Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014

Geografia e anagrafica delle nascite in Italia Si nasce poco in Italia, e da mamme sem- pre più in là con l’età. Rispetto al 2011, nel 2012 sono nati 12 mila bambini in meno. Secondo i dati del Bilancio demografico della popolazione residente dell’Istat, sono stati 534.186 gli iscritti in anagrafe per nascita nel 2012, oltre 12 mila in meno rispetto al 2011. Nel 2012 il numero medio di figli per donna si attesta a 1,42 (1,29 figli per le cittadine italiane e 2,37 per le straniere). Il dato conferma la tendenza alla diminuzione delle nascite avviatasi dal 2009: oltre 42 mila nati in meno in quattro anni. Il calo delle na- scite ha riguardato per lo più le coppie in cui entrambi i genitori sono italiani, quasi 54 mila in meno rispetto al 2008. I nati da genitori entrambi stranieri, invece, sono ancora aumentati, anche se in misura più contenuta rispetto agli anni precedenti (2.800 nati in più negli ultimi tre anni), e ammontano a poco meno di 80 mila nel 2012 (il 15% del to- tale dei nati). Se a questi si sommano anche i nati da coppie in cui uno dei genitori non è ita- liano si ottengono poco più di 107 mila nati (il 20,1% del totale delle nascite). Considerando la composizione per cittadinanza delle madri straniere, ai primi posti per numero di figli si confermano le rumene (19.415 nati nel 2012), al secondo le marocchine (12.829), al terzo le albanesi (9.843) e al quarto le cinesi (5.593). Da notare che queste quattro comunità raccol- gono da sole quasi il 50% delle madri straniere in Italia. ( fonte: Istat ) DOSSIER MC ITALIA, MISSIONE MADRE rante il cosiddetto periodo protetto. Non occor- rerà neppure più far firmare, illegalmente, dimis- sioni in bianco, o indagare, sempre illegalmente, sulle intenzioni procreative al momento dell’as- sunzione. Basterà fare loro sistematicamente contratti brevi, non rinnovandoli alla scadenza in caso di gravidanza. Con l’ulteriore conseguenza negativa che molte donne non riusciranno a ma- turare il diritto alla indennità di maternità piena e faranno fatica a iscrivere il bambino all’asilo nido, dato che non potranno dimostrare di avere un contratto di lavoro almeno annuale» ( Lavoce.info , 17/03/2014). In virtù di queste considerazioni nasce il nostro dossier che restituisce totalmente la voce a una galleria di donne italiane e straniere. Attraverso le loro scelte e il loro quotidiano, cercheremo di mostrare uno spaccato di genere in una situa- zione italica, in cui la penuria lavorativa sembre- rebbe voler appiattire, uniformare e rendere invi- sibili i talenti, penalizzando le multicapacità fem- minili. Ma, come sempre, le donne si riorganiz- zano, si reinventano e combattono. Gabriella Mancini AGOSTO-SETTEMBRE 2014 MC 37 © Murat Cinar

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