e ci augu- riamo che il nostro impegno porti frutti abbondanti. Il Signore si serve di umili strumenti per fare cose grandi». Ma.Ba. MC ARTICOLI sano delle Pontificie Opere Mis- sionarie. In questo ufficio, come scrisse mons. Luigi Fossati «con un lavoro tutto suo ed originale padre Bellani fece fiorire le inizia- tive missionarie. Nessun missiona- rio passava dal suo ufficio senza partire carico di aiuti per le mis- sioni. Il museo missionario, il labo- ratorio missionario, le conferenze e i circoli di studio e la raccolta di offerte ricevettero un grande im- pulso. Svolse nel seminario Santo Cristo di Brescia una assidua assi- stenza spirituale e coltivò le voca- zioni per le missioni. Raccolse una vasta biblioteca specializzata in et- nologia, missiologia, storia delle religioni. Curò pubblicazioni scien- tifiche come la comunicazione su una delle sorgenti del Nilo, quella di Bar el Ghazal, che fece modifi- care la carta geografica del mini- stero delle colonie; tenne confe- renze all’ateneo di Brescia e in vari convegni di studio». Il dolore per non poter più tornare in Africa non sminuì il suo impe- gno missionario ma lo trasformò in creativo dinamismo per rendere missionaria la diocesi. Nelle par- rocchie promosse innumerevoli iniziative, curò la creazione di gruppi di collaboratori/trici che formava spiritualmente alla mis- sione. Il servizio di direttore spiri- tuale in seminario fu un’altra posi- zione strategica per «contagiare» LUGLIO 2015 MC 27

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