Missioni Consolata - Maggio 2014

stiani verso la parte Sud del paese; «nello Sri Lanka a mag- gioranza buddista alcuni monaci hanno attaccato luoghi di culto musulmani e cristiani nella città di Dambulla nell’aprile 2012 ed è avvenuta un’occupazione for- zata di una chiesa degli Avventi- sti del settimo giorno nella città di Deniyaya nell’agosto dello stesso anno per trasformarlo in un tempio buddista». Le restrizioni governative Per quanto riguarda l’indice re- lativo alle restrizioni governative della libertà di credo, il Pew Re- search Center informa che non si sono registrati nel 2012 au- menti significativi. Restrizioni elevate o molto elevate da parte delle istituzioni nazionali o locali si sono verificate nel 29% dei 198 paesi presi in esame (28% nel 2011; 20% nel 2007). Nell’ambito delle restrizioni go- vernative, nel 2012 rispetto al- l’anno precedente, i cambia- menti significativi (almeno 2 punti su una scala di 10) sono avvenuti in due soli paesi: un grande aumento di restrizioni in Rwanda, dove una legge di rego- lazione delle organizzazioni reli- giose ha introdotto requisiti di registrazione molto stringenti; e una grande diminuzione in Co- sta d’Avorio dove nel 2012 si sono placate le violenze etnico- religiose postelettorali del 2011. Il livello medio delle restrizioni parlato (da 1,9 nel 2011 a 5,4 nel 2012), in Tunisia (da 3,5 a 6,8), in Siria (da 5,8 a 8,8) e in Li- bano (da 5,6 a 7,9). Prendendo in considerazione il mondo intero, oltre ai quattro paesi dell’area Medio Oriente- Nord Africa, altri sette hanno fatto registrare un aumento di due punti e più tra il 2011 e il 2012: Mali, Messico, Guinea, Olanda, Madagascar, Afghani- stan e Malawi. Nessun paese al mondo ha avuto una diminu- zione altrettanto cospicua. L’incremento generale dell’in- dice è stato dato dall’aumento molto forte di alcune forme di ostilità sociale: ad esempio casi di individui aggrediti o sfollati dalle loro case per le loro atti- vità religiose (questo tipo di ves- sazione nel 2007 era stato regi- strato nel 24% dei paesi del mondo, nel 2011 nel 38%, e nel 2012 nel 47%). Il Pew Center ri- porta alcuni episodi emblema- tici avvenuti in diversi paesi: nel Nord del Mali, per esempio, gruppi di estremisti islamici hanno condotto esecuzioni, am- putazioni, fustigazioni, distrutto chiese, vietato battesimi, provo- cando la fuga di centinaia di cri- governative è aumentato in due delle cinque aree: in Medio Oriente-Nord Africa e in Europa, mentre nelle Americhe è rima- sto inalterato, e nelle altre due regioni (Africa subsahariana e Asia-Pacifico) è diminuito. In particolare l’Europa è stato il continente in cui le restrizioni governative sono aumentate di più. L’area in cui invece sono di- minuite di più è stata l’Asia-Paci- fico. Anche per le restrizioni governa- tive il Pew Center riporta alcuni episodi: parla ad esempio del caso di Tuvalu, il cui governo centrale nel 2012 ha iniziato ad applicare una legge che impedi- sce ai fedeli di religioni non rico- nosciute di riunirsi; della Tuni- sia, in cui sono stati fatti dalle autorità pubbliche molti sforzi per rimuovere alcuni imam che predicavano il salafismo. I governi hanno usato atti di forza contro gruppi religiosi o singoli fedeli in quasi la metà (il 48%) dei paesi del mondo. Altro esempio è quello della Maurita- nia, il cui governo nell’aprile 2012 ha arrestato 12 attivisti anti-schiavitù con l’accusa di sa- crilegio e blasfemia per aver pubblicamente bruciato alcuni testi sacri considerati dagli atti- visti ispiratori dello schiavismo. MC RUBRICHE © Obinna Anyadike/IRIN © Obinna Anyadike/ R N © Manoocher Deghati/ R N

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