Missioni Consolata - Ottobre 2014

OTTOBRE 2014 amico 67 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT dente, sta causando un disastro ambientale allarmante. Dall’a- buso di materie prime ai tra- sporti, dall’eccessivo uso di fonti energetiche al grave pro- blema dei rifiuti. ¬ Relazioni: la frenesia con cui rincorriamo gli oggetti mate- riali del nostro desiderio modi- fica sensibilmente il nostro si- stema relazionale e, senza che ce ne accorgiamo, altera la ge- rarchia dei nostri valori. Una mentalità consumistica impre- gna di sé anche i rapporti umani. È necessario recuperare una giusta relazione con le cose, sperimentare la libertà di scegliere autonomamente cosa e quanto comprare. RIFERIMENTI BIBLICI Suggeriamo qui alcuni brani bi- blici tra i molti possibili su cui riflettere. Matteo 6,19-21.31-34: «dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. [...] Cercate anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta». PAROLE CHIAVE ¬ Sobrietà: come modo di es- sere, come stile di vita. È la ca- pacità di distinguere i bisogni reali da quelli accessori, o addi- rittura superflui, per dare il giu- sto peso alle esigenze spirituali e affettive, a quelle intellettuali e relazionali. È la ricerca del- l’essenziale, del sufficiente, del senso della sazietà, la sola che permette di ridistribuire beni e risorse in modo equo a tutti. ¬ Consumo critico: è uno stru- mento nelle mani del consuma- tore per condizionare l’anda- mento delle vendite. Consiste nello scegliere quotidiana- mente cosa acquistare e cosa scartare sulla base di due cri- teri: la storia del prodotto e il comportamento della società produttrice. È un’impostazione che non richiede sacrifici, ma capacità di informazione e di selezione. ¬ Ambiente: la quantità di beni prodotti, utile a mantenere l’at- tuale tenore di vita in occi- Luca 3,10-14: «chi ha due tuni- che ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altret- tanto». At 4,34-35: condivisione dei beni nella prima comunità. Rm 12,2: «non conformatevi alla mentalità del mondo». DALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA Dal compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (359) L’utilizzo del proprio potere d’acquisto va esercitato nel contesto delle esigenze morali della giustizia e della solida- rietà e di precise responsabilità sociali: non bisogna dimenti- care «il dovere della carità, cioè il dovere di sovvenire col pro- prio “superfluo” e, talvolta, an- che col proprio “necessario” per dare ciò che è indispensa- bile alla vita del povero». Tale responsabilità conferisce ai consumatori la possibilità di in- dirizzare, grazie alla maggiore circolazione delle informazioni, il comportamento dei produt- tori, mediante la decisione - in- dividuale o collettiva - di prefe- rire i prodotti di alcune imprese anziché di altre, tenendo conto non solo dei prezzi e della qua- lità dei prodotti, ma anche del- l’esistenza di corrette condi- zioni di lavoro nelle imprese, nonché del grado di tutela assi- curato per l’ambiente naturale che lo circonda. Adapting to Scarcity/Flickr.com Dr Case/Flickr.com

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