Missioni Consolata - Novembre 2014

62 MC NOVEMBRE 2014 U n sorriso contagioso e rassicurante, uno sguardo curioso e una vi- talità geneticamente afri- cana: suor Jane Nugi, keniana, at- tuale superiora regionale delle missionarie della Consolata del Tanzania. Una donna e una mis- sionaria con una fede talmente radicata da apparire spontanea- mente determinata e coraggiosa nelle sue scelte e nel suo modo di pensare. In una lunga chiacchierata ho sco- perto in lei una cultura poliedrica che ha portato i nostri discorsi ben oltre i confini del paese in cui opera. Una sua frase, pronunciata il giorno in cui le missionarie della Consolata hanno ceduto la mis- sione di Kibiti alla congregazione locale delle suore Benedettine, mi ha colpito in modo particolare: «Gratuitamente abbiamo rice- vuto e gratuitamente diamo». È nello stile delle missionarie della Consolata, infatti, lasciare una missione avviata senza portar via nulla, ed è ugualmente nel loro stile il modo umile di farlo, senza troppe parole, come mi ha mo- strato suor Jane quel giorno: con un sorriso rassicurante. Quando e come hai deciso di diventare una missionaria della Consolata? «Era il 1979, io avevo diciannove anni e frequentavo la scuola se- Tanzania Testo e foto di ROMINA REMIGIO GRATUITÀ: LEGGEDELLA MISSIONE Suor Jane è una missionaria della Consolata keniana che lavora in Tanzania. Fin da bambina sentiva una spinta sponta- nea verso l’altro, il bisognoso, e verso il Signore. Ora è su- periora regionale e, con le sue conso- relle, cerca la via giusta per promuo- vere lo sviluppo nelle comunità in cui sono presenti le loro missioni. L’abbiamo raggiunta in Tanzania per farci raccontare qualcosa di lei e del paese in cui opera.

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