Missioni Consolata - Maggio 2015

«È impossibile essere precisi sul numero totale di rifugiati che attualmente vivono a Roma: le stime dicono fra le otto e le diecimila unità». A parlare è Berardino Guarino, responsa- bile dei progetti della Fondazione Centro Astalli. «I per- corsi che richiedenti asilo e rifugiati seguono per trovare un posto dove stare sono tipicamente quattro: in primo luogo, ci sono i 2.500 posti gestiti congiuntamente da Comune e Servizio di Protezione dei ri- chiedenti asilo e rifugiati (Sprar), che hanno liste d’attesa di due o tre mesi e un tempo di permanenza limitato. A questo primo canale si af- fiancano poi il circuito degli eventuali amici e parenti, i posti messi in campo direttamente dalle Prefetture e, infine, gli insediamenti infor- mali, come gli stabili occupati e le baraccopoli». In totale, gli abitanti di questi ultimi sono stimati in circa sei-settemila, dislocati nei quattro grossi edifici come il Selam Palace (vedi articolo precedente, ndr ) e in diverse altre realtà di dimensioni più piccole. La stragrande maggio- ranza degli occupanti sono migranti, quasi tutti in possesso di per- messo di soggiorno. L’associazione Centro Astalli - sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, di cui la Fondazione è la «sorella» impegnata nel campo della formazione e sensibilizzazione - gestisce una pluralità di attività fra le quali la mensa, che distribuisce circa ottomila pasti al mese, i centri di accoglienza, che ospitano annualmente circa duecento persone, il cen- tro notturno, il cui dormitorio ha ricevuto nel 2013 oltre duecento per- Nella prima puntata di questo reportage abbiamo raccontato delle origini dell’acco- glienza nella capitale, della situazione dei migranti dal punto di vista sanitario e di ba- raccopoli e occupa- zioni, introducendo il tema dei rifugiati. Riprendiamo da qui, allargando la prospettiva anche alla condizione dei Rom. MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it Testo di Chiara Giovetti ROMA EIMIGRANTI /2 © Chiara Giovetti

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