Missioni Consolata - Ottobre 2014

Obiettivo principale della cam- pagna è sperimentare la possi- bilità di ridurre i consumi di beni dannosi per salute, am- biente, e popolazioni del Sud del mondo, e «spostare» i ri- sparmi verso prodotti sani, che non incidano negativamente sulle risorse naturali e che ridu- cono i meccanismi di sfrutta- mento nelle regioni povere del pianeta, o verso il finanzia- mento di progetti sociali e soli- dali. • Praticare l’autoproduzione. È economico ed ecologico. E dà la soddisfazione di produrre con le proprie mani ciò di cui si ha bisogno. • Acquistare nei negozi del Commercio equo e solidale. Con commercio equo ( fair trade in inglese), si intende quella forma di attività commerciale, nella quale l’obiettivo primario Altri riferimenti. Compendio della Dottrina So- ciale della Chiesa , capitolo settimo: la vita economica. Gaudium et Spes 69: destina- zione universale dei beni. Populorum Progressio 14: vi- sione cristiana dello sviluppo. Sollicitudo Rei Socialis 39: so- lidarietà e responsabilità. Centesimus Annus 36: con- sumo responsabile e potere di scelta. Centesimus Annus 58: neces- sità di modificare gli stili di vita. DOMANDE PER LA RIFLESSIONE Avete già avuto modo di riflettere sulle conseguenze che i nostri consumi hanno sul mondo? Quali aspetti in parti- colare sentite più vicini alla vo- stra situazione attuale? Il Vangelo ci chiede so- brietà e condivisione: quali condizionamenti ci impedi- scono di vivere questi valori? Da quali scelte con- crete possiamo partire, perso- nalmente e comunitariamente, per essere segni visibili di una coscienza che cresce? AZIONI POSSIBILI Azioni individuali • Consumare verdura e frutta di stagione. • Evitare beni usa e getta. • Adottare una borsa di stoffa per la spesa. • Scambiare i libri e i giochi an- ziché acquistarne di nuovi. • Evitare lo shopping festivo. • Consumare prodotti della propria regione. La filiera corta permette di acquistare generi alimentari direttamente dai produttori; essa si basa sul rap- porto diretto fra chi produce e chi consuma. I vantaggi sono molteplici: in primo luogo l’eli- minazione di passaggi quali confezionamento, imballaggio e trasporto (procedure che comportano inquinamento e sovrapprezzo), l’opportunità di un confronto diretto con il pro- duttore che riesce a vendere prodotti unici caratterizzati ad esempio da trattamento esclu- 68 amico OTTOBRE 2014 sivamente biologico, infine il le- game con il territorio, il ri- spetto dell’ambiente, la sicu- rezza che il prodotto arrivi di- rettamente dai campi, il tutto a costi più che ragionevoli. • Partecipare a un Gruppo di acquisto solidale (Gas). Un Gas è formato da un in- sieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare al- l’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune che rispettino precisi criteri sociali e ambien- tali. Ogni Gas nasce per moti- vazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica pro- fonda verso il modello di con- sumo e di economia globale imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze e appoggio, a verifi- care le proprie scelte. • Partecipare a un Gruppo di acquisto collettivo (Gac). L’obiettivo è di ottenere un ri- sparmio in termini sia econo- mici per i consumatori, che col- lettivi, per il suo ridotto im- patto ambientale. Si vuole inol- tre rendere accessibile a tutti l’acquisto di prodotti biologici e si intende promuovere una cultura familiare del risparmio e del gusto. • Aderire alla Campagna Bi- lanci di Giustizia. unpodimondo/Flickr.com

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