Missioni Consolata - Aprile 2015

APRILE 2015 MC 73 • Libertà religiosa | Costituzione | Laicità dello stato • MC RUBRICHE zionale soffrono per una attua- zione incompleta nonostante quello che è stato fatto dall’ordi- namento internazionale ed euro- peo e dalla giurisprudenza a ogni livello. Le intese hanno in qualche modo accentuato la divaricazione tra i fedeli delle diverse religioni e il trattamento delle stesse confes- sioni e associazioni. La strada di trasformare in legge unilaterale il contenuto comune delle diverse intese è teorica: bi- sognerebbe comunque passare da un Parlamento che al mo- mento sembra poco sensibile verso questi temi. Tanto vale, al- lora, fare una legge ad hoc, all’al- tezza dei tempi». Una normativa generale inevi- tabilmente cerca di dare delle «definizioni di sistema» su cui l’accordo tra le diverse anime del Parlamento è arduo. Qual- cuno lo ritiene addirittura im- possibile. Non pensa che sia difficile superare le diverse vi- sioni quando si affrontano pro- blemi generali, concettuali e teologici? «Non credo che il problema sia quello della difficoltà di dare de- finizioni di sistema condivise. Il problema è rappresentato piut- tosto dalla difficoltà per il Parla- mento di fare leggi di sistema in ogni campo. Basta guardare i dati sulla produzione normativa per convincersene. La riforma costituzionale e la legge eletto- rale sono due eccezioni accom- pagnate da una fortissima deter- minazione politica. Il resto è go- verno dell’economia. E questa è la seconda motivazione: una legge sulla libertà religiosa non rientra tra le priorità in questo provvedimento si è arenato. La conclusione dei lavori è avvenuta il 24 luglio 2007. La legislatura è finita alcuni mesi dopo». Ora ha promosso il «Gruppo Astrid» che lavora in vista della stesura di una nuova proposta di legge. «Poco dopo l’inizio della XVII le- gislatura, vedendo che il Parla- mento non sembrava intenzio- nato ad affrontare l’argomento, con il sostegno di un nutrito gruppo di professori di diritto ec- clesiastico, ho proposto alla Fon- dazione Astrid di avviare un gruppo di lavoro per definire una nuova legge sulla libertà reli- giosa. A motivare quest’iniziativa non c’era solo il fatto che in Par- lamento il tema risultasse as- sente, ma anche la necessità di rimettere mano a una nuova im- postazione della legge. I testi che avevano accompagnato il dibat- tito parlamentare nelle legisla- ture che abbiamo ricordato erano decisamente datati e quindi si è deciso di impiegare utilmente le energie dell’accade- mia nella predisposizione di un testo che sarebbe potuto essere utile in una prossima stagione parlamentare. L’idea del gruppo di lavoro ha preso forma più con- creta a Camaldoli, nel maggio del 2013 (cfr. L. Rolandi, L’Italia reli- giosa tra disinteresse e sospetto , in Mc agosto-settembre 2013), in un convegno organizzato dalla redazione del n. 1 dei «Quaderni di diritto e politica ecclesiastica» momento storico, come non lo rientrano del resto alcune leggi complementari come quella sulla cittadinanza e quella sull’immi- grazione». Nella XV legislatura lei è stato promotore di una legge gene- rale che caratterizzasse in modo molto preciso il diritto di libertà religiosa, specificando i diritti dei singoli e delle varie confessioni. «Nella XV legislatura sono stato più precisamente il relatore della legge sulla libertà religiosa ri- prendendo il lavoro che era stato avviato dall’on. Maselli nella XIII legislatura (1996-2001). Nella XIV legislatura il percorso parla- mentare alla Camera aveva preso le mosse da un disegno di legge del governo Berlusconi (Ac - Atto della Camera - n. 2531) che riproduceva nella sostanza il testo del progetto di legge del governo Prodi della XIII legisla- tura. Nella XV abbiamo invece la- vorato su due proposte di legge d’iniziativa parlamentare, rispet- tivamente dei deputati Boato (Ac n. 36) e Spini (Ac n. 134), intito- late «Norme sulla libertà reli- giosa e abrogazione della legisla- zione sui culti ammessi». Ci siamo mossi con grande rigore svolgendo addirittura due cicli di audizioni: la prima sulle proposte Boato e Spini e la seconda su un testo del relatore. L’atteggia- mento intransigente della Cei, manifestato soprattutto nel se- condo ciclo di audizioni, sull’inse- rimento nel testo di un riferi- mento al principio di laicità, ha prodotto un irrigidimento anche in alcuni dei partiti del centrode- stra. Di fronte a un numero rile- vantissimo di emendamenti, il Flavio Casadei Della Chiesa/Flickr.com # Da sopra : la cappella dell’eremo di Camaldoli. | Buddhista cinese du- rante i festeggiamenti del capo- danno. | Preghiera musulmana in viale Jennner a Milano. bea/Flickr.com

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