Missioni Consolata - Luglio 2015

MC ARTICOLI LUGLIO 2015 MC 21 verno Akp hanno contribuito ad accrescere la fama del suo suc- cesso economico. Lo stretto rapporto del governo con le comunità religiose musul- mane più influenti del paese, tra cui il movimento Hizmet di Fethul- lah Gülen (considerato oggi suo acerrimo nemico, come vedremo tra poco), ha reso anche possibile l’emergere di una nuova classe im- prenditoriale di stampo conserva- tore organizzata in diverse asso- ciazioni tra cui la Müsiad (Associa- zione degli uomini d’affari indi- pendenti) e la Tukson (Confedera- zione degli industriali e imprendi- tori), che risultano particolar- mente attivi nelle principali città anatoliche dove nel tempo si è as- sistito in maniera sempre più evi- dente a un intreccio di interessi e scambio di favori tra il mondo de- gli affari e le amministrazioni locali (gestite dall’Akp), sempre sotto l’egida dell’esecutivo. L’emergere dell’autoritarismo Il consenso dell’Akp, che dal 2002 non ha mai perso alcuna prova elettorale, anche a causa dell’as- senza di un’opposizione politica valida, è cresciuto negli anni por- tando con sé anche una trasfor- mazione nel modo di porsi del par- tito. Mentre la prima legislatura è stata caratterizzata dalla ricerca da parte dell’Akp di trovare legitti- mazione e riconoscimento, a par- tire dalla seconda - va ricordato che nel 2008 rischiò la chiusura perché accusato di essere anti- laico - si è assistito all’acuirsi del conflitto con i vertici dell’esercito. Dopo la vittoria politica ottenuta con la nomina di Abdullah Gül - al tempo alleato fedele di Erdoğan (ora escluso dalla scena politica e su posizioni più critiche verso l’at- tuale capo di stato) - alla presi- denza, e i maxi processi condotti contro centinaia di ufficiali dell’e- sercito ed esponenti della società civile di posizioni nazionaliste - ac- cusati di aver ordito un colpo di stato -, i militari si sono visti estro- mettere completamente dalla po- litica, situazione che ha consoli- dato definitivamente il potere del- l’Akp. Con il terzo governo Er- doğan (2011-2015) il carattere au- toritario del partito ha iniziato a emergere in maniera più evidente. Se la situazione creata dall’avvio di riforme politiche e dalla crescita economica avevano permesso alla società civile di diventare sempre più visibile e attiva, già a partire dal 2006, la nuova legge antiterro- rismo è stata utilizzata per arre- stare diversi attivisti di origine curda e della sinistra, mentre le riforme avviate sotto la spinta dei negoziati con Bruxelles hanno su- bito una battuta d’arresto. Nel frattempo viene avanzata la pro- posta di scrivere una nuova costi- tuzione - in sostituzione di quella attualmente in vigore e figlia del- l’ultimo golpe militare - che negli intenti dovrebbe accontentare tutti i settori della società. Tutta- via i quattro partiti presenti nel parlamento - oltre all’Akp, il par- tito repubblicano Chp, quello na- zionalista Mhp e quello curdo Bdp - non sono riusciti a trovare un’in- tesa e il progetto è stato momen- taneamente accantonato. Anche le cosiddette «aperture» del go- verno nel riconoscere maggiori di- ritti ad alcuni settori minoritari della società come gli Aleviti - mu- sulmani eterodossi vicini per al- cuni aspetti allo sciismo, che rap- presentano una «minoranza» di circa 20 milioni di persone - sono rimaste inconcluse perché l’esecu- tivo non ha voluto accogliere le ri- chieste avanzate. Per quanto ri- guarda i diritti delle donne, invece, è prevalso un atteggiamento pa- ternalistico e patriarcale che emerge costantemente nei di- scorsi dei politici. Risulta così un’immagine della donna che ac- quista importanza e rispettabilità solo in quanto madre e membro della famiglia. Le leggi promulgate negli ultimi anni per proteggerle dalla violenza maschile, seppur in linea con gli standard internazio- nali e di per sé bastevoli a tute- larle, non vengono applicate se- # Pagina precedente: stretta di mano tra il presidente Erdogan e papa Francesco, ad Ankara, il 28 novembre 2014 in occasione del viaggio apostolico. A sinistra : cam- bio della guardia al mausoleo di Atatürk, ad Ankara.

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