Missioni Consolata - Aprile 2015

SIcILIa, Tappa dI uN’uMaNITà IN fuga DOVE GLI EROI NONSONODÈI DI S ILVIA Z ACCARIA Nel canale che divide la Tunisia dalla Sicilia passa il confine tra due continenti, tra il Nord e il Sud del mondo. Ma i confini sul mare sono per loro stessa natura liquidi ed effimeri, così come i confini tra i gesti degli dei dell’antichità classica e quelli dell’umanità ferita che oggi nell’isola di Verga vive e resiste. In quel mare nostrum si mescolano i destini dei pescatori siciliani con quelli dei migranti. Lì si consuma quel fenomeno strutturale, inarrestabile e prevedibile che impro- priamente politici e media chiamano «emergenza sbarchi». A d Aci Trezza, in provincia di Catania, tutti conoscono «Grillo» il pescatore. «Da gio- vane mi chiamavano Fellini», dice accen- nando un sorriso sotto la barba bianca. Quando lo vediamo uscire dall’acqua con la sua preda, a noi ricorda piuttosto Tritone, il figlio del dio del mare, per metà uomo e per metà pesce. Carlo Levi, durante uno dei suoi viaggi nella Sici- lia del secondo dopoguerra, esperienza da cui nac- que il libro Le parole sono pietre (1955), ebbe modo di visitare il borgo marinaro immortalato da Verga ne I malavoglia e da Visconti ne La terra trema , e raccolse le impressioni di una signora straniera che, come lui, viaggiava alla scoperta dell’isola: «Camminando per le vie di Aci Trezza, le era parso “di passare in mezzo a un popolo di dèi tanto era chiaro in ciascuno che il suo viso, i suoi gesti, le sue vicende, il suo destino, erano fis- sati ed eterni, non seguendo una storia indivi- duale ma uno stile o un costume a tutti comune ed immutabile. Non mi sembrano uomini, donne, bambini di oggi, ma alberi di una foresta, o esseri antichi, come gli dèi. Mi pare che qui tutto debba essere sempre stato così e che sarà sempre così”». Grillo-Fellini ha catturato da poco una murena: «Nel mese di maggio - spiega ai turisti che si ac- calcano curiosi attorno a lui - le vipere in calore si spingono sugli scogli e si accoppiano con certe specie di pesci e così nascono le murene». Nella cultura popolare gli eroi non sono dèi, ma piccoli uomini, persone comuni le cui gesta però, 34 MC APRILE 2015 © Chiara Giovetti

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