Missioni Consolata - Novembre 2014

NOVEMBRE 2014 MC 67 lare in Bahia. Le scuole gestite dallo stato, sia nelle città sia nel li- torale o nelle campagne, o dalle municipalità, sono fatiscenti, con professori malpagati, scarsamente preparati e, soprattutto, poco mo- tivati alla missione che li riguarda: insegnare, trasmettere sapere e cultura e preparare generazioni di bambini e adolescenti perché pos- sano essere uomini e donne re- sponsabili, coscienti e con stima di sé e del proprio ruolo nel paese. È proprio per impedire questo cam- biamento, questa consapevolezza e la forza morale e politica che de- riva dall’istruzione e dalla cultura, che il “sistema Brasile” pone osta- coli di ogni sorta all’educazione dei ceti poveri, popolari e medio- bassi. Chi studia è cosciente di ciò che vuole e può pretendere i pro- pri diritti dalle istituzioni. Chi ri- mane nell’ignoranza è più soggio- gabile, e accetta la corruzione e il ricatto. Ed è questo che i politici, che qui in Bahia sono ancora, troppo spesso, dei coroneis (co- lonnelli, nel linguaggio del latifon- dismo brasiliano, ndr ), vogliono». Una delusione di nome Pt Per Jeane, anni di Partito dei lavo- ratori (Pt) al governo federale e in diversi stati, tra cui la Bahia, sotto questo punto di vista hanno mu- tato ancora poco, limitando il cambiamento alla facciata, e, di fatto, continuando a privilegiare le lobby - delle scuole e università private, per esempio -, che ven- gono sovvenzionate affinché ga- rantiscano borse di studio ai ra- gazzi meno abbienti scartati dal complicato ed escludente sistema pubblico. «La politica del Pt non ci rappre- senta più. Lo abbiamo votato, pensando di eleggere nostri rap- presentanti. Invece fa accordi con i soliti che già detengono il potere da anni». «E per l’istruzione non è diverso. Sono sempre tutelati i soliti am- cola, al desiderio e necessità di istruzione, di cultura, che il si- stema statale non esaudisce. È la piccola «rivoluzione» della cantastorie Jeane, del poeta Dou- glas de Almeida e di altri loro amici, ideatori di questa realtà educativa. «Avevamo creato una biblioteca per adulti, qui a Boca do Rio, ma ricevevamo richieste giornaliere di libri per bambini e ragazzini, così, quando la Petrobras fece una ri- cerca sulle istituzioni considerate più importanti nel quartiere ed emerse che la nostra era tra quelle, ci finanziò il progetto per l’infanzia. Vedi? Non è che alla gente non piaccia leggere o ap- prendere, è che non ne ha i mezzi. I libri, in Brasile, costano molto, e tanti non possono permettersi di comprarli. Qui ne abbiamo 13 mila, e molti ci vengono donati. Ci sono volontari che li leggono prima di metterli negli scaffali, in modo da essere preparati quando i ragazzi o le classi delle scuole pubbliche o delle piccole private arrivano per scegliere testi da por- tare a casa. Qui raccontiamo storie, lavoriamo sulla tradizione orale, così impor- # A destra : il prof. Jorge Conceição, direttore del «Museu do objeto imaginário». Pagina precedente : Jeane Sánchez e due lettori davanti alla «Biblioteca Comunitária Betty Coelho». bienti. Il giro di affari delle istitu- zioni scolastiche e universitarie private è enorme, rimpolpato an- che dagli importanti gettiti fede- rali, che, invece di essere investiti nel settore pubblico, vengono di- rottati di nuovo e ancora per favo- rire un sistema ingiusto e discrimi- natorio in base al censo e alla “geografia”. Infatti, non esiste un egual livello di programmi scola- stici e di preparazione in Brasile: al buon funzionamento del settore pubblico del Sud e Centro non cor- risponde un’analoga situazione nel Nord e Nordest. Un adole- scente che si diploma in un liceo pubblico a San Paolo avrà una pre- parazione molto più elevata di un coetaneo che esce da una delle sgangherate istituzioni statali della Bahia, e, di fronte agli stessi test dell’Enem ( Exame Nacional do En- sino Médio , esame di ingresso per le università, ndr ), uguali per tutti, il paulistano avrà possibilità di en- trare in un’università pubblica as- sai maggiori del bahiano il quale dovrà ricorrere a prestiti per acce- dere a qualche istituzione privata scadente dalla quale riceverà una preparazione di nuovo inade- guata. A sua volta, come profes- sionista, sarà meno fortunato del suo amico di San Paolo. E la catena non avrà fine». La Biblioteca Betty Coelho In tale situazione poco edificante e deludente, la «Biblioteca Comu- nitária Betty Coelho» nasce per dare una risposta, per quanto pic- MC ARTICOLI

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