Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014

# A sinistra : un fermo immagine (volutamente poco chiaro) delle due cuginette dalit stuprate e impiccate nel maggio 2014. | A destra : Jyoti Singh Pandey, studentessa di 23 anni, morta in ospedale in seguito a uno stupro nel dicembre 2012. | Sotto : nell’in- duismo la «shakti» personifica il potere femminile. # Pagina seguente : Sonia Gandhi con Narendra Modi, il nuovo primo ministro indiano, eletto nel maggio 2014. Questo filone è quello più seguito dall’industria cinematografica di Bollywood che, con più di mille film sfornati ogni anno, è la mag- giore al mondo. La responsabilità dei produttori e degli attori di Bollywood è, chiaramente, enorme nel raccontare il ruolo che la donna deve rivestire nella società indiana. Qualcosa sta, finalmente, cam- biando: l’ All India Backhod , un collettivo di attori e registi in- diani, ha voluto dare una sterzata significativa producendo un di- vertente filmato, diretto da Ashwin Setty, dal titolo eloquente Rape: It’s Your Fault (Stupro: è colpa tua), che ha superato le 3.700.000 visualizzazioni su You Tube 2 . In esso l’attrice Kalki Koe- chlin spiega ironicamente come lo stupro sia sempre colpa delle donne «perché gli uomini hanno gli occhi» e un «abbigliamento provocante potrebbe spingere a uno stupro». Seguono alcuni esempi di abbigliamento invere- condo che, partendo da maglietta senza maniche e pantaloncini, giungono fino a una tuta spaziale, inevitabilmente anch’essa tenta- trice. Il tutto, sempre nell’intelli- gente ironia del filmato, dimo- strerebbe che la colpa degli stupri è da attribuirsi esclusivamente alle donne perché «senza donne non ci sarebbero stupri» e, se è vero che gli stupri sono commessi dagli uomini, è altrettanto vero che gli uomini sono nati da donne. Infine c’è un attacco alla polizia: «Se sei stanca di essere umiliata dagli stupratori, rivolgiti ai poliziotti e potrai essere umi- liata da loro». in una società dove la violenza tra le mura di casa è così frequente (una statistica risalente al 2007 afferma che il 54% degli adole- scenti ha assistito a violenze in fa- miglia), ci si scandalizzi solo quando le donne sono stuprate o umiliate per strada. Tra induismo e Bollywood Basterebbe guardare a un aspetto della mitologia e della re- ligione indiana, quello che valo- rizza la femminilità, per designare il ruolo fondamentale della donna. Nella cultura religiosa indiana il potere femminile shakti è l’unico in grado di alimentare l’energia - al tempo stesso distruttiva e rige- neratrice - di Shiva. Senza la shakti anche Shiva diviene un ca- davere. Il Gange, il sacro fiume in- diano, in lingua hindi è la Ganga, al femminile. Infine, molti nomi degli eroi mitologici includono il nome della propria madre, retag- gio delle primordiali società ma- trilineari: così Radhakrishna signi- fica che Krishna è figlio di Radha, così come Sitaram indica che Ram è figlio di Sita. Detto questo, la cultura indiana odierna propone come unico esempio virtuoso per la donna l’immagine mitologica di Sita, la sposa di Rama, succube e pronta a perdonare ogni intemperanza del marito sino a immolarsi per il suo amore. INDIA 12 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2014

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