Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014

C’ è sempre una prima volta, dicono. La prima volta di padre Fabio Malesa in Mozambico risale all’anno 2000. Era ancora un giovane studente di teologia quando giunse, tra l’emozionato e il preoccupato, a Cuamba, re- gione del Niassa. E lì, nel primo impatto con l’Africa non più libre- sca, padre Fabio (classe 1972, fi- glio unico e perciò anche un tan- tino viziatello) imparò, gioco forza, a fare un po’ di tutto. Fu carpentiere, infermiere, anima- tore, professore, cuoco. Diceva di sé, scherzando, nei periodici rien- tri in Italia, che sarebbe stato pre- feribile che lui non avesse fre- quentato il liceo classico ma sem- mai un istituto d’arti e mestieri. Fabio studiava medicina a Sassari. Fece un viaggio in Irlanda per mi- gliorare il suo inglese. Lì conobbe una congregazione religiosa di origine messicana e al suo rientro in Italia comunicò ai genitori di aver deciso di diventare missio- nario. Il momento non fu facile, ma Fabio lo superò arrivando al noviziato in Messico. Qualche anno dopo, guardando con mag- giore realismo il tutto, considerò che sarebbe stata preferibile una congregazione italiana e presente anche a Olbia, così decise per i missionari della Consolata. La fi- gura di padre Silvio Lorenzini, MOZAMBICO Testo di MARIANNA MICHELUZZI Foto di MARCO BELLO STORIA DI UN GIOVANE MISSIONARIO DALLASARDEGNA ALL’AFRICA Fabio Malesa, nato e cresciuto a Olbia, scopre in Messico la sua vocazione. Preso il suo destino in mano, dopo un lungo percorso, eccolo missionario della Consolata in Mozambico. A raccogliere le sfide del nostro tempo e di una Chiesa che cambia rapidamente. Anche in Africa. © Archivio MC

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