Missioni Consolata - Giugno 2015

È uno dei più ricchi paesi del Sud Est asia- tico grazie all’esporta- zione di petrolio. Tra i paradisi fiscali maggior- mente «frequentati». Conta una popolazione di 400mila persone di- stribuite su un territorio poco più grande del Molise. Dal 1 maggio 2014, per tappe succes- sive, sta riformando il proprio codice penale nella direzione della Sharia: «Un atto di fede e gratitudine nei con- fronti di Allah, l’onnipo- tente», ha dichiarato il suo sultano. GIUGNO 2015 MC 63 RIFLESSIONI E FATTI SULLA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO - 29 di Stefano Vecchia LibertàReligiosa BRUNEI LARICCA, SULLA VIA DELLA SHARIA U n anno fa il pacifico e be- nestante sultanato del Brunei virava verso l’isla- mismo. Ad annunciarlo, lo stesso Hassanal Bolkiah, sul- tano del paese dal 1967: «Sono grato ad Allah l’onnipotente nel- l’annunciare che il 1° maggio [2014] vedrà la luce la prima fase dell’applicazione della legge co- ranica». Le regole del nuovo codice pe- nale saranno estese gradual- mente fino a sostituire le prece- denti e saranno caratterizzate da un’inasprimento rilevante delle pene. Il «nuovo corso» di rigida applicazione della legge coranica contrasta con il passato del paese segnato da un’interpreta- zione dell’Islam più liberale, utile anche a legittimare la ricchezza sfacciata e gli eccessi dei re- gnanti (è degli inizi di aprile scorso la notizia delle sfarzose nozze del figlio del sultano, se- gnate da bouquet di pietre pre- ziose, abiti d’oro, scarpe di dia- manti, ndr ). Il nuovo codice penale è uno de- gli strumenti che l’oggi 68enne sovrano sta mettendo in campo, oltre alla decisione di limitare poteri e spese proprie e dei con- sanguinei, per risollevare la di- gnità nazionale e il livello delle casse pubbliche di un paese su cui esercita un potere quasi asso- luto. Dopo un avvio complesso e più volte ritardato, il controverso co- dice penale basato sulla Sharia ha visto finora un’applicazione graduale con scarsi risultati. Già in vigore da tempo, in modo parziale, in ambito civile, a esem- pio quello familiare, la Sharia è ora legge di riferimento. Sulla carta, i provvedimenti sono gli stessi, severi e arcaici, che ven- gono già applicati altrove: tra essi, l’amputazione delle mani per i ladri, la fustigazione per reati che includono aborto e uso di alcolici, la lapidazione per adulterio e sodomia. Le nuove regole non riguardano solo i musulmani che rappresen- tano la grande maggioranza della popolazione, ma anche la folta ¡kuba!/Flickr.com

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