Missioni Consolata - Novembre 2014

NOVEMBRE 2014 MC 57 monia di chiusura dei Giochi olim- pici invernali di Sochi, il 23 feb- braio 2014. Così per evitare di get- tare un’ombra sulla festa sportiva, tanto importante per l’amico Pu- tin, Kadyrov ha vietato ogni mani- festazione. Il 18 febbraio nella cittadina di Gekhi, a pochi chilometri da Grozny, Ruslan Kutaev, noto attivi- sta per i diritti umani e presidente dell’Associazione dei Popoli del Caucaso settentrionale, ha sfidato le autorità organizzando comun- que una conferenza di commemo- razione. Due giorni dopo il suo in- tervento Kutaev è stato invitato telefonicamente dalle autorità ce- cene a presentarsi per un collo- quio. Il 21 febbraio il servizio stampa del ministero degli Interni ha comunicato che Kutaev era stato trovato in possesso di 3 grammi di eroina e di conseguenza era stato arrestato. La pratica di nascondere droghe sulle persone ritenute scomode dal regime per poterle arrestare e metterle a ta- cere è largamente diffusa in Cece- nia come in altre parti della Fede- razione russa. Anna e Polina Le principali organizzazioni inter- nazionali per i diritti umani riten- gono che Kadyrov sia responsabile di numerose violazioni che conti- nuano ad avere luogo nella più to- tale impunità nella Cecenia «paci- ficata». Tra chi si occupa di tor- ture, sparizioni ed esecuzioni ex- tragiudiziali c’è Joint Mobile Group (Jmg), un’associazione russa di av- vocati e difensori dei diritti umani. Il loro lavoro è molto rischioso ma di fondamentale importanza per la popolazione cecena. L’anno scorso il Joint Mobile Group è stato insignito del «Premio Martin Ennals» (Ginevra), assegnato ogni anno a chi più si è distinto per il proprio lavoro in difesa dei diritti fondamentali. «Per molte persone la guerra in Cecenia ormai è storia passata- ha dichiarato presidente di Jmg Igor Kalyapin -. Purtroppo, per la popolazione cecena le tor- ture e le sparizioni continuano a essere una presenza regolare, seb- bene più mirata. Mentre coloro che hanno il coraggio di parlare ri- schiano minacce e attacchi da parte delle forze di sicurezza». Accade perciò che da questa Cece- nia «normalizzata» la gente fugga ancora come durante la guerra. Il recente caso della scrittrice e gior- nalista Polina Zherebtsova ne è un esempio. Polina è sopravvissuta alle due guerre cecene, ma è stata co- stretta a lasciare il paese in tempo di pace. Scappata dalla Russia si è rifugiata in Finlandia nel 2013, inti- morita dalle molte minacce rice- vute dopo la pubblicazione del suo primo libro «Diario di Polina Zhe- rebtsova». Allo scoppio della se- # Pagina precedente : il presidente Ramzan Kadyrov ( al centro ) con abiti tradizionali ceceni durante una festività nazionale. Qui a sini- stra : parata militare a Grozny nel- l’anniversario della vittoria sui na- zisti il 9 maggio 1945. rifugio in Europa, dove, secondo la Jamestown Foundation , vivono circa 70.000 rifugiati ceceni. La più grande comunità si trova in Au- stria con circa 17.000 persone. Su Grozny le bombe non cadono più dal 2009 ( vedi riquadro sto- rico ), ma la paura è ancora pre- sente. Secondo le associazioni non governative Human Right Watch e Amnesty International in Cecenia minacce e intimidazioni sono al- l’ordine del giorno nei confronti di chi si batte per il rispetto dei diritti umani e cerca la verità sulle re- sponsabilità delle violenze e delle sparizioni. Il regime giustifica il metodo re- pressivo come parte della lotta contro il terrorismo. La direttiva di Mosca è chiara: eliminare qual- siasi manifestazione di ribellione o estremismo con ogni mezzo. Ramzan Kadyrov è stato scelto da Vladimir Putin nel 2007 alla guida della Cecenia e, in cambio della fe- deltà al Cremlino, ha ottenuto po- tere e aiuti per la ricostruzione. L’amicizia e la devozione di Kady- rov verso Putin è arrivata persino a cancellare il passato più remoto. Quest’anno, per la prima volta nella storia recente, non vi è stata a Grozny alcuna commemorazione ufficiale della deportazione stali- niana del 1944. La celebrazione del 70° anniversario dell’evento che coinvolse ceceni, ingusci e bal- cari sarebbe coincisa con la ceri- MC ARTICOLI © Elena Fitkulina / AFP

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