Missioni Consolata - Aprile 2015

72 MC APRILE 2015 Nonostante la legge sulla libertà religiosa in Italia sia ancora quella del ‘29, non siamo fermi lì. Le intese tra lo stato e le singole confessioni avvicinano il nostro paese alla propria Costituzione, ma il deputato del Pd, Roberto Zaccaria, sostiene la necessità di una nuova legge. Finché essa non ci sarà, non sarà realizzata in Italia la libertà di credo. Chiudiamo con questa intervista il piccolo ciclo di dialoghi sulla libertà religiosa con parlamentari italiani. riflessioni e fAtti sUllA libertà religiosA nel Mondo - 27 Testo di Paolo Bertezzolo LibertàReligiosa MA LE INTESE NON BASTANO U na via pragmatica per ar- rivare in Italia alla realiz- zazione del diritto alla li- bertà religiosa è stata in- dicata dal prof. Stefano Ceccanti, ex senatore Pd, e dal senatore Fi Lucio Malan, nelle due puntate precedenti: quella delle intese tra stato italiano e singole con- fessioni religiose, uno strumento previsto dalla Costituzione. Oggi, infatti, ci si trova ancora con la vecchia legge del ’29 - an- che se profondamente amputata delle sue parti incompatibili con la Costituzione -, e allo stesso tempo con l’oggettiva difficoltà a produrre una nuova legge gene- rale, dimostrata dal fallimento di vari tentativi del Parlamento in diverse legislature. Piuttosto di insistere sulla strada impratica- bile di una legge generale, si so- stiene, è meglio procedere con le intese, e solo in un secondo mo- mento, quando dovessero es- serci le condizioni appropriate, arrivare a una legge generale. Roberto Zaccaria non è però dello stesso avviso. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Fi- renze, ha insegnato Diritto costi- tuzionale, Diritto dell’informa- zione e Diritto regionale all’Uni- versità di Firenze, Macerata, Lumsa e Luiss di Roma. È stato membro della Camera dei deputati nelle legislature XIV (2001-2006, gruppo La Marghe- rita-L’Ulivo), XV (2006-2008, gruppo L’Ulivo) e XVI (2008- 2013, gruppo Pd). È stato consigliere di amministra- zione della Rai dal 1977 al 1993 e suo presidente dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’Uer (Unione delle televisioni pubbliche euro- pee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti. A differenza dei suoi colleghi Ceccanti e Malan, lei sostiene la necessità di giungere il più presto possibile a una legge ge- nerale sulla libertà religiosa. Per quali motivi? «L’esigenza di intervenire per so- stituire la legge del 1929 è essen- ziale e prioritaria. I principi con- tenuti nella nostra carta costitu- Janine/Flickr.com

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